sciamani e contadini

Tutto ciò che riguarda lo sciamanesimo

Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu

Rispondi
  • Autore
    Messaggio
nanna
Messaggi: 249
Iscritto il: ven 27 apr 2007, 0:47
Località: milano

sciamani e contadini

Messaggio da nanna »

Buongiorno a tutti. Vorrei riprendere qui il tema che è stato affrontato da Tsunki nel blog, per la precisione qui: http://blog.sciamanesimo.org/il-mondo-n ... ni/#more-8
Tsunki afferma in più punti che gli sciamani sono cacciatori e che il potere dello sciamanesimo è potere di cambiamento, è quindi richiesto il cambiamento per guarire. Fin qui lo capisco, ho provato questa cosa tante volte nella mia vita e lo so che è una necessità. Mi fermo tanto, perchè il cambiamento è doloroso, e non coinvolge solo me ma tante persone a me legate per cui non oso prendere decisioni drastiche. Non per tutti questo è sopportabile e non è sempre giusto far subire agli altri le mie decisioni. Ma questo è un altro argomento.
E' comprensibile che lo sciamanesimo, essendo la più antica forma di spiritualità (non credo sia l'espressione corretta...), sia connessa all'uomo nomade e cacciatore.
Ma è sicuramente sciamanesimo anche quello praticato dalle più antiche popolazioni contadine e anche quello praticato in Russia ancora oggi. O non si può chiamare così? O forse i contadini ricorrono a sciamani che fanno ancora parte di un modo di vivere "nomade"?
Tsunki dice che l'Italia è un popolo di contadini per cui lo sciamanesimo non è adatto. Ma mi chiedo: lo sciamanesimo non serve a tutti? Anche chi non è in grado di mettere in atto questo potere nella sua vita (anche se credo che tutti in varie misure lo fanno o sono costretti a farlo in molte situazioni) non è bene che conosca i principi base dello sciamanesimo, che applichi nella sua vita un modo "corretto" di vedere le cose e di comportarsi? (lo so che non esiste nessuna verità, non un modo corretto e uno scorretto, so che non si può parlare di principi base ma per fare un esempio sapere che questa realtà è solo un riflesso di quell'altra, sapere che l'atto distruttivo va compensato, che il dolore è necessario, che tutti siamo legati a tutto, che i sassi sono vivi, ecc...).
Mi viene in mente come per esempio nel medioevo si insegnava il vangelo tramite le immagini o le sacre rappresentazioni. Non si conosceva tutto, si imparava quello che serviva per vivere, e si applicavano le regole quasi come norme igieniche.
E in questo si sono infilati anche gesti più antichi come la benedizione del campo, i riti per il raccolto, i falò per bruciare il male e il vecchio eccetera.
Scusate se non riesco a spiegarmi ma l'argomento è un po' complesso. Forse posso riassumere in due domande:
Esiste anche una forma di sciamanesimo non legato ai popoli nomadi e cacciatori o non è sciamanesimo?
Non vi sembra sia comunque utile e necessario che anche lo statico contadino (e viene rappresentato così da Tsunki chi ha bisogno della "corda di sicurezza" cioè chi non è disposto a lasciare un territorio conosciuto e sicuro) viva comunque sapendo quello che fa?
Avatar utente
Tuna
Moderatore
Messaggi: 695
Iscritto il: lun 29 ago 2011, 19:37
Località: Germania, Australia, Svizzera
Contatta:

Re: sciamani e contadini

Messaggio da Tuna »

Ciao Nanna.

Secondo me, la visione dell'Altra Realtà , se non è accompagnata da un radicamento e dalla materializzazione del Potere che si va cercando, può portare più danni che benefici. Sciamani e allievi, come detto in vari punti nel blog, non viaggiano a casaccio, ma con uno scopo, per non disperdere Potere, anzi vanno a caccia di Potere. Per poter poi materializzarlo, si devono fare cambiamenti e si cozza inesorabilmente nella resistenza che fa uno che vuole tenersi tutte le sue abitudini e sicurezze .

