VISIONI SULLA CACCIA ALL'ANIMA

L'interpretazione dei Sogni secondo gli Sciamani

Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu

Rispondi
  • Autore
    Messaggio
Avatar utente
Chaìr
Messaggi: 333
Iscritto il: mar 28 dic 2010, 0:54
Località: Ravenna

VISIONI SULLA CACCIA ALL'ANIMA

Messaggio da Chaìr »

Allora lo apro io il topic, vorrei condividere la caccia all'anima che ho svolto per Nic e che sembrerebbe essere andata abbastanza da manuale. Condividere la visione fa passare il potere, durante il cerchio per i partecipanti, sul forum per chi non era presente.
Eccovi quindi la mia visione, con l'auspicio che l'anima di Nic sia felice ora che è tornata nella sua nuova famiglia e che il rituale di benvenuto sia andato bene.

La visione inizia dopo che ho chiamato tutti i miei alleati, la prima parte è stata guidata dal mio Arutam che mi ha condotto attraverso una tempesta sorvolando un mare nero, in lontananza si poteva scorgere una luce e delle montagne, altrettanto nere, ed in una gola si poteva intravedere una luce, un piccolo villaggio sperduto, ed in un cortile una donna con i capelli lunghi, brizzolati, legati dietro al collo, vestita di rosso era intenta a lavare dei vestiti in un cortile vicino ad un pozzo, i miei alleati le domandano se l'anima di Nic fosse li e lei risponde che era stata li ma ora non c'è più. Si gira e non dice altro, quasi immobile nel suo lavoro, chiedo ai miei alleati dove potrebbe essere e Arutam risponde che è andata lassù oltre la Luna.

Chiedo quindi ai miei alleati di condurmi da lei, ma Arutam si rifiuta di salire mentre il mio AdP dice sarà difficile trovarla.

Perentorio arriva quindi il mio ordine di andare, e mi libero in volo a cavallo del mio AdP, sento in me il potere dell'Arutam che tuttavia non ci segue, con me c'è il mio tamburo e insistendo con ritmo regolare volo verso la Luna verso la quale, lambendo la sua zona di influenza, ci attrae con una forza incredibile, resistiamo stoici in questa arrampicata al cielo e dopo un periodo di volo riesco a oltrepassare la Luna e giungere su una stella dove ci attendono umanoidi alti, grigi, con barba e capelli lunghi, completamente indifferenti.

Domando loro se l'anima di Nic si trovi li, e nelle mani di uno di questi uomini compare una macchia rossa indefinita, chiedo chiarezza di visione ma è difficile, mi dicono essere un cervo rosso di pezza, distinguo malapena le corna. L'indifferenza di questi spiriti rimane tale anche dopo che prendo con me questo cervo rosso di pezza.

Altrettanto perentorio arriva il mio ordine di rientrare rapidamente, batto il tamburo con maggiore enfasi per aumentare il potere e il mio AdP si lancia in una specie di discesa lungo un pendio oscuro sul quale spuntano all'improvviso ed all'ultimo momento colonne di sassi neri che ostacolano la disciesa libera. Egli schiva con agilità questi ostacoli ma ad un certo punto, stremato, mi dice che la strada è bloccata.

Gli chiedo quindi che fare, mi dice che c'è una strada più lunga da tentare, ed io gli chiedo di non arrendersi e di intraprenderla, questa strada conduce molto vicino alla Luna, giunti in loco l'attrazione è quasi insopportabile, mi acquieto e mi immergo nel battito del tamburo per consentire al mio AdP di attraversare il campo di forza della Luna, per un po' perdo visione, sento solo il potere del mio AdP, il tamburo mi tiene cosciente è li con me, ma non vedo nulla per un po' finché non compare in lontananza la Terra e poi, dietro, il Sole che schiarisce la visione definitivamente.

Con immenso sforzo ci allontaniamo dal campo di attrazione della Luna, ed in poco sorvoliamo la Terra ed il luogo dove stavamo svolgendo il rituale. Con sforzo restituisco l'anima a Nic e sigillo il rituale con un colpo secco col quale metto a riposo il tamburo ed il mio AdP.

