Guerra in Libia
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Guerra in Libia
Cosa ne pensate di quello che sta succedendo in Libia?
Siete d'accordo o no sull'intervento dell'Onu?
Siete d'accordo o no sull'intervento dell'Onu?
Peccato io non abbia la TV!
Vorrei proprio vedere con quale faccia il nostro caro Mister B. sputtana adesso il caro amico Gheddafi
dopo aver umiliato l'Italia di fronte a un dittatore "del ciufolo" per poter firmare qualche contratto in più.
In politica internazionale soffriamo da tempo di schizofrenia, il fatto che "offriamo" le basi per eventuali
attacchi contro il caro amico Gheddy non stupisce nessuno al mondo.
Anzi, molti si sarebbero stupiti del contrario!
Vorrei proprio vedere con quale faccia il nostro caro Mister B. sputtana adesso il caro amico Gheddafi
dopo aver umiliato l'Italia di fronte a un dittatore "del ciufolo" per poter firmare qualche contratto in più.
In politica internazionale soffriamo da tempo di schizofrenia, il fatto che "offriamo" le basi per eventuali
attacchi contro il caro amico Gheddy non stupisce nessuno al mondo.
Anzi, molti si sarebbero stupiti del contrario!

Ultima modifica di Taranis il dom 20 mar 2011, 18:02, modificato 1 volta in totale.
Re: Guerra in Libia
Secondo me non si tratta tanto di pensare, quando di vedere quali Spiriti stanno intervenendo e che cambiamento portano.Hathor ha scritto:Cosa ne pensate di quello che sta succedendo in Libia?
http://www.sciamanesimo.com/fine.html
Forse non c'è stata una attenta valutazione della situazione da parte del governo italiano. L'Onu sarebbe intervenuta per motivi umanitari che valgono magari per l'occidente, ma forse non per i libici, o non per tutti i libici.Hathor ha scritto:Siete d'accordo o no sull'intervento dell'Onu?
Inoltre fino a qualche settimana fa l'Italia aveva sottoscritto accordi e sembrava aver creato un'atmosfera più che amichevole e di cooperazione con il popolo libico. E ora decide di aderire 'attivamente' a un'azione militare con la speranza di poter far parte del gruppo di Stati che dividerà un possibile bottino? Non conosco i termini degli accordi firmati in precedenza, ma anche dal punto di vista sciamanico mi sembra sia stato rotto un patto. Se ciò è avvenuto senza un motivo valido sarà richiesta una compensazione.
Statuto dell'Onu
http://www.onuitalia.it/nu/statuto/cap1.html
http://www.onuitalia.it/nu/statuto/cap7.html
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C'era in effetti un accordo tra italia e libia, tuttavia uno dei termini del contratto era il rispetto dei diritti civili e quindi, non avendoli (ufficialmente) rispettati è stata la lbia a rompere il contratto. Detto questo è evidente che i motivi umanitari non c'entrano nulla e, tuttavia, mi sento dire che sono d'accordo con l'attacco; infatti gli stati arabi sono una delle più forti alleanze militari e, anche se passivamente, ci minacciano (ci inteso come l'occidente) con la loro potenza crescente, il lo loro integralismo intellettuale e la loro facile influenzabilità da parte dei potenti assetati di potere e, quindi, trovo che sia bene cercare di fermarli, anche uno a uno, appena se ne presenta la possibilità.
O almeno credo che sia stato questo il pensiero degli "alleati"; nonostante tutto, trovo che questo sia l'inizio della fine.
Buona fortuna,
io
O almeno credo che sia stato questo il pensiero degli "alleati"; nonostante tutto, trovo che questo sia l'inizio della fine.
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Re: Guerra in Libia
La solita ipocrisia sfacciata a cui nessuno crede a meno che sia un bimbetto (proteggere i diritti umaniHathor ha scritto:Cosa ne pensate di quello che sta succedendo in Libia?
Siete d'accordo o no sull'intervento dell'Onu?