Quindi conoscenza senza trasformazione non la vedo possibile, ma si va incontro solo ad un sacco di illusioni e sradicamento. Lo vedo proprio un paradosso, sono due strade completamente diverse.
Kakáram ajastá

Tuna
nanna
Messaggi: 249
Iscritto il: ven 27 apr 2007, 0:47
Località: milano

Re: sciamani e contadini

Messaggio da nanna »

cioè tu dici che un popolo che abbia come base una cultura sciamanica (non mi riesce la definizione, si può dire animista?) deve essere in grado di muoversi e trasformarsi? E così ogni persona all'interno del popolo? Non parlo di sciamani e curanderi, cioè di chi viaggia per cercare potere per il suo popolo, parlo della comunità.
Forse hai ragione perchè mi vengono in mente per esempio i riti di iniziazione, che un po' richiedono il cambiamento e a cui tutti erano sottoposti. Però è vero che ci sono culture contadine che hanno una tradizione sciamanica (mi viene in mente solo la Russia, e non ne so molto comunque, ma ce ne saranno altre). E secondo me è utile invece che anche il nostro più convinto e fermo contadino cambi il modo di vedere le cose, che conosca anche che il cambiamento è una condizione necessaria, e che si renda conto che buona parte della responsabilità di come va la sua vita è sua.
Avatar utente
Tuna
Moderatore
Messaggi: 695
Iscritto il: lun 29 ago 2011, 19:37
Località: Germania, Australia, Svizzera
Contatta:

Re: sciamani e contadini

Messaggio da Tuna »

Lo sciamanesimo richiede una continua trasformazione, così come la vita di cacciatori- guerrieri nella Selva, è continuamente costellata da variabili. La Selva è viva, si muove, non è mai la stessa. Così come gli animali che si devono cacciare, oggi sono qua, domani la e se non li trovi, muori di fame. Sciamanesimo permette di uscire dal recinto, ma la fuori, non ci sono più le leggi della fattoria, ma quelle della Natura, degli Spiriti e Animali che ci dimorano, allora serve Potere, ricerche si fanno per questo.

Anche in Mongolia, paese custode di una potente tradizione sciamanica, la vita non è stanziale. Sono nomadi, allevatori, alcuni cacciatori.

Capisco quello che vuoi dire, teoricamente sarebbe bello che tutti si rendessero più consapevoli, ma alla luce dei fatti, una vera consapevolezza porta una trasformazione, altrimenti pensi di essere consapevole come molti seguaci della new age, ma in realtà continui a vivere esattamente allo stesso modo, ti sradichi e pensi di "volare fra le stelle".
Kakáram ajastá

Tuna
Avatar utente
Tsunki
Administrator
Messaggi: 4289
Iscritto il: gio 7 dic 2006, 20:26
Località: Amazzonia, Australia, Svizzera
Contatta:

Re: sciamani e contadini

Messaggio da Tsunki »

nanna ha scritto:Però è vero che ci sono culture contadine che hanno una tradizione sciamanica (mi viene in mente solo la Russia, e non ne so molto comunque, ma ce ne saranno altre).
Non c'è neppure quella.. :D
Russia è un'area vasta, ma la loro religione principale è cristianesimo ortodosso, poi ci sono islamici, gli altri... poca roba.
Forse tu ti riferivi alla Siberia, a Tuva in particolare, ma a Tuva praticano l'agricoltura solo in modesta quantità, sono allevatori e, limitatamente, cacciatori. La loro religione è sciamanista, in misura minore ci sono buddhisti e prob. il buddhismo si è affermato con la (limitata) introduzione dell'agricoltura.

Lo sciamanesimo non si è mai sviluppato né affermato tra i popoli contadini, solo tra cacciatori-raccoglitori e/o allevatori.
Quando un popolo di cacciatori/allevatori è diventato contadino lo sciamanismo, che io sappia e anche per il poco che ho visto, è stato sostituito da una religione istituzionale (come cristianità, buddhismo...) o c'è stato un sincretismo fra tradizione sciamanica e religione contadina, che nel tempo è virato sempre di piu verso la religione.

Non conosco serie eccezioni a questo e non è affatto una cose strana: il fatto ineludibile è che mondo contadino da un parte e mondo di cacciatori e/o allevatori dall'altra hanno visioni del mondo incompatibili ed esigenze in conflitto. Mai visto un western coi conflitti tra allevatori e contadini? :wink:
L'allevatore ha bisogno di pascoli grandi dove il bestiame si muova liberamente e ha bisogno anche di spostarlo tra un pascolo e l'altro, spesso molto distanti, al cambiare delle stagioni e quindi che non ci siano ostacoli, tipo recinti o città nel mezzo - il cacciatore ha pure bisogno di grandi spazi e natura selvaggia dove la selvaggina e i predatori possano spostarsi liberamente. Entrambi hanno strutture sociali semplici e agglomerati di case semplici e piccoli perché devono essere spostati, la loro visione di vita di conseguenza è poco regolata e incline al viaggio, alle sorprese e all'avventura e, spesso, alla conquista ( devono combattere per cambiare territorio). Sia per gli allevatori che per i cacciatori i recinti e le grosse strutture urbane sono viste come... la peste, perché bloccano il bestiame e gli animali selvatici.