Ho avvertito durante tutta la visione l'enorme difficoltà ad approcciare la Luna, il rischio del viaggio nei mondi celesti, parimenti ho tuttavia avvertito come il superare la sfida mi abbia conferito potere. E' stata una bella esperienza il cui potere condivido con tutti voi con estrema gioia auspicando che anche gli altri si accodino al topic per condividere la loro caccia.

animo y fuerza
Chaìr
Avatar utente
Yampuna
Messaggi: 247
Iscritto il: lun 7 nov 2011, 18:28

Re: VISIONI SULLA CACCIA ALL'ANIMA

Messaggio da Yampuna »

Io ho fatto la caccia all’anima a Waiki.
Dal punto dove avevo vista l’anima la prima volta sotto una albero, sono stato portato dal mio AdP in una grotta. Dopo un po’ vedo un fuoco acceso ed una ragazza, intorno ai 20 anni, più giovane di 6/7 anni rispetto alla prima visione. Mi accorgo che non si può allontanare dal fuoco perché legata alla gamba sinistra da un filo.
Mentre mi avvicino alla ragazza, appare un uomo con i capelli lunghi. La ragazza mi dice che è tenuta prigioniera da lui. Vado allora trattare con l’uomo e gli chiedo perché la tiene prigioniera. Mi risponde che la ragazza ha il compito di accudire e tenere acceso il fuoco. Chiedo nuovamente perché l’abbia rapita e mi risponde che ha bisogno di calore.
Riesco ad ottenere la liberazione della ragazza in cambio di offerte legate al fuoco.
Nel viaggio di ritorno incontro varie difficoltà non difficilissime ma che mi fanno, ogniqualvolta, allungare di molto il tragitto: un grosso fiume che devo risalire per trovare un punto favorevole per il passaggio; una foresta fitta che devo percorrere a piedi con il mio AdP; del fumo in lontananza nella direzione in cui devo andare, che mi fa deviare nuovamente il percorso. In pratica, faccio un lungo percorso a zig-zag.
Molto belle le coincidenze e le conferme del viaggio che ho avuto e che, quantomeno nel mio caso, mi aiutano ad aumentare la fiducia: la materializzazione in questa realtà del filo che teneva legata la ragazza; la conferma di un episodio avvenuto a waiki intorno ai 18 anni; la corrispondenza della visione del piede sinistro legato con la visione dell’anima che waiki fece al cerchio sul distacco, dove vedeva il piede sinistro della sua anima zoppicante ed infine la luce nell’occhio (sempre quello sinistro!) a fine recupero.
Grazie agli spiriti e a Tsunki.
Avatar utente
Pinchuruwia
Moderatore
Messaggi: 783
Iscritto il: lun 1 giu 2009, 16:00
Località: Milano

Re: VISIONI SULLA CACCIA ALL'ANIMA

Messaggio da Pinchuruwia »

