la morte e il morire

Tutto ciò che riguarda lo sciamanesimo

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Frate Abbacchio
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Re: la morte e il morire

Messaggio da Frate Abbacchio »

Eh dai bella morte in fondo. Proprio ieri me ne sono pappate 4, e fortunatamente non erano avvelenate o ho davvero gli anticorpi coi controcojoni :D come dice il protagonista di un vecchio film di Verdone:

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Azzaro
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Re: la morte e il morire

Messaggio da Azzaro »

http://www.vice.com/it/video/aokigahara ... -forest-v3

A proposito di suicidi e culture, ecco il Giappone!
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Maldito
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Re: la morte e il morire

Messaggio da Maldito »



Altro che codeste 4 polpette avveletate digerite con l'acqua marone della Palude del Caimano, stai attento Frate Cimabue quando fai un rituale ... a sbagliarne 2 :D
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
Myrtle

Re: la morte e il morire

Messaggio da Myrtle »

Ciao a tutti,

ho letto questo argomento con molto interesse e spero tanto che mi sia concessa l’opportunità di approfondirlo.
Intanto vi ringrazio tantissimo per aver condiviso queste esperienze perché per me sono fonte notevole di arricchimento e ringrazio anche Tsunki perché ho trovato risposta alle mie domande.
Ci terrei a riportarvi questa mia esperienza, successa qualche anno fa e mi farebbe tanto piacere ricevere qualche vostro parere.
Premetto che sono orfana di padre dalla mia nascita: mio padre è morto a 20 anni in una rissa e la sua morte ha avuto delle conseguenze sconvolgenti nella mia famiglia; la verità sulle circostanze della sua morte mi è stata tenuta nascosta per qualche anno ed io ne venni a conoscenza da sola, attraverso un articolo di giornale che scovai nel fondo di una scatola in casa di mia madre.
Per me fu uno shock perché in seguito mi fu rivelato tutto quello che c’era da sapere su di lui, inclusa la sua tossicodipendenza che molto probabilmente era la ragione per la quale lui si trovò in mezzo a quella rissa.
Per molti, troppi anni ho sofferto tanto per questa situazione e i miei famigliari non mi sono stati tanto d’aiuto ad evitarlo, anzi: la loro sofferenza ed il continuo parlarne non facevano altro che alimentare il mio strazio. Non accettavo l’idea che non avrei mai potuto conoscerlo, di non avere di lui alcun ricordo e mai ne avrei potuti avere. Mi faceva rabbia saperlo tossicodipendente e lo accusavo di avermi abbandonato preferendo la droga a me.
Verso il 2006 iniziai a sognarlo prepotentemente; nei sogni non mi diceva mai nulla, a volte sembrava proprio non mi vedesse. La costante di ogni sogno era il mio tentativo disperato di avere un contatto con lui, ma fallivo sempre. Insieme a questi sogni cominciai anche ad avvertire la sua ed altre presenze durante il giorno, a sognare altri defunti, mi capitò di fare un sogno premonitore di banale importanza.
Fino ad arrivare ad una notte ed a questo sogno che non credo dimenticherò mai:
Ero seduta al tavolo in soggiorno a casa di mia nonna materna: con me c’erano mio padre, mia madre, forse mia nonna ma senz’altro c’erano una o più persone oltre a me ed ai miei. Mio padre mi guardò dritta negli occhi e mi disse: “Ascoltami attentamente: io ho bisogno di andare via adesso, non posso più restare. Ti prego di non cercarmi più, di non nominarmi più. Il posto in cui devo andare è lontano e sconosciuto a tutti voi, non posso dirti qual è, non posso dirlo a nessuno. Ma devo assolutamente andare, adesso.”
Io cercavo di controbattere ma lui mi zittiva con aria severa ed intransigente, ribadendomi quelle frasi più e più volte e alla fine io non potei fare altro che accettarle.
Dopo quella notte non lo sognai più, e non avvertii più la sua presenza.

Credete quindi che la sua Anima sia stata legata qui così a lungo, a causa mia e forse di altri miei cari? Sono pressoché certa che i miei nonni materni avevano “elaborato il tutto” anche perché, proprio nel periodo in cui feci questo sogno, morì mio zio paterno di tumore e ricordo che mia nonna mi disse di non poter più compiangere mio padre perché adesso aveva un altro figlio da compiangere.
Le parole di mio padre, ora più che mai sembrano avere un senso per me.