I contadini hanno bisogno di recinti e di protezioni dagli animali selvatici e devono rimanere fermi sul posto per molti anni, di solito per sempre, quindi costruiscono sistemi complessi e città e nel tempo distruggono inevitabilmente l'ambiente selvaggio sia per far posto alle colture e alle città (i contadini prolificano molto) sia perché la foresta è pericolosa, dà asilo ai briganti che razziano i contadini come dà asilo alle belve feroci (tipo i lupi da noi) che uccidono gli animali allevati.
La loro visione del mondo sono i cicli naturali della semina e del raccolto, sempre uguali e con molte regolae rigide, e pertanto vogliono una vita sempre uguale, molto regolata, le sorprese sono... le grandinate, quindi non sono gradite. Non si spostano, tranne se la terra è diventata arida o vengono scacciati da guerrieri nemici, perciò il viaggio e l'avventura sono ... il male.
Si possono trovare dei compromessi tra allevatori e contadini, ma sono malsicuri e non durano, il punto è che sono mondi in conflitto frontale e mortale.
ánimo y fuerza

Tsunki
Avatar utente
Tsunki
Administrator
Messaggi: 4289
Iscritto il: gio 7 dic 2006, 20:26
Località: Amazzonia, Australia, Svizzera
Contatta:

Re: sciamani e contadini

Messaggio da Tsunki »

nanna ha scritto:cioè tu dici che un popolo che abbia come base una cultura sciamanica (non mi riesce la definizione, si può dire animista?)
Sciamanista.
Sciamanesimo e animismo non sono la stessa cosa, sciamanisti sono certo animisti, non viceversa. Ad es. la stregoneria africana e in genere molte religioni dell'Africa subshariana sono animiste, ma a parte questa convinzione in comune , per il resto visioni del mondo e riti della stregoneria mi pare differiscano molto dallo sciamanesimo, almeno per quello che ne so.
ánimo y fuerza

Tsunki
Avatar utente
Maldito
Messaggi: 803
Iscritto il: mar 2 gen 2007, 18:58
Località: Uzzano Toscana
Contatta:

Re: sciamani e contadini

Messaggio da Maldito »

Hola.
Non esiste il "Contadiono sciamano", si può parlare, più specificatamente, di "Guaritore di campagna": figura millenaria ormai in via di estinzione.
Forse l'unica cosa che può essere associata allo sciamanesimo è la funzione di intermediario tra questa e l'altra realtà e la proprietà curativa.
Comunque la matrice è essenzialmente magico-mistica.
I guaritori/trici di campagna usano perlopiù simbologie e gestualità religiose (segno della croce, medagliette sacre, segnature etc...) però impiegano nei rituali erbe, piante, sostanze medicamentose, liquidi, sale, danze, musica, imposizione delle mani, per guarire da molti mali dai più semplici (orzaiole, fuoco di Sant'Antonio, porri, storte, sciatiche) ai più complicati (possessione ad es.).
Ho testimonianze credibili di guarigioni prodigiose di questi "Guaritori di campagna" che però non possono essere paragonati allo Sciamano, nè hanno attinenze sciamaniche.
AyF
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
Avatar utente
Anchùr
Tséntsakero
Messaggi: 309
Iscritto il: ven 26 nov 2010, 1:07
Località: Monopoli

Re: sciamani e contadini

Messaggio da Anchùr »

Maldito hai descritto la mia nonna, io porto il suo nome Angela, donna molto potente veniva chiamata da tutto il vicinato e paesi limitrofi e lei con il suo carretto viaggiava da sola anche di notte. Donna forte e... contadina. La mia mamma ha seguito molto di quello che faceva la sua mamma, infatti ricordo che per noi non c'erano i dottori, ogni qual volta che noi ci facevamo male o eravamo ammalati la vedevo cercare erbe , masticarle e utilizzarle per ogni male, anche lei usava e usa , tutt'ora, le segnature potenti gesti e frasi dialettali per malocchio e tanti altri motivi.
Una cosa mi dispiace e non aver potuto seguire la mia nonna e la mia mamma. Adesso la mia mamma ha dimenticato la maggior parte delle frasi potenti che usava (ha 90 anni) ed io non sono riuscita ad imparare quasi niente. Anche la mia mamma è una contadina con un legame con Madre terra molto profondo, oltre agli esseri umani lei ha un particolare legame con tutti gli animali e nella sua vita ne ha curati tanti e tutt'ora continua....Ogni volta che la guardo ho la sensazione che il suo animale di potere sia la tartaruga, un'animale a cui lei è molto legata ed è riuscita a covare uova di tartarughe ed adesso abbiamo una bella famigliola di tartarughe...
Avatar utente
Maldito
Messaggi: 803
Iscritto il: mar 2 gen 2007, 18:58
Località: Uzzano Toscana
Contatta:

