L'uomo dei Lupi

L'interpretazione dei Sogni secondo gli Sciamani

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Andrea D
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Iscritto il: lun 18 giu 2012, 15:26

L'uomo dei Lupi

Messaggio da Andrea D »

Ciao a tutti, quello che posto non è un mio sogno ma il sogno di un paziente russo di Freud di cui ho letto sfogliando un breve testo in libreria che ha attratto la mia attenzione e su cui poi ho fatto qualche ricerca essenziale. Siccome sono in un periodo di particolare pigrizia :P , invece di riassumerlo con parole mie uso direttamente quelle scritte su Wikipedia (che per semplici riassunti forse può anche andare... :mrgreen: ) per tradurre in prima persona il racconto dello stesso paziente:

Ho sognato che è notte e sono nel mio letto (i piedi del letto erano dalla parte della finestra; davanti alla finestra c'era un filare di vecchi noci. So di aver fatto questo sogno una notte d'inverno). Improvvisamente la finestra si apre da sola e con grande spavento vedo che sul grosso noce davanti alla finestra sono seduti alcuni lupi bianchi. Erano sei o sette esemplari. I lupi erano completamente bianchi e sembravano piuttosto volpi o cani da pastore, perché avevano la coda grossa come le volpi e le orecchie ritte come fanno i cani quando prestano attenzione a qualcosa. Preso dall'angoscia, evidentemente, di esser divorato dai lupi, urlai e mi svegliai. La bambinaia si precipitò al mio letto per vedere cosa mi fosse successo. Mi ci volle un bel po' prima di convincermi che era stato solo un sogno, da quanto vivida e reale mi era parsa l'immagine della finestra che si apre e dei lupi seduti sull'albero. Alla fine mi calmai, mi sentii come liberato da un pericolo e mi riaddormentai. Nel sogno l'unica azione era l'aprirsi della finestra, perché i lupi sedevano del tutto tranquilli, senza muoversi affatto, sui rami dell'albero, a destra e a sinistra del tronco, e mi guardavano. Credo che questo sia stato il mio primo sogno di angoscia. A quel tempo avevo tre o quattro anni, al massimo cinque. Da allora, fino agli undici o ai dodici anni, mi è sempre rimasta la paura di vedere qualcosa di orribile in sogno.

Pare sia un sogno molto famoso in àmbito psicanalitico, e forse molti lo conosceranno, ma io non ne avevo mai sentito parlare (ma in fondo è normale, visto che ho orrore della psicanalisi... :afraid: ). Naturalmente, Freud, fedele alle sue "fisime" interpretò tutto in chiave "sessualistica"... :facepalm: secondo lui - "pésco" sempre da Wikipedia... - all'età di circa un anno e mezzo era stato testimone di una scena primaria (Urszene), aveva cioè visto i suoi genitori mentre avevano un rapporto sessuale. Più avanti nel suo scritto, Freud avanza l'ipotesi alternativa che il bambino possa invece aver osservato un accoppiamento fra animali, rielaborando poi il ricordo di tale esperienza in modo da creare la fantasia inconscia di un coito fra i suoi genitor. In tutto questo cosa c'entrassero i Lupi bianchi non si capisce proprio... :rotfl2: Cosí come non si capisce di cosa avesse paura il paziente, visto che nel sogno, i Lupi, per sua stessa ammissione, non mostravano il minimo segno di ostilità.

Insomma, per quel poco che mi pare di poter intuire questo mi sembra sia stato un Signor sogno Wakan :o , uno di quelli che possono far prendere un'altra direzione alla propria vita in linea con il proprio "sogno" o compito... se solo li si sa riconoscere, cosa che chi sceglie di affidarsi agli arzigogolamenti della psicanalisi certo si preclude irrimediabilmente... :(

Credo che un certo Carlo Ginzburg, di cui si legge sempre su Wikipedia, si sia avvicinato di molto alla sostanza sciamanica del sogno, poiché ha sottolineato i legami tra il sogno di Pankëev e determinate credenze del folklore slavo: secondo queste tradizioni, le persone nate "con la camicia" (cioè avvolte nel sacco amniotico), oppure nate nei giorni tra Natale e l'Epifania, disponevano di particolari caratteristiche sciamaniche, tra cui il potere di trasformarsi in lupi mannari. In questo quadro, il sogno di Pankëev (il quale appunto, secondo il resoconto di Freud, era nato "con la camicia" il giorno di Natale) assume il carattere di un sogno iniziatico, forse indotto dai racconti che al piccolo Pankëev erano narrati dalla sua anziana bambinaia. Secondo Ginzburg, la mancata conoscenza del folklore slavo impedì a Freud di accorgersi dell'esistenza di tali elementi nel sogno dell'Uomo dei lupi.

Come sappiamo, nascere con la camicia è effettivamente un segno di "chiamata sciamanica". Inoltre in passato lessi che il Lupo bianco, presso i Lakota - ma anche fra varî popoli europei - è segno di buon auspicio, di protezione e buona sorte, proprio nulla di cui aver paura, perciò. Anche il Noce, a quel che ne "so", è insieme al Frassino e alla Quercia, fra gli alberi piú onorati in tutte le tradizioni primordiali. Quindi, mi chiedo, poteva essere questo sogno l'effettiva chiamata sciamanica per quest'uomo, che il disgraziato intervento del Doktor Freud ha mandato a monte? :shock: (Per la cronaca, ovviamente il paziente non "guarí" mai dal senso di angoscia che lo perseguitava... :( )

Come lo interpretereste? Perché i Lupi bianchi sono sei o sette e siedono su un albero di Noce?

Gracias!
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