E gli Italiani che festeggiano il loro anniversario facendo di fronte a tutto il mondo per la terza volta in meno di 100 anni la figura dei traditori
(una cosa che in Italia nessuno dice perché sono notizie censurate, ma tutto il mondo ci ride dietro e stiamo facendo esattamente quel che tutti si aspettavano, dati i precedenti delle due guerre mondiali)
Per la terza volta entriamo in una guerra insensata per non essere tagliati fuori dal piatto che si divideranno i vincitori (anzi il ministro della Difesa l'ha detto esplicitamente!

E per la terza volta per raccogliere come cani qualche boccone che cade dalla tavola dei vincitori, ci abbassiamo a tradire un nostro alleato.
Perché, piaccia o non piaccia, l'Italia era il maggiore alleato di Gheddafi e non solo per opera di Berlusconi, come sembra dire Taranis, ma per volontà di tutti i governi, di centro, destra e sinistra, fin dai tempi di Andreotti almeno.
Una condotta vergognosa e indegna che, come le altre due volte, sconteremo con il ludibrio internazionale e non guadagnandoci niente, se non forse qualche elemosina.
Buon Compleanno Italia!

A proposito di Ignazio La Russa, non sarebbe ora di diventare un po' meno ipocriti e tornare a chiamare il suo dicastero ministero della Guerra, anziché della Difesa?
Ci stiamo difendendo da Gheddafi per caso?

ánimo y fuerza
Tsunki
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Re: Guerra in Libia
Tsunki ha scritto:Una condotta vergognosa e indegna che, come le altre due volte, sconteremo con il ludibrio internazionale e non guadagnandoci niente, se non forse qualche elemosina.
..e un bel bottino di immigrati che finiranno dalla padella alla brace!
Il potere spaventa (Tsunki)
L’Italia ha scelto la soluzione più codarda, “italicaly correct” e neppure la più scontata.
Molti dicono che eravamo obbligati a rispettare la risoluzione dell’ONU e di cedere l’uso delle basi militari per attaccare Gheddafi (E’ notizia di oggi che sarà l’Onu a comandare le operazioni e per l’Italia: “è una vittoria”).
Credo proprio che il rais sia molto “attapirato” per il nostro atteggiamento che ha il sapore e l’odore di un vero e proprio tradimento. Una pugnalata alle spalle che ha sguinzagliato Francia, GB e soci a mettere a ferro e fuoco un paese sovrano “funestato” dai ribelli e rivoltosi (ma di cosa si lamentano?).
“Dov’è la vittoria”. Senza punto interrogativo, come omesso anche da G. Mameli (qualcuno mi corregga se sbaglio…). Qui la vittoria non ce l’abbiamo noi: i vari Frattini, La Russa, Napolitano e company. Forse il solo a esserci rimasto male potrebbe essere Berlusconi (a meno che non faccia finta perché anche lui fa parte della ghenga).
A Gheddafi non resta che la Resistenza e il richiamo dei suoi alla guerra agli invasori e ai traditori della patria. Per questo preferisco il rais a Mubarak e altri leader islamici, ormai capitolati a forza di piombo, piazzate e appoggi più o meno diretti dell’european life’s style. Gheddafi vuole salvare capre e cavoli e continuare ad occuparsi, come ha sempre fatto, della propria patria.
Noi siamo un popolo di guerrieri…di pace! L’avessi detto al mio maestro delle elementari, avrebbe voluto parlare con i miei genitori per chiarimenti (!)… Anche la parola missione di pace in territorio di guerra, avrebbe sortito lo stesso effetto-stupore, pure in bocca a un bambino di 10 anni.
AyF
Molti dicono che eravamo obbligati a rispettare la risoluzione dell’ONU e di cedere l’uso delle basi militari per attaccare Gheddafi (E’ notizia di oggi che sarà l’Onu a comandare le operazioni e per l’Italia: “è una vittoria”).
Credo proprio che il rais sia molto “attapirato” per il nostro atteggiamento che ha il sapore e l’odore di un vero e proprio tradimento. Una pugnalata alle spalle che ha sguinzagliato Francia, GB e soci a mettere a ferro e fuoco un paese sovrano “funestato” dai ribelli e rivoltosi (ma di cosa si lamentano?).