Re: sciamani e contadini

Messaggio da Maldito »

Tsunki ha scritto:Sì, certo, ma l'uso delle erbe e le segnature non sono pratiche sciamaniche. È magia popolare che è comune in forme simili anche tra i Quichua in Sudamerica, i quali infatti sono... contadini :wink:
Sì sì, sono d'accordo e spero di non essermi espresso male. :oops:
Ho visto che esistevano i cosiddetti Benandanti (Buoni Camminatori) che praticavano un culto pagano-sciamanico, anche se il secondo aggettivo sarebbe da omettere, sostituendolo con agrario/rurale.
Erano legati a doppio filo con il mondo contadino dei raccolti che cercavano di proteggere dai malefici delle Streghe.
Avevano visioni dei morti di recente, in speciali periodi dell'anno e potevano comunicare con loro.
Potevano anche uscire dal proprio corpo sotto forma di spirito e viaggiare durante il sonno per combattere streghe e stregoni.
Erano i cosiddetti "Nati con la camicia" ma adesso la congrega è scomparsa totalmente.

Per info: http://it.wikipedia.org/wiki/Benandanti

AyF
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
Avatar utente
Maldito
Messaggi: 803
Iscritto il: mar 2 gen 2007, 18:58
Località: Uzzano Toscana
Contatta:

Re: sciamani e contadini

Messaggio da Maldito »

Anchùr ha scritto:Una cosa mi dispiace e non aver potuto seguire la mia nonna e la mia mamma.
E ci credo Anchur! Avresti potuto proseguire l'arte di questo tipo di guarigione e magari associarla a quella sciamanica che stai abilmente apprendendo.
Le due arti sono distinte ma non credo che vadano il conflitto tra loro...a meno che Tsunki non abbia qualcosa da dire a riguardo. :???:
So che ci sono anche Sciamani che fanno uso dei Tarocchi o degli I Ching, ma che comunque rimangono sciamani...senza fare nomi :wink:
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
Avatar utente
Tsunki
Administrator
Messaggi: 4289
Iscritto il: gio 7 dic 2006, 20:26
Località: Amazzonia, Australia, Svizzera
Contatta:

Re: sciamani e contadini

Messaggio da Tsunki »

Maldito ha scritto: Ho visto che esistevano i cosiddetti Benandanti (Buoni Camminatori) che praticavano un culto pagano-sciamanico, anche se il secondo aggettivo sarebbe da omettere, sostituendolo con agrario/rurale.
Grazie per il bel contributo!
In effetti i benandanti friulani avevano parecchie caratteristiche sciamaniche e, tra l'altro, anche in molti sciamanismi l'essere nati con la camicia è segno di chiamata sciamanica.
Era una forma di sciamaneria piuttosto che di sciamanesimo, inserita in una religione non-sciamanica (cristianesimo), la gente del luogo non adottava comportamenti o riti sciamanici, o solo occasionali, quindi non erano sciamanisti se non in misura limitata , però i benandanti certamente facevano pratica sciamanica.
Questo fenomeno, poderoso e affascinante, probabilmente derivò da influssi slavi. Tra sloveni e croati c'era infatti pure una forma di sciamaneria, i krsnik, originata forse dalle migrazioni slave dall'Asia centrale.

Perô i benandanti furono un fenomeno limitato e non trasformarono la religione locale in una religione sciamanica, anzi purtroppo si estinsero presto.
Sono contaminazioni tra spiritualità per il resto diverse: contatti con popoli nomadi o semi-nomadi - cacciatori e/o allevatori - a causa di migrazioni o scambi commerciali hanno spesso prodotto influssi nelle popolazioni contadine creando forme limitate di sciamaneria.
Succede ed è successa una cosa simile tra i Quichua in Sudamerica.

