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Il Soffio Vitale

Tigre bianca
In un affresco Egizio, l'anima Ba, in forma d'uccello con testa d'uomo, vola attorno al cadavere nella tomba..

Lo potremmo chiamare anche "potenza vitale". È il soffio che Dio nella Bibbia alita nell'uomo e in ogni animale per dar loro la vita.
È un soffio caldo, che proviene dal fuoco che arde nei cieli, è il "vento delle stelle".
Dà vitalita alla persona, calore al suo corpo e alla sua anima, splendore agli occhi e al viso.
Entra nel corpo al momento della nascita, quando cominciamo a respirare e alla morte ci lascia sotto l'apparenza di un Uccello (oppure di una Farfalla o una Libellula o talora un'Ape) e ritorna nel Mondo Superiore da cui proviene. Secondo molti sciamani verrà soffiato di nuovo in qualche nostro discendente.

Anche i gemelli, specie se identici, condividono uno stesso Soffio vitale ed è per questo motivo che hanno spesso una connessione psichica "telepatica" e una sintonia di emozioni anche vivendo molto lontani.

Gli sciamani spesso condividono il Soffio vitale del loro Tamburo. Specie nella cultura mongola e siberiana, durante il "risveglio del tamburo", lo sciamano riporta al suo nuovo tamburo il Soffio Vitale dell'animale che ha fornito la pelle. Da quel momento il Soffio vitale del Tamburo sarà anche Soffio vitale dello sciamano, il che accesce enormemente il legame tra i due e il potere che ne deriva. Se però il tamburo verrà rubato, smarrito o distrutto, lo sciamano perderà la potenza vitale con conseguenze anche fatali.

Descriverò questo risveglio del tamburo, così come io l'ho imparato e praticato per il mio Tamburo, nella sezione sui Fondamenti di pratica sciamanica.

La perdita del Soffio vitale

Molte culture antiche e native parlano del Soffio vitale, attribuendogli svariati nomi, come il Ba degli Egizi e l'ami degli sciamani mongoli. Possono variare le interpretazioni poiché l'anima o le anime umane sono una realtà elusiva e ogni definizione inevitabilmente perde qualcosa. Mi limiterò a osservare alcuni punti importanti nella prospettiva della guarigione.
Il Soffio vitale conserva memoria delle esperienze della vita e ne viene quindi modificato, ma nondimeno non è una parte di noi molto individualizzata -- in un certo senso possiamo dire che è la nostra anima famigliare-genetica, poiché condividiamo lo stesso Soffio non solo con eventuali gemelli, ma anche con alcuni dei nostri antenati.

Può accadere che il Soffio vitale lasci temporaneamente il corpo durante una malattia o una depressione.
Ma in generale non ci abbandona del tutto fino alla morte.
In alcuni casi però non ritorna, di solito perché rubato da uno Spirito ostile o da una persona nemica.
Chi ha perso il suo Soffio vitale diventa freddo e spento, un paesaggio di ghiacci e di vita sommessa e stentata si crea intorno a lui o lei. La perdita del Soffio vitale provoca piuttosto che una perdita di capacità emotiva e di sentimenti, come nel caso di perdita d'anima, una carenza di vitalità, di energia e di gioia di vivere -- tutte caratteristiche di solito presenti in buon grado nell'infanzia.
Il Soffio infatti ha il massimo splendore alla nascita e nei primi anni, quando è appena ridisceso dal Mondo Superiore portando in sé l'energia del fuoco del cielo. Il trascorrere degli anni ne arricchisce la memoria, ma lo indebolisce

Se il Soffio vitale viene perduto o rubato uno sciamano può intervenire per restituirlo al malato insieme alla vitalità perduta.