“Dov’è la vittoria”. Senza punto interrogativo, come omesso anche da G. Mameli (qualcuno mi corregga se sbaglio…). Qui la vittoria non ce l’abbiamo noi: i vari Frattini, La Russa, Napolitano e company. Forse il solo a esserci rimasto male potrebbe essere Berlusconi (a meno che non faccia finta perché anche lui fa parte della ghenga).
A Gheddafi non resta che la Resistenza e il richiamo dei suoi alla guerra agli invasori e ai traditori della patria. Per questo preferisco il rais a Mubarak e altri leader islamici, ormai capitolati a forza di piombo, piazzate e appoggi più o meno diretti dell’european life’s style. Gheddafi vuole salvare capre e cavoli e continuare ad occuparsi, come ha sempre fatto, della propria patria.
Noi siamo un popolo di guerrieri…di pace! L’avessi detto al mio maestro delle elementari, avrebbe voluto parlare con i miei genitori per chiarimenti (!)… Anche la parola missione di pace in territorio di guerra, avrebbe sortito lo stesso effetto-stupore, pure in bocca a un bambino di 10 anni.
AyF
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
Re: Guerra in Libia
Tsunki ha scritto: E gli Italiani che festeggiano il loro anniversario facendo di fronte a tutto il mondo per la terza volta in meno di 100 anni la figura dei traditori
Maldito ha scritto: Credo proprio che il rais sia molto “attapirato” per il nostro atteggiamento che ha il sapore e l’odore di un vero e proprio tradimento.
traditori? e chi avremmo tradito? gheddafi?
eravamo "amici" solo in virtù di uno sporco ricatto.
gheddafi ci ricattava "energeticamente".
ha avuto ciò che meritava.
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
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- Tsunki
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Solo chi è debole e codardo può essere ricattato, chi è forte e coraggioso no.
L'Italia è sempre stata debole e ha sempre scelto di non diventare più forte, ma di barcamenarsi facendo il cliens di paesi forti.
Ai tempi di Chernobyl scelse di non avere energia nucleare (e quindi di essere energeticamente debolissima!) e di comprare però l'energia nucleare dalla Francia, da centrali potenziate o addirittura costruite apposta di là delle Alpi per dare energia a noi.
Così in caso di disastro non c'è nessun vantaggio per l'ambiente né per il territorio italiano (data la vicinanza), solo che paghiamo l'energia il doppio.
Quale il vantaggio, a parte fare meno fatica? Quello di lavarsi moralmente le mani in caso di sciagura: "ah, non siamo stati noi, erano i francesi!".
L'Italia ha sempre fatto così fin dai tempi della Triplice Intesa (in realtà da prima) e della Grande Guerra.
Questi comportamenti, caro nanki, si possono trovare tanti bei discorsi per giustificarli, ma sta di fatto che tutto il mondo ci considera un popolo di opportunisti e traditori.
E con tutto il mondo, intendo proprio tutto, non solo gli americani, compresi francesi, tedeschi (che ne hanno ben donde...), inglesi, australiani (che sono del tutto al di fuori delle dispute internazionali), russi e moltissimi altri. Eccettuati ovviamente i paesi del terzo mondo, che parlano bene di chiunque gli dia quattro soldi, salvo poi parlarne male appena gira la schiena, perché questa è la trappola in cui cadono i poveri.
Qui si applica un'altra elementare regola sciamanica, che applico con molti che si rivolgono a me, facendoli spesso scappare
:
se tu pensi di essere "A" mentre tutti pensano, da sempre, tu sia "B", di sicuro tu ti comporti da "B". Non accade mai che tutto il mondo abbia sempre e da sempre torto e tu solo ragione.
Abbiamo tradito i nostri alleati nella prima e nella seconda guerra mondiale, e anche allora ci siamo inventati che non volevamo quelle alleanze, balle! Se fosse vero che non siamo opportunisti, la Grande Guerra sarebbe cominciata nel '14 e non nel '15: abbiamo aspettato un anno a entrare in guerra, barcamenandoci come al solito, per vedere chi vinceva e quando apparve chiaro che avrebbero vinto Francia e Inghilterra (la valutazione era sbagliata, ma ingannò molti, cmq alla fine vinsero), ci siamo schierati "prontamente" a loro fianco tradendo il trattato che avevamo con Austria e Germania.