I contadini si rivolgono alla sciamaneria per affrontare problemi che la religione istituzionale non risolve soprattutto nei periodi di forti cambiamenti politici o sociali. Lo sciamanesimo infatti funziona molto meglio delle religioni classiche per affrontare grossi mutamenti e situazioni di instabilità.
È la stessa ragione per cui in questi anni, italiani - di mentalità assolutamente contadina! - si sono rivolti a me, ai nostri Cerchi e a questo sito.
Ma comunque i contadini conservano in sostanza la loro visione del mondo - cattolica, evangelica o buddhista o quant'altro - e non diventano mai sciamanisti.
ánimo y fuerza

Tsunki
nanna
Messaggi: 249
Iscritto il: ven 27 apr 2007, 0:47
Località: milano

Re: sciamani e contadini

Messaggio da nanna »

Infatti con i veri contadini che conosco, che fanno quello e solo quello da generazioni, non riesco nemmeno a instaurare un discorso perchè stanno fissi sulle loro posizioni. Mi spiazzano.
Grazie per questi chiarimenti, non avevo capito nulla! Credevo che tutte le tradizioni in cui ci fosse un rapporto con gli spiriti si potessero definire sciamaniche, quindi quelle africane, scintoismo ecc.
Se è come dici credo anche io che lo sciamanesimo sia un po' troppo lontano da noi in generale, siamo contadini da troppo tempo; e credo che anche gli allevatori che praticano ancora la transumanza, e che vivono ancora secondo l'antico costume appenninico, pratichino ormai da millenni un seminomadismo che è comunque molto lontano dal concetto di cambiamento sciamanico.
A questo punto possiamo dire che sciamanesimo è praticamente solo paleolitico e di popolazioni che vivono ancora come nel paleolitico? Non va bene nessuna forma di "addomesticamento" del territorio, nessuna conoscenza di "un solo" territorio, ma in ogni posto riconoscere quello che ti è familiare e ricominciare a dialogare con spiriti per capire il nuovo. Adesso capisco anche perchè dici che non ci sono mappe e non c'è LA verità: non sai mai cosa hai intorno perchè ogni giorno è diverso.
Certo che è difficile, nessuno di noi è più in grado di immaginare davvero un mondo così, sembra che sappiamo sempre tutto...
flos
Messaggi: 4
Iscritto il: sab 25 apr 2015, 13:05

Re: sciamani e contadini

Messaggio da flos »

I Benandanti sono una congrega del 1500 quindi l'inquisizione si era già affermata con tutta la sua schiera di stereotipi e visioni demoniache .
Se si guarda ai verbali ed ai racconti anteriori al 1400 (quindi prima che la Chiesa iniziasse a estorcerli con la tortura) si possono notare varie similitudini tra le pratiche stregonesche e quelle sciamaniche , innanzi tutto il tema del volo in spirito al Sabba molto spesso cavalcando animali che in contesto europeo acquisivano un valore anche spirituale come Famigli , spiriti familiari e quindi non solo come animali domestici della strega (tutte queste info si trovano nei testi di E.Wilby e della Pocs che sono delle storiche) .

In ogni caso io penso che ci sia differenza tra Sciamanesimo, culti sciamanici e culti con caratteri sciamanici.
Avatar utente
Tsunki
Administrator
Messaggi: 4289
Iscritto il: gio 7 dic 2006, 20:26
Località: Amazzonia, Australia, Svizzera
Contatta:

Re: sciamani e contadini

Messaggio da Tsunki »

nanna ha scritto: A questo punto possiamo dire che sciamanesimo è praticamente solo paleolitico e di popolazioni che vivono ancora come nel paleolitico?
Beh non del tutto...
Tu immagini che sciamanisti siano paleolitici (in verità anche mesolitici) perché nel neolitico fu introdotta l'agricoltura. Perô questa suddivisione classica dei periodi storici è centrata sulla Storia del Bacino del Mediterraneo e del Vicino Oriente (che adesso perô si chiama Medio Oriente forse perché l'Oriente non è mai "vicino"? :mah: :D ).
Nella Mezzaluna fertile sarebbe stata introdotta l'agricolutura intorno al 10,000 a.C., mi pare.
I popoli agricoli conquistarono o convertirono maggioranza dei popoli di cacciatori/raccoglitori. Ma se effettivamente i cacciatori "puri" o scomparvero o non conoscevano i metalli, molti popoli restarono allevatori e sciamanisti. Le culture sciamaniche della Mongolia e della Siberia, ad es., conoscono la fusione dei metalli e il bronzo già da lungo tempo e poi anche il ferro.
Ci sono oggetti di potere sciamanici in metallo, come i toli, specchi di bronzo, o le spade sacre.
Alcuni di questi popoli introdussero l'agricoltura ma solo in modo marginale, come ad es. i tuvini in Siberia. Le ragioni di queste scelte sono varie, anche climatiche: nelle regioni piu miti della Siberia coltivano parecchi cereali, ma dubito che anche lì l'economia possa diventare prevalentemente agricola, dato il clima...
ánimo y fuerza

Tsunki
Rispondi