Consapevolezza

Tutto ciò che riguarda lo sciamanesimo

Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu

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Hathor

Messaggio da Hathor »

nanki ha scritto:quelle di voi tutti sono solo parole e molta filosofia, teorie, affascinanti ma teorie, cibo per la mente....
lo sciamanesimo è pragmatico....
la consapevolezza è avere la "foto nel cuore".... semplice....8)
Sono d'accordo con Nanki.
Ultimamente il nostro forum è infarcito solo di grandi blah blah blah.

Ma come si fa a voler capire la consapevolezza con la mente?

La consapevolezza va provata nel cuore e nella pancia.
Come? vivendo con il cuore e con la pancia :lol:
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Taranis
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Messaggio da Taranis »

La Consapevolezza non è i discorsi sulla Consapevolezza esattamente come la Meditazione non è le tecniche di Meditazione.
Rimanere consapevoli, come meditare, è pratica. (la scoperta dell'acqua calda, direte voi.)

Esercitando la Consapevolezza il "dialogo interiore" rallenta di molto o si ferma e ritorno "qui ed ora" a vivere le cose per quello
che son sempre state. In silenzio. In genere dura poco, però: questione di esercizio?
Donnalupo
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Messaggio da Donnalupo »

sì ma è difficile rispondere alle domande con la pancia... :lol:

Tornando seria, secondo me dopo aver sperimentato la "consapevolezza" è possibile anche cercare di descriverla con la mente, soprattutto per cercare un confronto con gli altri. Altrimenti a che serve il forum(?)
Dhuma

Messaggio da Dhuma »

Ciao Donnalupo,
come hai scritto anche tu qualche post fa, esistono diverse forme di consapevolezza. Per questo, si parla di stati di consapevolezza diversi.

Di alcuni stati di consapevolezza, si può parlare.
Altri si possono solo sperimentare proprio perchè la mente è priva dei "mezzi" per capire.

Ad esempio, si può parlare del portare la consapevolezza diurna nel sogno notturno.
Shushui
Tséntsakero
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Messaggio da Shushui »

Dhuma ha scritto:Ciao Donnalupo,
come hai scritto anche tu qualche post fa, esistono diverse forme di consapevolezza. Per questo, si parla di stati di consapevolezza diversi.

Di alcuni stati di consapevolezza, si può parlare.
Altri si possono solo sperimentare proprio perchè la mente è priva dei "mezzi" per capire.

Ad esempio, si può parlare del portare la consapevolezza diurna nel sogno notturno.
Quindi consapevolezza e stati di coscienza sarebbero la stessa cosa? A me la consapevolezza fa pensare a un continuum più che a un insieme di livelli.

Donnalupo ha scritto:sì ma è difficile rispondere alle domande con la pancia... Laughing

Tornando seria, secondo me dopo aver sperimentato la "consapevolezza" è possibile anche cercare di descriverla con la mente, soprattutto per cercare un confronto con gli altri. Altrimenti a che serve il forum(?)
La difficoltà forse ti viene dal fatto che non interroghi né il cuore né la pancia, perciò non sei abituata alle loro risposte.
Secondo me la consapevolezza è una cosa che puoi usare. Non so se convenga o si possa descrivere con la mente.
Nanki ha scritto:quelle di voi tutti sono solo parole e molta filosofia, teorie, affascinanti ma teorie, cibo per la mente....
lo sciamanesimo è pragmatico....
la consapevolezza è avere la "foto nel cuore".... semplice....Cool
Grazie Nanki, so che c'è una connessione con il cuore, ma devo ancora realizzarne in pieno il significato.
"Nosotros hemos enseñado muchas cosas a los hombres"
Los Árboles

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Shushuì
Donnalupo
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Messaggio da Donnalupo »

Invece li interrogo spesso, perché la mia testa sa creare solo confusione e dispersione.

Dicendo che se ne può parlare intendo dire che se ne può parlare tra persone che sanno già di cosa si parla avendo già sperimentato, e non parlare della consapevolezza in sè stessa ma di ciò che da essa deriva.
Non che si possa insegnare o descrivere con la mente.
Laviadellaspada
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Messaggio da Laviadellaspada »

Taranis ha scritto: Rimanere consapevoli, come meditare, è pratica.
Ciao Taranis.
Per la mia esperienza, rimanere consapevoli non è una pratica, ovvero non è una cosa da ricercare deliberatamente, forzando la mente (e io non conosco pratica che esuli da ciò).
La meditazione invece sì è una pratica: in essa si addestra (con preciso atto di volontà) la mente a funzionare in un certo modo.
Quale la relazione tra la meditazione e la consapevolezza? Che la seconda scaturisce spontaneamente dall'esercizio della prima, anche al di fuori delle sessioni di meditazione.