Posto anch'io la mia caccia all'anima fatta a Rosa.
La visione inizia quando comincio a chiamare tutti i miei spiriti alleati con il tamburo. Mi accorgo subito che i primi Pasuk che si avvicinano sono quelli che portano gli tsentsak delle armi (la lancia, la scimitarra, l'ascia, ecc.). Tutti sono molto agguerriti e pronti per la caccia.
Comincio allora il viaggio ed i miei due animali di potere mi portano nel mondo di mezzo alla base di una collina, sul cui pendio si ergeva un grosso castagno con il tronco molto spesso, simile a quello ai cui piedi era stato vista l'anima la sera prima.
In quel momento però, alla base dell'albero non vedevo nessuno. Allora comincio a salire la collina ed invio il mio Pasuk della manta ad andare a vedere se l'anima di Rosa si trova dall'altra parte del tronco dell'albero. La mia manta sorvola l'albero e poi ritorna dicendomi che in effetti l'anima si trova dall'altra parte del castagno.
Allora io comincio ad andare verso l'albero, ma il mio pasuk della tartaruga marina mi ferma e mi dice che è meglio se mi avvicino facendo un giro largo, in modo tale che l'anima possa vedermi a distanza, in quanto potrebbe essere molto spaventata.
Decido di ascoltarla e così faccio un giro più largo, tenendo davanti i miei animali e dietro i miei Pasuk.
Appena comincio a girare vedo l'anima di rosa, più giovane di qualche anno e con i capelli più lunghi, ai piedi dell'albero che mi guarda spaventata.
Alzo le mani e gli dico che non voglio farle del male. Dico a miei Pasuk di scherarsi dietro di me a semicerchio, a protezione dell'area, e continuo a far volare sopra di noi la mia manta, per vedere se ci sono pericoli in vista. Poi mi avvicino cantando un anent per attirare le anime perdute.
L'anima di rosa allora si calma e mi permette di avvicinarmi. Parlo con lei e mi dice che era scappata perchè aveva paura di soffrire (all'epoca in cui Rosa dovrebbe aver perso l'anima, suo padre era gravemente malato), poi però si era perduta e non riusciva più a trovare la strada di casa.
In quel momento, mentre racconto la storia in diretta, sento che Rosa incomincia a piangere (successivamente mi dirà che in effetti, nel periodo in cui aveva perso l'anima, si sentiva persa ed in quel momento aveva ricordato quella sensazione).
Rassicuro l'anima e le dico che adesso la situazione è cambiata e che può tornare senza problemi.
L'anima allora decide di seguirmi e si fa prendere e mettere nel tamburo. A questo punto richiamo tutti i miei Pasuk ed animali di potere. Discendiamo la collina e poi ritorniamo indietro.
Una volta riportata l'anima a Rosa la faccio scaldare davanti al fuoco e dopo un po' lei ha una forte sensazione fisica ed delle visioni che le erano già venute quando era in Australia ad acquisire gli tsentsak.
Il potere della curanderia le aveva riportato le stesse sensazioni e visioni che aveva avuto in quel periodo in cui stava acquisendo potere, e dopo il quale si era sentita bene. Forse quindi anche la caccia le aveva riportato del potere e l'aveva fatta sentire meglio.
Grazie a Tsunki e a tutti gli spiriti che ci hanno assistito.
Religion is for people afraid of going to hell, Spirituality is for those who have already been there.
Avatar utente
Nico
Curandero
Messaggi: 843
Iscritto il: mar 23 giu 2009, 18:16
Località: Monopoli, Brescia

Re: LA CACCIA ALL'ANIMA (12 - 15 ottobre 2013)

Messaggio da Nico »

Salve a tutti, ho dimenticato di postare la mia esperienza di caccia all’anima fatta a Kayaak. Quindi rimedio subito raccontandovi come si è svolta. Voglio solo dirvi che è stata per me una delle più potenti visioni che abbia mai avuto in tutti questi anni. Ancora adesso mi fermo ogni tanto e con occhi aperti rivedo le scene di quello che è accaduto come se le stessi ancora vivendo. Il potere è stato così elevato che alla fine del rito sentivo tutto il mio corpo come se fosse avvolto da un vento di energia e mani possenti che si posavano sulle mie spalle ma in modo deciso e tenero nello stesso tempo, alla nuca e dietro le orecchie ricevevo delle carezze. Ancora adesso ogni tanto sento queste carezze.

Ci posizioniamo sotto un albero e facciamo i preparativi. Quando tutto è pronto, prima di iniziare la caccia, i Pasuk mi chiedono di fare una “danza della caccia” e faccio come richiesto. E’ stata una cosa bellissima danzare con i Pasuk.