Grazie a tutti!

Tiziana
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Maldito
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Re: la morte e il morire

Messaggio da Maldito »

Ciao Tiziana e benvenuta.
Ti consiglio di postare il tuo sogno nel settore "Sogni e visioni" di questo forum.
Ci sono molti esperti che potrebbero darti una mano,
Suerte!
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
Myrtle

Re: la morte e il morire

Messaggio da Myrtle »

Maldito ha scritto:Ciao Tiziana e benvenuta.
Ti consiglio di postare il tuo sogno nel settore "Sogni e visioni" di questo forum.
Ci sono molti esperti che potrebbero darti una mano,
Suerte!
Grazie Maldito!
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Mayu
Curandero
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Re: la morte e il morire

Messaggio da Mayu »

Sto leggendo "Ghosts in the Forest" di Corinne Purtill, una giornalista che descrive la vita di un gruppo di persone in Cambogia che si sono nascoste nella foresta (pluviale) durante la guerra e sono ricomparse molto piu' tardi, quando la guerra era ormai finita e il mondo era cambiato.

Loro sono animisti, e c'e' un passaggio interessante che si allinea con quello che insegna Tsunki (ma viene da un'altra tradizione, molto diversa):
Suicide was a crime committed not against the self, but against those who had to contend with the dead person's vengeful, reckless spirit afterward. As soon as a person dies, he or she becomes a spirit, a being with its own personality that may not bear any similarity to the living person it once was.
With suicide, the unnatural manner of death means that the spirit is forever tormented - and a tormented spirit is very dangerous to the living. Some indigenous communities bury those who die by their own hand far away from the village cemetery, so as to protect the living and the dead from the wrath of an angry soul.
"If we are suffering and we kill ourselves, we hang ourselves, then we have nothing," Luong said. "We would end everything, but more importantly, other people would regard us as a bad person. As the worst person. It's very cowardly."
"Le Parole dello Sciamano" - La realtà vera è altrove, è completamente diversa da quello che ci appare.
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Sabry
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Re: la morte e il morire

Messaggio da Sabry »

Un abbraccio forte Myrtle...
Spiriti non dimenticano
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Maldito
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Re: la morte e il morire

Messaggio da Maldito »

:hunged:
Mayu ha scritto:Loro sono animisti, e c'e' un passaggio interessante che si allinea con quello che insegna Tsunki (ma viene da un'altra tradizione, molto diversa):