Scrivo questo perché tante volte si sente dire: "cerca di essere consapevole di quello che fai, in ogni momento", ma in realtà queste parole sono tanto belle quanto fuorvianti perché, semplicemente, cercare di fare questo non funziona (almeno, con me non ha mai funzionato: succedeva, per esempio, che mi forzassi nell'attenzione per un certo periodo e, subito dopo, per compensare lo sforzo credo, la perdessi completamente su ciò che di nuovo si manifestava). Bisognerebbe invece dire: "pratica apposite sessioni di meditazione, in modo costante nel tempo, per periodi crescenti, e vedrai che la consapevolezza sorgerà, sempre più, in proporzione, da sé in ogni occasione del quotidiano." Ciao.

Andrea
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Taranis
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Iscritto il: mar 8 set 2009, 15:24
Località: Piemonte

Messaggio da Taranis »

Laviadellaspada ha scritto:
Taranis ha scritto: Rimanere consapevoli, come meditare, è pratica.
Ciao Taranis.
Per la mia esperienza, rimanere consapevoli non è una pratica, ovvero non è una cosa da ricercare deliberatamente, forzando la mente (e io non conosco pratica che esuli da ciò).
La meditazione invece sì è una pratica: in essa si addestra (con preciso atto di volontà) la mente a funzionare in un certo modo.
Quale la relazione tra la meditazione e la consapevolezza? Che la seconda scaturisce spontaneamente dall'esercizio della prima, anche al di fuori delle sessioni di meditazione.

Scrivo questo perché tante volte si sente dire: "cerca di essere consapevole di quello che fai, in ogni momento", ma in realtà queste parole sono tanto belle quanto fuorvianti perché, semplicemente, cercare di fare questo non funziona (almeno, con me non ha mai funzionato: succedeva, per esempio, che mi forzassi nell'attenzione per un certo periodo e, subito dopo, per compensare lo sforzo credo, la perdessi completamente su ciò che di nuovo si manifestava). Bisognerebbe invece dire: "pratica apposite sessioni di meditazione, in modo costante nel tempo, per periodi crescenti, e vedrai che la consapevolezza sorgerà, sempre più, in proporzione, da sé in ogni occasione del quotidiano." Ciao.
Andrea
Hai ragione, in quella frase le ho citate come 2 cose separate quando in realtà non lo sono.
La tecnica meditativa è lo strumento il cui utilizzo costante permette lo sviluppo della consapevolezza.

Se ci pensi però qualsiasi tecnica di meditazione consiste nel mantenere l'attenzione (o nel rimanere consapevoli) di un elemento ben preciso (respiro, 3° occhio ecc...ecc...)
lasciando che tutto il resto continui a fluire liberamente, quindi in un certo senso rimanere consapevoli di qualcosa è meditazione.
Grazie per il chiarimento.
Dhuma

Messaggio da Dhuma »

paolo ha scritto: Quindi consapevolezza e stati di coscienza sarebbero la stessa cosa? A me la consapevolezza fa pensare a un continuum più che a un insieme di livelli.
E chi ha parlato di livelli?
Corvoblu

Messaggio da Corvoblu »

chi siamo da dove veniamo dove andiamo.
nello Sciamanesimo si parla di Sogno.
conoscete il vostro posto nell'Universo?
vi muovete in sintonia con esso?

ci sono diversi riti sciamanici più o meno impegnativi e più o meno approfonditi per esplorare il proprio Sogno ed essere quello che si è.
i più pigri possono chiedere (a se stessi o a bravi curanderi o a meno bravi curanderi non è un lavoro difficile) visioni sulle anime degli organi, che spesso ne sanno più di quanto ne sappiamo noi.
come si diceva più sopra cuore e pancia.
nel cuore vedi come sei al centro del tuo mondo attuale.
nell'intestino dove stai andando e chi sei veramente.
state in ascolto.
espansione

