Tunnell sotterranei

L'interpretazione dei Sogni secondo gli Sciamani

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Chaìr
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Tunnell sotterranei

Messaggio da Chaìr »

Stanotte mi è arrivato un sogno stranissimo ma piuttosto vivido: una città vicina a me (ero convinto fosse Forlì) è densamente urbanizzata di tunnell che si estendono sotto la rete di strade, ogni strada è in penombra perché gli edifici sono alti e la strada è stretta.
Un amico che non so identificare correttamente, per lavoro, si occupa di percorrere questi tunnell sotterranei di cui ha la mappa ma non capisce bene cosa significhino. Ciò che ne ottiene è una foglia di quercia ogni volta che entra e un'altra ogni volta che esce.

Lui è indaffarato a correre su e giu sempre per i soliti due tunnell, io lo incontro fuori e mi racconta del suo lavoro, così decido di aiutarlo a interpretare la mappa e mostrargli altre zone più complesse del sotterraneo. Mi insegue per pochi tunnell sempre indaffarato a correre su e giu mentre io proseguo a esplorarne altri.

Arrivo in un luogo complesso da districare e vedo che lui è rimasto indietro ed è tornato a correre su e giu per i "suoi" soliti. Proseguo l'esplorazione, passo attraverso innumerevoli ed inaspettati luoghi, in alcuni di essi ci sono altre persone amichevoli ma in altri c'è anche qualche situazione di pericolo di innondazione dal quale ci allontaniamo per precauzione. Una fitta rete di corsi d'acqua infatti si interseca con complessità dentro questi tunnell, sono indeciso se si tratti di una rete fognaria. Mi ritrovo fuori sul corso principale, c'è il sole del tramonto e la città è tranquilla.

Mi ritrovo dunque a parlare con una persona che fa il commercialista, gli racconto di questo amico che lavora nei tunnell e lui mi risponde che nonostante gli innumerevoli tentativi di suggerirgli di comperarsi un'auto nuova e una linea telefonica lui rifiuta i consigli.

Più in là nel sogno io mi ritrovo su una moto, è notte, all'incrocio che c'è sulla via del ritorno tra questa città e la mia, è buio e arrivo ad un semaforo dove c'è l'incrocio con un'altra statale. Arrivo e c'è molto traffico ma il semaforo è verde e io passo indisturbato, al centro dell'incrocio c'è un vigile della polizia municipale che mi guarda passare indifferente. La moto va avanti a fatica ma mi sembra di averne piena padronanza, è una sensazione quasi realistica di essere a bordo di una moto a marce che, come sono solito guidare io, la guido a marce molto alte e bassi giri. Riprende infatti piano e passa senza scompiglio.

Più in là nel sogno un amico che non so identificare mi chiede di quello dei tunnell. Io gli racconto che lavora sottoterra e ne rimane stupito, come se fosse un lavoro ambito, ulteriormente stupito dal fatto che io l'abbia incontrato.
francescastefanelli
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Re: Tunnell sotterranei

Messaggio da francescastefanelli »

Sogno fatto ieri notte.
Sono in un tunnel un pò peculiare: è una galleria che percorre un edificio simile all'oratorio che frequentavo da piccola (vedevo le stesse stanze seminterrate dove facevo catechismo). Cammino sulla banchina al lato del tunnel, vedo macchine e autobus che lo attraversano e provo la stessa sensazione di claustrofobia che provavo da piccola in quelle stanze. Non ci sono altre persone a piedi e so che è un percorso molto lungo e solitario. Attraverso il tunnel e mi pare di scorgere l'uscita ad ogni stanza - le porte stesse delle stanze sono le uscite - ma sono sempre chiuse. Dopo un pò, scorgo una persona, anche lui in cerca dell'uscita (che conosco in questa realtà e che frequenta la Chiesa suddetta) e alla fine, riusciamo a trovare la stanza con la porta aperta che da verso l'atrio esterno.

Altra ambientazione.
Sono vicino alla mia scuola elementare, c' è un autobus completamente aperto posteriormente, non c' è scocca, finestrino, niente...è la porta di uscita. Il bus è fermo e ci sono due ragazzini che devono scendere, ma si stanno prendendo gioco della conducente. Lei si alza e guarda verso di loro, ma non può raggiungerli, non potendo allontanarsi dal posto di guida; lei alza la voce, ma loro continuano a prenderla in giro. Io assisto alla scena e intervengo in sua difesa con fare autoritario e i ragazzini escono a testa bassa senza replicare.

Altra ambientazione.
Sto parlando con una mia cara amica: è affranta perchè sua madre ha un tumore al seno, per cui si può fare ben poco essendo molto grave e di cui l'ammalata non nè è a conoscenza.
Io e mia madre andiamo a trovare sua madre: sembra molto più anziana dal modo in cui è vestita, anche se sorride e sembra in salute. Dopodichè non ricordo in che modo (se io percepisca o se la mia amica mi dica espressamente), capisco che c' è bisogno di uno scambio perchè lei rimanga incinta. La malattia della mamma per la sua gravidanza. (In questa realtà la mia amica desidera un figlio).
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