Cita:
Suicide was a crime committed not against the self, but against those who had to contend with the dead person's vengeful, reckless spirit afterward. As soon as a person dies, he or she becomes a spirit, a being with its own personality that may not bear any similarity to the living person it once was.
With suicide, the unnatural manner of death means that the spirit is forever tormented - and a tormented spirit is very dangerous to the living. Some indigenous communities bury those who die by their own hand far away from the village cemetery, so as to protect the living and the dead from the wrath of an angry soul.
"If we are suffering and we kill ourselves, we hang ourselves, then we have nothing," Luong said. "We would end everything, but more importantly, other people would regard us as a bad person. As the worst person. It's very cowardly."
Sì claro, la sento come Luong.
Non è solo Vile e da Codardi suicidarsi ma, soprattutto, è Offesa grande a Spiriti e al Flusso delle esistenze. Senza il nostro Corpo gli Spiriti possono ben poco incidere in questa Realtà in cui viviamo. Ossia. "Spiriti non hanno scorza e sono Potere puro, mentre noi abbiamo l'Energia che a loro manca e grazie a Coincidenze riescono a far accadere ciò che è giusto che accada" (Tsunki se non erro...).
Uccidersi non è giusto. Non è producente. Non è Vita per la vita ma consacrazione idiota della Morte. Non è supporto prezioso per coloro che rimangono ma grande pericolo di Anima inquieta e minacciosa per i Vivi. Non è fuga ma uscita egoica dal Flusso. Continuo?
Se non ci fosse la Morte non ci sarebbe la Vita e viceversa, claro que sì. Inattaccabile assioma naturale. Il suicido, o morte autoindotta, coccia fragorosamente con la Bio-verità e l'exito stesso della Vita...così com'è. Alterare la Vita con una pseudo-morte è davvero una tavanata galattica!!! Meglio farsi uccidere in battaglie più o meno cruente e andare...in-contro a morte certa o quasi certa. Se mi tolgo la vita, che è massimo dono del Creatore e Grande Mistero da contemplare, allora significa che giocare con la vita con un cappio, un revolver alla tempia o un cagacatzo di altro stupidissimo sistema è: "Come quello che si taglia i coglioni per far spregio alla moglie". :rotfl2:
Persino il tanto ritualissimo Harakiri fa ridere e fa Rabbia - tanta Rabbia - di fronte alla sacralità indiscutibile della Vita. La Vita e non una sciocca e insulsa Vita da gettare nel Cesso di Madre Natura...di Nonna Terra. Che siano dannati per sempre!
Infatti, Dante Alighieri dove mette i suicidi e chi sono per il Sommo? Let Read!
Sono i violenti contro se stessi, nella persona; compaiono nel Canto XIII dell'Inferno, nella selva che occupa il secondo girone del VII Cerchio. Le anime dei suicidi sono imprigionate entro gli alberi della selva, poiché essi si sono separati violentemente dal proprio corpo; le Arpie, che popolano il girone, si nutrono delle foglie degli alberi e provocano sofferenza ai dannati. Quando i rami delle piante si spezzano esce sangue, insieme a un soffio d'aria che fa fuoriuscire parole e lamenti. [...]. (Fonte: http://www.divinacommedia-weebly.com).
Ve lo ricordate infine Sansone ("Piccolo sole" in ebraico Shmsh) del Vecchio Testamento...(? Quello di Dalila (non la cantante anni '60 :oops: )... che successe?
"Che io muoia con i Filistei!"... Suicidio? No, ultima ratio di Guerra all'ingiustizia della pressione nemica. "Furono più i morti che egli causò con la sua morte di quanti aveva uccisi in vita". (Giudici, XVI:28-30)
E allora il Suicidio di massa??? ma meglio fermarsi qui altrimenti :offtopic: e più che altro molto ma molto politically incorrect... [vedi Olocausto e Shoah diversamente interpretate dalla Storia condivisa]. :afraid:
Concludo con la frase di un mio vecchio Compagno e amico di merende tale Gaetano Bresci da Prato (10 XI 1869- Maggio 1901): "Quando la Vita è impropria, meglio la Morte". Be' Gaetano, dopo aver ucciso e giustiziato il Re Buono Umberto I, fu suicidato in cella da tale ergastolano Sanna che ebbe poi grazia sabauda. Mai e poi mai si sarebbe suicidato, il Bresci. Mai! Neanche con..il candeggio! :heartbreaking:
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
lhulh
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Forte presenza di un defunto

Messaggio da lhulh »

Salve, vorrei chiedervi se è possibile essere ossessionati da un defunto, esserne addirittura sedotti e patire la sua nostalgia della vita e il suo desiderio carnale. Cosa si può fare per lui? Perchè avrebbe scelto proprio me? Non vorrei che se ne andasse perchè c'è un forte legame affettivo con lui, ma cerco anche di non "dargli corda" perchè la sua mancanza è davvero terribile. Infatti proprio perchè è così vicino vorrei anche la sua vicinanza fisica, parlargli, abbracciarlo.
È come se fosse un amore ma vissuto in due dimensioni che non possono toccarsi.
La musica è il nostro terreno d'incontro, lui è su una spiaggia bianchissima ma sta rivolto verso il mare e non vuole procedere verso il nuovo piano su cui si trova perchè vuole contemplare la sua vita passata e chiede amore e conforto.
Non posso farmi ingoiare dal dolore della sua mancanza ma non voglio neanche perderlo...
Cerco aiuto, opinioni e indicazioni.
Grazie
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Mayu
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Re: la morte e il morire

Messaggio da Mayu »

Hola Ihulh, ho spostato il tuo messaggio in questo thread. Ti consiglio di rileggero, troverai risposte ad alcuni tuoi quesiti. In particolare fai riferimento a questo post.

In generale, rimanere attaccati ad un defunto non è per nulla una buona idea, soprattutto se c'è un desiderio carnale! Nei sogni e visioni fare sesso con un defunto è un presagio nefasto, in quanto i morti trasmettono Poteri della Morte e quindi declino e sfortuna!