Nella seconda guerra mondiale abbiamo tradito i tedeschi quando stavano perdendo la guerra e dopo aver fatto cadere il governo fascista e cambiato i comandanti in capo, ci siamo barcamenati a lungo prima di schierarci a fianco degli Alleati: ad alcuni soldati fu detto di ritirarsi, mentre altri al di fuori dei confini italici (ad es. in Grecia) rimasero per ordine di Badoglio al comando dei tedeschi, e intanto trattavamo con comando alleato! La cosa fu tale che i militari non sapevano più con chi stavano. Tutto ciò perché temevamo la fantomatica arma segreta di Hitler e che i tedeschi potessero ancora vincere. Quando Hitler ebbe di fatto perso, "prontamente" ci schierammo al fianco degli Alleati.
Come disse Ennio Flajano, "gl'Italiani sono sempre pronti a correre in soccorso del vincitore".
E oggi la storia, sia pure in scala ridotta, si replica.
Tutto il mondo rideva e diceva (roba ovviamente censurata in Italia) "ora gli italiani tradiranno il loro amico Gheddafi, come al solito!".
Cosa puntualmente avvenuta.
Quando qualcuno si appella a ricatti subiti per la sua debolezza per giustificare il tradimento di un patto, mai cascarci: si tratta sempre un codardo opportunista.
Quella di essere debole infatti è un'ottima scusa per sentirsi moralmente autorizzati a comportarsi male e fare di volta in volta quel che ci comoda.
Per questo molte persone o Paesi - come l'Italia - scelgono di restare deboli.
L'Italia è sempre stata debole e ha sempre scelto di non diventare più forte, ma di barcamenarsi facendo il cliens di paesi forti.
Ai tempi di Chernobyl scelse di non avere energia nucleare (e quindi di essere energeticamente debolissima!) e di comprare però l'energia nucleare dalla Francia, da centrali potenziate o addirittura costruite apposta di là delle Alpi per dare energia a noi.
Così in caso di disastro non c'è nessun vantaggio per l'ambiente né per il territorio italiano (data la vicinanza), solo che paghiamo l'energia il doppio.
Quale il vantaggio, a parte fare meno fatica? Quello di lavarsi moralmente le mani in caso di sciagura: "ah, non siamo stati noi, erano i francesi!".
L'Italia ha sempre fatto così fin dai tempi della Triplice Intesa (in realtà da prima) e della Grande Guerra.
Questi comportamenti, caro nanki, si possono trovare tanti bei discorsi per giustificarli, ma sta di fatto che tutto il mondo ci considera un popolo di opportunisti e traditori.
E con tutto il mondo, intendo proprio tutto, non solo gli americani, compresi francesi, tedeschi (che ne hanno ben donde...), inglesi, australiani (che sono del tutto al di fuori delle dispute internazionali), russi e moltissimi altri. Eccettuati ovviamente i paesi del terzo mondo, che parlano bene di chiunque gli dia quattro soldi, salvo poi parlarne male appena gira la schiena, perché questa è la trappola in cui cadono i poveri.
Qui si applica un'altra elementare regola sciamanica, che applico con molti che si rivolgono a me, facendoli spesso scappare

se tu pensi di essere "A" mentre tutti pensano, da sempre, tu sia "B", di sicuro tu ti comporti da "B". Non accade mai che tutto il mondo abbia sempre e da sempre torto e tu solo ragione.
Abbiamo tradito i nostri alleati nella prima e nella seconda guerra mondiale, e anche allora ci siamo inventati che non volevamo quelle alleanze, balle! Se fosse vero che non siamo opportunisti, la Grande Guerra sarebbe cominciata nel '14 e non nel '15: abbiamo aspettato un anno a entrare in guerra, barcamenandoci come al solito, per vedere chi vinceva e quando apparve chiaro che avrebbero vinto Francia e Inghilterra (la valutazione era sbagliata, ma ingannò molti, cmq alla fine vinsero), ci siamo schierati "prontamente" a loro fianco tradendo il trattato che avevamo con Austria e Germania.
