UNA BUONA RAGIONE PER MORIRE 2 – il ritorno

Toh, guarda! Finalmente cominciano a dirlo:
http://www.lastampa.it/2016/04/11/esteri/il-bisogno-di-appartenere-a-spingere-i-giovani-verso-la-jihad-xYrbRL1JCzN8u3U3OV9mDI/pagina.html
Meglio tardi che mai! LOL!
Su questo articolo di oggi su La Stampa, pare che qualcuno cominci ad accorgersi di quel che dicevamo nel post Una buona ragione per morire, ossia che non è l’emarginazione sociale o una specie di follia collettiva a spingere i giovani al jihad, ma: “Il punto che sembra unire tutti questi soggetti è che tutti paiono alla ricerca qualcosa: un ideale, un senso di appartenenza, un’avventura. Come dice Ed Husein, un ex militante islamista nato e cresciuto a Londra, i jihadisti europei spesso «sono disillusi, non emarginati. Molti sono ben istruiti e con una buona famiglia. Ma cercano tutti dei valori o una ragione per la quale combattere, una causa per la quale poter morire»”.

Nel mio vecchio post si era aperta una discussione, ma rapidamente s’era visto da alcuni interventi che molte persone, indottrinate fin da piccole sui presunti “valori occidentali”, proprio non capiscono niente o non vogliono capire. E così abbandonai la discussione, inutile parlare a chi non vuol sentire…
Quel che non si vuol capire è che “la libertà di andare al ristorante con gli amici” (citata realmente sui giornali come una delle nostre “grandi libertà” minacciate!) o anche – che se non altro suona meno ridicola – la libertà di parola o di espressione o il rispetto degli altri, non sono… ideali per cui vivere e morire.
La libertà di parola – che poi non c’è più! – a parte che sia piuttosto ipocrita (sei libero di parlare solo finché non disturbi nulla e nessuno…) è, come il rispetto per le credenze altrui, al massimo un prerequisito o una caratteristica di una civiltà, non un valore. Che valore è? Non può dare senso o, letteralmente, valore alla mia vita… Muoio perché tutti possano dire quello che vogliono? E cosa, se tanto non c’è un bel niente da dire?
Io potrei (o potevo, in passato…) dire “io credo che Gesù Cristo è morto per liberare ciascuno dal peso del peccato e dare a tutti il Paradiso – o giù di lì – e credo che però, in linea con l’amore cristiano, devo rispettare chi crede cose diverse”. Ma se tolgo la prima parte, la seconda… non è un ideale, non è un valore, è solo relativismo vuoto. È la prima parte che può dare senso alla mia vita!
E quali valori per dare senso all’esistenza propone oggi l’Occidente? Le libertà democratiche – ormai sempre più di facciata – non dànno un senso e nemmeno lo dà la scienza, che semmai il senso lo toglie.
Cosa allora? Dio, Patria e Famiglia (su cui è fin troppo facile ironizzare) sono stati rimpiazzati da “la libertà di andare a cena fuori, di esprimere – purché con delicatezza, beninteso! – i propri pensieri (su cosa?) e di credere nell’economia liberale”.
Ma come diceva non ricordo chi, nessuno si è mai fatto uccidere gridando: “Libero mercato!!”

11 commenti

  • Effettivamente negli ultimi mesi ci sono stati ulteriori elementi di riflessione sulla questione che mi hanno fatto anche cambiare abbastanza delle mie idee precedenti.
    Mi hanno colpito le notizie anche di alcuni occidentali convertiti all’Isis proprio per spirito di avventura o per bisogno di credere a ideali, seppur sbagliati, perchè non ce ne sono ormai più nella nostra società o sono solo quelli di tipo capitalistico; ma oltre ai gravi attentati, progettati per aumentare la paura, mi hanno colpito molto anche i fatti a Colonia a fine anno perchè denotano il fallimento di tante politiche di integrazione e la difficoltà nel fare cambiamenti culturali.
    Certo è che rimane una questione estremamente complicata e con svariate sfaccettature non facili da analizzare e in evoluzione continua.

  • Gli eventi degli ultimi tempi hanno solo messo l’enfasi su un punto che, almeno le persone più “sensibili” (passatemi il termine) tra gli occidentali, avevano già notato da tempo: l’essere umano non può vivere senza avere un sistema di valori di riferimento che dia un senso alla sua vita. Molte persone sentono un vuoto nella loro vita, perché hanno l’impressione di trascorrere l’esistenza tra vari impegni e passatempi, senza che nessuno di questi sia in grado di scaldargli il cuore.
    E laddove una civiltà non ha più valori da insegnare, alcuni vanno alla ricerca di questi ultimi in altre. E non è detto che i nuovi valori siano necessariamente pacifisti.
    Con la nostra mentalità scientifica e razionale magari spieghiamo tante cose, ma togliamo loro il senso, e cosa peggiore, lo togliamo alla vita. Può darsi che il mio sia un errore di valutazione, ma mi sono sempre chiesto quanto questa mancanza di senso possa essere uno dei fattori scatenanti dall’alta diffusione della depressione e dei disturbi ansiosi in Occidente e nei paesi occidentalizzati. Se non trovi un senso a quello che vivi, come fai ad affrontare le sfide che la vita inevitabilmente ti porrà prima o poi davanti, senza sentirti sprofondare nelle avversità?
    Solo che, di fronte a questa mia riflessione, di solito mi si risponde che “è meglio che non ci pensi”.