Comincia il viaggio, gli Tsentsak si posizionano intorno a me in cerchio, I Pasuk fanno da avanguardia posizionandosi a semicerchio. Comincia anche a piovere (anche in questa realtà comincia a piovere) e in noi si crea la sensazione di fare in fretta e per questo cominciamo a correre. Siamo come un unico gruppo compatto che si muove all’unisono verso un unico obiettivo, recuperare un anima.
Per arrivare al luogo del recupero chiamo l’arcobaleno per creare un lungo ponte.
Saliamo sull’arcobaleno e la pioggia aumenta, si alza un vento fortissimo e veniamo accecati dall’acqua che ci travolge sempre più violentemente. Mentre corriamo rischiamo di cadere più volte, un Pasuk cade riuscendo per fortuna ad aggrapparsi al bordo dell’arcobaleno. Gli altri lo aiutano a risalire.
Il vento e la pioggia si fanno sempre più forti e per questo ci stringiamo tutti compattandoci in un gruppo coperto dagli scudi dei Pasuk che sono d’avanti per ripararci. Adesso avanziamo lentamente ma la forza del gruppo contrasta questa difficoltà.
Scesi dall’arcobaleno entriamo in una foresta. Tutti i Pasuk alzano le lance e gli scudi e corriamo inoltrandoci nella foresta. Saltiamo sui tronchi di alberi caduti, saltiamo ruscelli, ci arrampichiamo, deviamo a destra e a sinistra, attraversiamo pozze di fango e a volte dobbiamo saltare grossi macigni. Continuiamo a correre imperterriti e l’adrenalina ci sale alle stelle.
Qualche Pasuk urla euforico, altri emettono suoni che si mimetizzano con quelli della foresta.
Intorno a noi, nella foresta, altri spiriti, si fermano e ci osservano passare, siamo come un rullo compressore che niente può fermare. Sento nelle narici il profumo di questi luoghi.
Finalmente in lontananza compare un villaggio e rallentiamo. Ci riuniamo e ci riposizioniamo nella formazione iniziale a semicerchio. Ci avviciniamo al villaggio e ci abbassiamo per non essere visti nascondendoci dietro a dei tronchi. Alcuni Pasuk avanzano e ci fanno cenno di raggiungerli dopo aver valutato la situazione. Attraversiamo il villaggio in silenzio e ci dirigiamo verso una collina dove ci sono case in pietra. Trovata la casa che ci interessa alcuni Pasuk si dispongono a difesa e mi precedono entrando dalla finestra aperta, altri Pasuk rimangono di guardia fuori.
Una volta dentro scorgo due Pasuk disposti ai lati della stanza e con le lance puntate verso il buio. Nella stanza è tutto scuro e avanziamo cauti. Ad un certo punto un forte sibilo. Ad un lato della stanza un enorme anaconda è attorcigliato a spirale ad un piede di un tavolo. Ci scorge e si alza minaccioso, è enorme e ci sovrasta. I Pasuk gli puntano le lance contro e il serpente diventa più aggressivo pronto a scattare. Capisco la gravità della situazione e agisco chiedendo ai Pasuk di abbassare le lance, loro lo fanno e il serpente sembra calmarsi. Non sembra fidarsi completamente, infatti continua a sibilare forte e rotea su se stesso guardando in tutte le direzioni per cercare di coprire tutti i fronti nel caso lo attaccassimo.
Mi guardo intorno in cerca dell’anima da recuperare ma non vedo nessuna traccia di essa. D’istinto poi guardo il serpente e mi accorgo che ruotando su se stesso sembra proteggere un qualcosa che ha in mezzo al suo corpo oltre al piede del tavolo. Guardando meglio in quel punto scorgo due occhi grandi che osservano, poi compare la testa di un bambino piccolo e pieno di ricci, pelle scura.
Un Pasuk con cui ho un ottimo rapporto mi si affianca e mi fa capire che devo chiedere al serpente di lasciare libera l’anima e di permetterci di riportarla a casa. Chiedo questo al serpente ma non vuole. Insisto e il serpente risponde che lo fa solo a due condizioni, una condizione è che vuole venire anche lui con l’anima e “l’altra condizione non posso rivelarla”. Chiedo a Kayaak se accetta, lui acconsente e lo ripeto al serpente. Subito diventano piccoli entrambi, serpente e anima del bambino si fanno prendere facilmente e li tengo forte a me.
Comincia il viaggio di ritorno. Tutti i Pasuk mi affiancano, tutti con le armi in mano, chi lance e chi tsentsak. Corriamo e non mi perdono di vista un attimo, sembrano voler proteggere un tesoro, un qualcosa di prezioso, pronti a dar tutto pur di non perderlo o farcelo rubare.
Il viaggio di ritorno è più veloce, ma la compattezza del gruppo è diventata più forte, un anima doveva essere riportata a tutti i costi a casa sua.
Una volta scesi dall’arcobaleno e avvicinatici a Kayaak eseguo il rito per riunire i due fratelli separati da tanto tempo, un emozione grandissima mi pervade.
Poi il resto è una cosa tra loro due.
:fiesta: Bentornato piccolo Kayaak!! :fiesta:
Animo y fuerza

