Serie di sogni con Tsunki, l’uwishín

L'interpretazione dei Sogni secondo gli Sciamani

Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu

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Howlinwolf
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Iscritto il: lun 6 ago 2012, 14:45
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Re: Serie di sogni con Tsunki, l’uwishín

Messaggio da Howlinwolf »

Stanotte ho sognato che Tsunki finiva ingiustamente in carcere, ma l'Uwishin era piuttosto tranquillo. Lo andavamo a trovare in una sala ampia, che non sembrava affatto quella di un carcere (forse perché non eravamo in un carcere in quel momento, ma aveva avuto il permesso di uscire) e si discuteva di un piano per farlo evadere a marzo, non ricordo di preciso la data. Mi vengono in mente il 7 e il 21. Inizialmente confondo la data con la data di rilascio, dalla sicurezza con cui ne parlano, l'ambiente e le circostanze del sogno sono piuttosto serene. Fatta eccezione per mia madre, che per prima va a trovare Tsunki subito dopo che finisce in carcere, e credo fosse stata proprio lei a darmi la notizia, con un po' d'ansia.
Pollice Verde
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Iscritto il: mar 6 ott 2015, 14:07

Re: Serie di sogni con Tsunki, l’uwishín

Messaggio da Pollice Verde »

Ieri notte ho sognato Tsunki.
Mi trovo in una stanza d'albergo.Sto aprendo i bagagli, aspetto che arriva Tsunki per una curanderia. Dopo un po mi stufo aspettarlo e vado in giro. Incontro due ragazzi che mi dicono che anche loro sono per incontrare Tsunki e che lui e arrivato da un po. Entro nel bar dell'albergo e lo vedo insieme a Francesca . Stavano mangiando della bella carne.Lui si alza e si avvicina . Indossa una camicia di lino bianca .Ha la barba e i capelli lunghissimi e bianchi come la neve. Comincio a parlare ma lui non mi ascolta e muove la testa ,sembra scontento. Qui non va bene e troppo affollato-mi dissi e ci spostiamo in un piccolo giardino con dei alberi. Io comincio a raccontarli i miei momenti piu brutti passati nella mia vita. Ad un tratto si ferma di colpo e comincia a spogliarsi.Intorno c'è gente ma a lui non importa. Io provo a non guardarlo ,provo vergogna ma intravedo che ha organo femminile. Cosi nudo comincia a mischiare dei movimenti strani erotici alternando con dei movimenti di combattimento e ogni tanto con le punta delle dita dei piedi mi toccava la fronte. Sembrava una danza molto strana come un rituale sconosciuto . Cominciai ad pensare che in qualche modo usa la furbizia per attirarmi sessualmente ma dall'altra parte mi rifiutavo credere. Appena finì ,mi disse di dire ai ragazzi che ormai era tardi e che non faremmo la cena tutti insieme. E se ne andò via. Poco dopo anche io mi presi la valigia per andare via.
Mi sveglio .
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Yantàna
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Iscritto il: dom 16 mar 2014, 13:27

Re: Serie di sogni con Tsunki, l’uwishín

Messaggio da Yantàna »

Sogno di stanotte

Sono tormentato dal fantasma di mio zio (morto da molti anni, non era uno zio di sangue, ma da bambino viveva con noi), sembra sofferente come se stesse all’inferno. Cerca di dirmi qualcosa. Io all’inizio cerco di mandarlo via ma poi penso che forse devo capire cosa vuole dirmi. L’ultima volta lo vedo in una stanza in penombra e vuota di un albergo: apro la porta di legno e lo vedo lì, come agitato, ma non riesco a capire cosa mi vuole dire.
Mi rivolgo a Tsunki, che all’inizio non sembra volermi aiutare. Poi però lo scopro ad un tavolo, con delle candele (forse c’è anche Francesca e altre persone) e sta facendo un rito per comunicare con mio zio o farsi possedere da lui. È in una grande stanza di un albergo: sembra quello in cui effettivamente dormivo la notte del sogno, ma la sala nel sogno è al primo piano. Poi l’Uwishin inizia ad emettere degli urletti acuti e per me senza senso (questi urletti hanno qualcosa di infantile), e poi se ne va via saltellando. Io lo seguo ma lo perdo di vista. L’albergo è improvvisamente pieno di gente giovane (mi ricorda di nuovo l’albergo in cui dormivo che ospitava un raduno di giovani cattolici). Mi trovo nel giardino dell’albergo e cerco di tornare al piano di sopra, nella sala dove è stato fatto il rituale. Ma non trovo la strada. Ci sono degli scivoli in mezzo alle piante, come quelli degli Acquasplash, ma di pietra. Io risalgo arrampicandomi su per uno di questi scivoli, dove forse scorre un po’ d’acqua, la salita è comunque difficile. Poi mi trovo di nuovo nella sala del rito ma non c’è nessuno.
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