  • Concordo con Fabio; cerchiamo di dare vita a vite ormai virtuali come ectoplasmi che cercano brandelli di vita vera.

  • In questi giorni sento che il potere del mio arutam è andato via e mi sento piuttosto svuotato, come se facessi fatica a trovare una direzione o meglio spinta verso una direzione, anche se so dove andare.
    Tutto è diventato più pesante e più faticoso. E il futuro fa anche più paura, rispetto a prima.
    In questo probabilmente sono in linea con il popolo europeo, il quale è diventato pauroso e timoroso, ha paura a prendersi dei rischi ed ha la spinta giusto per andare fuori con gli amici, perchè non ha niente che lo spinga a fare uno sforzo maggiore.
    Anzi, le cose devono essere più semplici possibili, e deve servire il minor sforzo possibile per farle, altrimenti alcuni non riusciranno a farle e quindi noi li staremmo discriminando!
    Direi che, se fosse possibile, anche l’ Europa dovrebbe tornare alla cascata.
    Il problema però sarebbe trovare una cascata così grande… :)))

  • Hola.
    Partecipai al primo post.
    Di cose ne ho ancora troppe da capire ed imparare.
    Fortunatamente, vedo in questi post, come sul Forum e come ai Cerchi, opportunità di farlo.
    Grazie per questo Uwishín.
    Comunque concordo con quanto ha scritto, quest’ottica é sicuramente la meno guardata, concepita ma probabilmente la più reale. Questo è un tempo dove ci si sta spingendo un po tutti, alla ricerca di un Senso, che sia nella Vita, nella Morte ed/o in entrambe.
    Mi chiedo solo se, chi si aggrega, sia spinto sempre, davvero dalla “Buona ragione per morire” se ci creda veramente oppure se non possa facilmente sconfinare nell’esaltazione, nel sentire di avere anche un certo Potere, uccidersi ed uccidere, con alibi di gloria.
    Parlo soprattutto di chi non nasce sotto tal cultura o credo.

  • Non so dalle vostre parti, ma qui in Puglia sto notando una nuova moda. Barba lunga come quella dei musulmani e non credo che sia una coincidenza, secondo me anche questo è un segnale. In qualche modo i giovani sono attratti da questi nuovi ideali, almeno danno un senso alle loro vite.

  • in verità la barba la portano, per esempio, anche monaci e preti cristiani copti… aldilà di questo, le parole del jefe, come sempre, liberano dalla stupidità. me gusta mucho il tuo blog.

  • Sta tranquillo che io non mi immolo per il libero mercato e, a questo non ci crederai veramente, nemmeno per il ristorante!

    Ma appunto cosa abbiamo di valore da salvare quando noi stessi reggiamo a stento lo stile di vita spersonalizzante? Forse è un buon volano anche per noi, almeno per chi non è del tutto depresso e lasciato andare (la maggior parte ormai).

    Quando e se sarà pericoloso o presumibilmente tale vivere in Europa direi che cercherò un modo per andare in oriente o in oceania o in sud america … a me tocca morire da occidentale o al limite occidentale++ grazie ad una diversa visione delle cose, per loro che arrivano gli auguro ogni bene.

  • Mi arriva ben chiaro il messaggio della vuotezza della nostra società, da tempo lo condivido e non è nemmeno troppo difficile accorgersene guardandosi attorno, ma…come proporre un’ alternativa? Sarà possibile proporre un’alternativa o dobbiamo aspettare di arrivare ad una situazione di collasso di fine, di terreno bruciato, in modo che piccoli semi, coltivati da qualche piccolo gruppo, possano poi crescere ??

  • In questi giorni sento sempre più fortemente l’attualità di quanto scrive Tsunki.

    Se in una baita nella Stiria settentrionale un gruppetto di agguerriti fanatici neonazisti creasse una religione basata sul Mein Kampf, il terribile libro di propaganda scritto di suo pugno da Adolf Hitler e poi ispirasse la comprensione del Mein Kampf ad una biografia autorizzata del sanguinario dittatore austriaco, cosa direbbe l’occidente?