Nella seconda guerra mondiale abbiamo tradito i tedeschi quando stavano perdendo la guerra e dopo aver fatto cadere il governo fascista e cambiato i comandanti in capo, ci siamo barcamenati a lungo prima di schierarci a fianco degli Alleati: ad alcuni soldati fu detto di ritirarsi, mentre altri al di fuori dei confini italici (ad es. in Grecia) rimasero per ordine di Badoglio al comando dei tedeschi, e intanto trattavamo con comando alleato! La cosa fu tale che i militari non sapevano più con chi stavano. Tutto ciò perché temevamo la fantomatica arma segreta di Hitler e che i tedeschi potessero ancora vincere. Quando Hitler ebbe di fatto perso, "prontamente" ci schierammo al fianco degli Alleati.
Come disse Ennio Flajano, "gl'Italiani sono sempre pronti a correre in soccorso del vincitore".



E oggi la storia, sia pure in scala ridotta, si replica.
Tutto il mondo rideva e diceva (roba ovviamente censurata in Italia) "ora gli italiani tradiranno il loro amico Gheddafi, come al solito!".
Cosa puntualmente avvenuta.
Quando qualcuno si appella a ricatti subiti per la sua debolezza per giustificare il tradimento di un patto, mai cascarci: si tratta sempre un codardo opportunista.
Quella di essere debole infatti è un'ottima scusa per sentirsi moralmente autorizzati a comportarsi male e fare di volta in volta quel che ci comoda.
Per questo molte persone o Paesi - come l'Italia - scelgono di restare deboli.
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Re: Guerra in Libia
"Ricatto" da cui ci saremmo emancipati da tempo sviluppando il solare, costruendo rigassificatori, applicando seriamente un piano edilizio che obblighi le aziende a costruire case a basso consumo energetico ecc... Facendo qualcosa, insomma, altro che tende beduine a Villa Panphili!nanki ha scritto: traditori? e chi avremmo tradito? gheddafi?
eravamo "amici" solo in virtù di uno sporco ricatto.
gheddafi ci ricattava "energeticamente".
ha avuto ciò che meritava.
Non stimo l'Italia come paese perché ha in sé i difetti peggiori dell'italiano di oggi (parlando in generale ovviamente): opportunista, garrulo, disonesto, bugiardo, lagnoso, abbastanza borioso ma in realtà codardo, tendenzialmente inconcludente, più furbo degli altri (secondo lui) che però abbocca alla prima favola che gli raccontano (vedi politica ed altro).
Del passato eroico di cui parlava Kaya (cui è bene rendere onore, questo si) ritrovo ben poco intorno a me, poco dell'onore dei nonni contadini, del loro senso dell'economia per ignoranti che fossero, della loro concretezza, del fare "poche chiacchiere e molti fatti", del far seguire i fatti alle chiacchiere, del mantenere la parola data, del loro senso della vergogna ecc...
Mi piacerebbe poter amare questo paese a cui comunque mi sento legato, mi sentirei al mio posto e in connessione con quella che è casa mia, ma da persona vagamente onesta non ci riesco e non capisco chi dice di poterlo fare "nonostante tutto".
si, l'1,5% circa del fabbisogno totale.... non mi sembra che facciamo grandi spese oltralpe....Tsunki ha scritto: Ai tempi di Chernobyl scelse di non avere energia nucleare (e quindi di essere energeticamente debolissima!) e di comprare però l'energia nucleare dalla Francia, da centrali potenziate o addirittura costruite apposta di là delle Alpi per dare energia a noi.
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
Re: Guerra in Libia
mi sà che non sei ferrato in tema di energia solare....Taranis ha scritto: "Ricatto" da cui ci saremmo emancipati da tempo sviluppando il solare, costruendo rigassificatori, applicando seriamente un piano edilizio che obblighi le aziende a costruire case a basso consumo energetico ecc...
per il resto condivido, potremmo fare di più.
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.