Nico
Avatar utente
Anchùr
Tséntsakero
Messaggi: 309
Iscritto il: ven 26 nov 2010, 1:07
Località: Monopoli

Re: VISIONI SULLA CACCIA ALL'ANIMA

Messaggio da Anchùr »

La mia caccia è stata fatta a Domenico:

Ci siamo messi sotto un bellissimo e potente albero vicino al fuoco, comincio a chiamare i miei Tsentsak e Pasuk ed appare anche il mio Arùtam, mi sento trasformarmi in lui, comincia la visione, vedo Domenico seduto sotto l'albero e piccolino e color azzurrino , come mi avvicino davanti a me appare una lavagna nera ed una visione ; Domenico è molto, molto arrabbiato e stringe fortemente i pugni e cammina avanti e dietro.
Scompare la visione e sull'albero dove è seduto Domenico c'è un grande gufo, non lo sento ostile, mi avvicino e gli dico , dolcemente, che Domenico non può rimanere lì e che devo riportarlo indietro, il gufo apre le sue ali e vola via (è un grosso gufo). prendo la piccola anima e la racchiudo nel tamburo. Girandomi ,davanti a me ci sono grandi rocce nere, viscide , si vedono piantine che spuntano tra le rocce, è molto difficile superarle, mi arrampico ,sono viscide ed è molto difficile arrampicarsi, scivolo diverse volte, poi sento una grande forza e riesco a superarle, davanti a me c'è il ripiano di una montagna verdeggiante , ed oltre c'è ponte di legno che devo attraversare.
E' vecchio ,umido e traballante ed è molto lungo e rotto, comincio ad attraversarlo, non si riesce a vedere il fondo, il ponte dondola , io ho paura.
Davanti a me appare il mio Arùtam, si gira e mi dice di seguirlo di non aver paura.
Attraversato il ponte mi trovo su di un bel prato dove c'è un bellissimo cerbiatto, mi avvicino e lo accarezzo è dolcissimo.
E' stato emozionante riportare l'anima.........

E' stata un'esperienza bellissima, è la prima volta che in me c'è stato un grandissimo desiderio di fare la curanderia e non di essere il paziente.
Dopo il recupero, è stato meraviglioso incontrarsi vicino al fuoco con gli altri, e ..... stranamente ho cantato e suonato il tamburo sino alla fine con tutti gli altri.(grazie Angela del Nord)Avevo grande forza e vitalità.
Grazie a tutti gli Spiriti che mi hanno aiutato, grazie Tsunki, grazie a tutti i cerchioti che hanno partecipato.
Avatar utente
Waiki
Messaggi: 185
Iscritto il: mer 28 gen 2009, 17:24

Re: VISIONI SULLA CACCIA ALL'ANIMA

Messaggio da Waiki »