    Se queste persone si attivassero pubblicamente per spiegare che la loro religione è spirituale, che il Mein Kampf è “una battaglia interiore” e non materiale come quella praticata da Hitler, e se non avessero scrupoli a mentire spudoratamente sul contenuto delle loro dottrine perché la loro stessa religione prevede che “la guerra è menzogna”, cosa direbbe l’occidente?

    Se la loro dottrina prevedesse esplicitamente che l’unico modo certo per avere una ricompensa ultraterrena fosse morire per la causa di Hitler, cosa direbbe l’occidente?

    Penso proprio che l’Europa, fondata solidamente sull’ideale dell’anti-fascismo, ne sarebbe inorridita e si combatterebbero questi neo-nazisti con ogni mezzo.

    Che c’entra con l’Islam?

    L’Islam è una religione fondata da un Signore della guerra del VI° secolo che sposò una bambina di 6 anni e si unì a lei quando ne aveva 9.
    Maometto fu un guerriero brutale e sanguinario che diffondeva il terrore tra i suoi nemici con metodi abominevoli come amputazioni, decapitazioni di massa e deportazione di migliaia di schiavi.
    Maometto è l’ideale del perfetto mussulmano come Hitler è l’ideale del perfetto nazista.
    Scrisse un libro, il Corano e disse che era stato dettato da Dio: questo libro descrive un progetto geopolitico di diffusione dell’Islam nel mondo intero a mezzo della spada. Spiega come comportarsi nelle varie situazioni e come instaurare un impero basato sull’economia di guerra e sugli schiavi.
    Il corano si divide in due parti, quella diffusa quando aveva pochi seguaci a La Mecca che predica tolleranza e uguaglianza… e quella scritta dopo che divenne un Signore della Guerra a Medina che istruisce esplicitamente sul perseguitare e uccidere i non mussulmani, a cominciare da ebrei e cristiani. Quelli che non vengono massacrati devono essere schiavi o almeno semi-schiavi.
    L’interpretazione del corano prevede che laddove c’è contraddizione, vale il principio per cui ciò che viene detto alla fine conta come ultima definitiva istruzione di Dio sull’argomento perché viene considerato normale e accettabile che Dio cambi idea su qualcosa, come spiegato nello stesso Corano.
    Maometto praticò la Jihad per tutta la vita e l’Islam invase l’occidente e l’oriente diffondendosi con la spada.
    Le terribili azioni di Maometto sono descritte negli Hadith.

    Se un gruppo di persone perpetua una religione basata sul Corano, il libro di propaganda scritto di suo pugno da Maometto e poi ispira la comprensione del Corano ad una biografia autorizzata del sanguinario Signore della guerra arabo, cosa dice l’occidente?

    Niente. Bisogna rispettare le differenze religiose per non essere razzisti. Magari se non li facciamo arrabbiare non metteranno in pratica la loro religione e ci lasceranno in pace.

    Se queste persone si attivano pubblicamente per spiegare che la loro religione è spirituale, che il Jihad è “una battaglia interiore” e non materiale come quella praticata da Maometto, e se non avessero scrupoli a mentire spudoratamente sul contenuto delle loro dottrine perché la loro stessa religione prevede che “la guerra è menzogna”, cosa dice l’occidente?

    Niente. Bisogna rispettare le differenze religiose per non essere razzisti. Magari se non li facciamo arrabbiare non metteranno in pratica la loro religione e ci lasceranno in pace.

    Se la loro dottrina prevede esplicitamente che l’unico modo certo per avere una ricompensa ultraterrena è morire nella Jihad, cosa dice l’occidente?

    Niente. Bisogna rispettare le differenze religiose per non essere razzisti. Magari se non li facciamo arrabbiare non metteranno in pratica la loro religione e ci lasceranno in pace.

    Consiglio la visione di un paio di filmati disponibili su youtube.

    https://www.youtube.com/watch?v=LcUazmYYUcI

    Questo mostra con quanta rapidità si è diffuso e consolidato l’impero islamico, mostra come sia basato sulla guerra continua, mostra come l’occidente si comporti come la vittima di uno stupro incapace di reagire. Sostiene la tesi che il periodo buio del medioevo sia stato causato dall’invasione islamica e non dai barbari del nord-europa e dall’Asia.

    https://www.youtube.com/watch?v=O90ziVaPIkk

    Quest’altro è in 10 parti, sottotitolato male ma comprensibile senza difficoltà.

  • Rispettare chi crede cose diverse dalla Vera Fede non è amore Cristiano, al contrario è un’eresia(modernismo nello specifico, oggi imperante nella Chiesa o piuttosto in ciò che ultimamente si spaccia per tale).

    E poi su Dio, Patria e Famiglia ironizzano solo gli idioti e i folli,ovvero gli occidentali.
    Per fortuna che la misura è pressochè colma.

    Il peggio è passato, inizia la guerra.