Messaggio da espansione »

l'altra giorno pensavo che avevo fame

a un certo punto mi è venuta in mente un immagine di anime e/o spiriti nello stomaco con le braccia protese verso l'alto ad aspettare cibo per placare la loro fame o il loro tormento.

quest'immagino non mi lascia e cerco di pensare a loro dando oltre che il cibo anche aiuto

ciao
Shushui
Tséntsakero
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Iscritto il: lun 12 ott 2009, 10:19

Messaggio da Shushui »

Dhuma ha scritto:
paolo ha scritto: Quindi consapevolezza e stati di coscienza sarebbero la stessa cosa? A me la consapevolezza fa pensare a un continuum più che a un insieme di livelli.
E chi ha parlato di livelli?
Per caso stavi pensando di prendermi per i fondelli? Stai sul tema.
Nel tuo intervento precedente a questo che ho citato, hai fatto riferimento a 'stati di consapevolezza diversi', e 'diversi' come lo interpreti?

Comunque, forse mi sbaglio, ma nella realtà ordinaria non mi è impossibile immaginare 'stati di consapevolezza diversi': una consapevolezza in un posto, una consapevolezza in un altro posto. Nell'incontro con l'altra realtà invece è diverso, c'è una specie di continuum e situazioni in cui c'è una intensità maggiore, altre con intensità minore. Non so come spiegare meglio, magari non ho capito.
Per quanto mi riguarda la consapevolezza è come una lampadina che sta accesa, ed ha grosse potenzialità, però non sono in grado di illuminarla più di tanto e per questo non illumina il mondo. Ed è in relazione con il cuore.
"Nosotros hemos enseñado muchas cosas a los hombres"
Los Árboles

Ánimo y fuerza
Shushuì
Corvoblu

Messaggio da Corvoblu »

la paura o il profondo disagio motivano l'intento.
l'intento non può fare tutto da solo. chissà forse l'intento degli Dei... mah

non a caso è la morte la migliore consigliera o altrimenti detto a fianco alla morte sta sempre il destino (o scegli una o scegli l'altro). sono solo immagini ma sono efficaci e veritiere.
espansione

Messaggio da espansione »

ma la consapevolezza va sviluppata oppure noi siamo già consapevoli ma non ce lo ricordiamo più
abbiamo sepolto sotto quintali di macerie ciò che realmente siamo.
abbiamo costruito case e palazzi, tonnellate di cemento, strutture sopra la nostra natura.

come riduciamo il pianeta abbiamo ridotto noi stessi
ma non basta andare in campagna per essere felici e dimenticarsi della città

per essere felici e dimostrare di essere consapevoli è necessario prendersi la responsabilità della trasformazione della comunità

aiutare la comunità è un compito sciamanico
Lateralus
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Iscritto il: sab 5 dic 2009, 4:11
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Messaggio da Lateralus »

Il nostro cervello e' continuamente "disturbato" da stimoli esterni,riceviamo in continuazione informazioni di ogni tipo.
Se riusciamo a concentrarsi su un unico fattore(il respiro,una visione mentale,una parola)in modo da svuotare la testa da ogni pensiero forse si riesce ad arrivare ad un livello di consapevolezza.Ma che tipo di consapevolezza,che vuol dire consapevolezza?
La consapevolezza e' arrivare a capire che la verita' sta' dentro di noi,l'assoluto,Dio stesso e' dentro di noi.
Il fatto e' che quasi piu' nessuno di noi si esercita nello sviluppare questi stati di coscienza consapevoli.Io dico che come le sostanze psichedeliche di origine vegetale hanno la capacita' di espandere la coscienza,e' legittimo supporre che anche il cervello produca sostanze che possono trasformare ogni uomo in uno sciamano.
E' che tutti noi sosteniamo di sapere la verita' e nessuno vuole cercare di capire se quella di un'altra persona e' quella reale;sempre che si possa parlare veramente di realta'.
Oggi stiamo attraversando un momento epocale,penso che presto arriveremo a qualcosa di veramente eccezionale,qualcosa che ci coinvolgera' tutti.Forse questi troppi eventi voglioni dirci qualcosa,prepararci a cambiare,perche' stiamo facendo andar tutto in malora.
Ma a tutt'oggi non tutti sono ancora pronti a questo tipo di cambiamento perche' molti di noi sono chiusi a questo tipo di consapevolezza,condizionati particolarmenta dal materialismo di questa societa'
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