Come dice Tsunki nel post sopracitato, popoli saggi non piangono il morto per 3 mesi dopo la sua morte, e fanno di tutto per non pensarlo, per permettergli di andarsene. I legami affettivi nell'altra realtà sono forti come catene e non consentono all'anima del morto di andarsene ed essere purificata - come deve accadere. Se questo non succede, rimane in questo piano della realtà e non porta nulla di buono ai congiunti!
"Le Parole dello Sciamano" - La realtà vera è altrove, è completamente diversa da quello che ci appare.
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Tsunki
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Re: Forte presenza di un defunto

Messaggio da Tsunki »

lhulh ha scritto: Non posso farmi ingoiare dal dolore della sua mancanza ma non voglio neanche perderlo...
Molto giusto.
Ma per il suo e il tuo bene, dovresti lasciarlo andare.
Deve andare oltre e purificarsi da questa esistenza terrena.
Per questo tradizioni antiche evitano di piangere i morti: per non trattenerli.
Non è perderlo.
Quando si sarà purificato e avrà sciolto i vincoli da questa vita, potrà tornare in Spirito, nelle tue visioni o nei tuoi sogni per darti aiuto o conforto. Ma senza che ci sia piu nulla di carnale, perché non apparterrà più a questa Terra.
ánimo y fuerza

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Re: la morte e il morire

Messaggio da lhulh »

Quindi non è abbandonarlo cercare di alleggerire un po' il legame?
Sento che lui ha grande nostalgia per la sua vita, che è stata non di lunga durata ma estremamente intensa, e si compiace di rievocarla, e di ricordare se stesso e i suoi talenti, insieme a me e attraverso i miei occhi. Ma per me questa sua nostalgia diventa di ostacolo al vivere la mia vita, che al momento non è affatto brillante, e la mia vita al confronto con la sua mi sembra stupida e vuota e in piú dato che lui non c'è non mi piace piú niente.
Siccome dunque mi causa queste sofferenze cercherò di ascoltarlo meno, sperando che non si senta abbandonato e che possa poi tornare da me, perchè il nostro legame affettivo è molto intenso e bello e vorrei potessimo incontrarci anche in future dimensioni.
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Howlinwolf
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Re: la morte e il morire

Messaggio da Howlinwolf »

Tsunki ha scritto: gio 8 mar 2007, 16:57Oltre a questo dopo la morte non si deve fare niente, almeno per 3 mesi.
Non si deve cercare di aiutare l'anima del morto (specie se hanno legami affettivi!), perché non è compito della gente di questo Mondo, ma degli Spiriti ai cui Mondi ora il morto appartiene.
Ho ricercato questo post di Tsunki perché ho un quesito che mi sto ponendo. Mia nonna non ha voluto nessun funerale, e tra le sue volontà c'era anche quella di non essere vista da nessuno da morta (tranne ovviamente le persone strettamente necessarie, ma nessuna riunione di famiglia in camera mortuaria, ecco). Insomma, aveva già l'idea che da morta doveva essere lasciata in santa pace.

Ho solo un dubbio: lei ha voluto essere cremata e stiamo aspettando ancora l'urna, che secondo le sue volontà dovrebbe essere posta in camera sua, accanto a quelle di sua figlia che era morta circa 15 anni fa.

Ora, mi chiedo, l'usanza di tenere le ceneri in casa non rischia di trattenere il defunto in questa realtà essendo i suoi resti nella casa in cui abitava e/o vicino ai familiari? O il fuoco comporta una sorta di purificazione che evita questo problema? La cremazione credo sia meno ancestrale della sepoltura ma comunque piuttosto antica visto che la praticavano gli antichi greci, però se non sbaglio le ceneri restano nei cimiteri o vengono sparse in natura, ho come il sospetto che l'usanza di conservare le ceneri in casa sia una cosa moderna, perché non mi viene in mente nessuna tradizione dove succeda questa cosa.
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Pinchuruwia
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Re: la morte e il morire

Messaggio da Pinchuruwia »

Ciao Howinwolf,
no non credo che le ceneri del morto trattengano il morto in questa realtà.
Sono le emozioni per il morto che lo trattengono. Per questo occorre non pensare a lui nei 3 mesi successivi.
Dopo tale periodo una parte dell' anima del morto, purificata, torna in questa realtà come spirito tutelare della famiglia, spesso dove c'è una sua foto o, in questo caso, la sua urna.
Religion is for people afraid of going to hell, Spirituality is for those who have already been there.
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