bellerofonte ha scritto:Io ho fatto la caccia all’anima a Waiki.
Dal punto dove avevo vista l’anima la prima volta sotto una albero, sono stato portato dal mio AdP in una grotta. Dopo un po’ vedo un fuoco acceso ed una ragazza, intorno ai 20 anni, più giovane di 6/7 anni rispetto alla prima visione. Mi accorgo che non si può allontanare dal fuoco perché legata alla gamba sinistra da un filo.
Mentre mi avvicino alla ragazza, appare un uomo con i capelli lunghi. La ragazza mi dice che è tenuta prigioniera da lui. Vado allora trattare con l’uomo e gli chiedo perché la tiene prigioniera. Mi risponde che la ragazza ha il compito di accudire e tenere acceso il fuoco. Chiedo nuovamente perché l’abbia rapita e mi risponde che ha bisogno di calore.
Riesco ad ottenere la liberazione della ragazza in cambio di offerte legate al fuoco.
Nel viaggio di ritorno incontro varie difficoltà non difficilissime ma che mi fanno, ogniqualvolta, allungare di molto il tragitto: un grosso fiume che devo risalire per trovare un punto favorevole per il passaggio; una foresta fitta che devo percorrere a piedi con il mio AdP; del fumo in lontananza nella direzione in cui devo andare, che mi fa deviare nuovamente il percorso. In pratica, faccio un lungo percorso a zig-zag.
Molto belle le coincidenze e le conferme del viaggio che ho avuto e che, quantomeno nel mio caso, mi aiutano ad aumentare la fiducia: la materializzazione in questa realtà del filo che teneva legata la ragazza; la conferma di un episodio avvenuto a waiki intorno ai 18 anni; la corrispondenza della visione del piede sinistro legato con la visione dell’anima che waiki fece al cerchio sul distacco, dove vedeva il piede sinistro della sua anima zoppicante ed infine la luce nell’occhio (sempre quello sinistro!) a fine recupero.
Grazie agli spiriti e a Tsunki.

ringrazio con riconoscenza lo splendido recupero fatto da Bellerofonte, riportando la mia anima profonda prigioniera da 3o anni... ho provato una forte emozione durante tutta la caccia e nel momento in cui mi è stata restituita...subito dopo ho avuto una grande gioia che ho condiviso attorno al fuoco con tutti gli altri....al ritorno verso l'alloggio ho sentito subito
una forza nelle gambe che prima non avevo...i giorni seguenti dopo aver fatto le offerte4 richieste nella trattativa per la liberazione, e dopo aver fatto il rito di benvenuto.. sono andata a nuotare (cosa che non facevo da anni) e ho sentito una forza e una resistenza fisica che mi hanno dato una grande gioia ed euforia :studsmatta:
la mia anima mi riportava anche vigore fisico che non provavo da tempo.. grazie a Tsunki e ai curanderos e agli spiriti che ci hanno aiutato nella caccia!!
Avatar utente
Waiki
Messaggi: 185
Iscritto il: mer 28 gen 2009, 17:24

Re: VISIONI SULLA CACCIA ALL'ANIMA

Messaggio da Waiki »

Riporto la Caccia all'anima fatta da me a Bellerofonte:

Seguo i miei adp che mi portano in un lungo viaggio pieno zeppo di ostacoli sin dall'inizio, ove su una collina si alza
improvvisa davanti a noi una grande palizzata di legno acuminata, che superiamo grazie a uno spirito aiutante alato, da lì proseguiamo verso un bosco dove un ponte crollato ci impedisce di passare... di nuovo l'essere alto ci accompagna all'altra sponda.... proseguiamo tortuosamente fra ostacoli e arriviamo davanti a una casa di legno con uomini minacciosi a guardia che dobbiamo evitare per poi correre in una strada tortuosa che va verso il basso in una caverna dove scorgiamo l'anima accovacciata; ha sembianze più giovani, circa 17 anni... mi dice di essere fuggita per paura.. ha avuto paura di morire e si è rifugiato lì per proteggersi...
cerco di rassicurarlo dicendogli anche che Bellerofonte ha bisogno di lui e che lo aspetta con affetto e lo proteggerà...
pian piano con l'anent che la avvolge e la accoglie, l'anima mi viene in braccio e io la riporto indietro, affrontando altri ostacoli tortuosi, come siepi di rovi, e balzi fra baratri, finchè la riporto "a casa" , soffiandola nell'orecchio di Bellerofonte che vedo emozionato e felice. Grazie a tutti gli spiriti e a Tsunki per aver tramandato questa sapienza meravigliosa!
Rispondi