Supplente e insegnante di sostegno
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Howlinwolf
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Supplente e insegnante di sostegno
Ho fatto due sogni stanotte, uno prima delle 5 del mattino e l'altro alle 7 e mezza, un attimo prima di svegliarmi.
Nel primo sento parlare di una certa Angela, che ha avuto dei gravi problemi familiari nell'arco di un paio d'anni ad oggi, mi pare ci fossero anche diversi lutti. Mi viene in mente l'insegnante di sostegno della mia compagna di banco che a volte è visibilmente stressata nonostante rimanga molto composta e gentile, allora dico il cognome per sapere se è lei. Me lo confermano e mi commuovo.
Nel secondo sono in macchina, dal finestrino vedo diverse persone che chiedono l'elemosina ma che ignoro. Ad un certo punto però scendo dalla macchina perché riconosco un mio vecchio supplente di Filosofia che stimo molto, e gli chiedo come mai è lì fuori da un centro commerciale a chiedere le elemosina e se fosse stata colpa dello Stato. Mi risponde che ha commesso qualcosa di molto grave in famiglia (non ricordo bene i fatti perché mentre parlava ero sovrappensiero, mi pare fosse andato a letto con la moglie del fratello o viceversa) e che ora è solo. Mi accorgo che è con altri nella sua stessa situazione, e li osservo aggredire un passante per borseggiarlo. Mi avvicino, non per separarli da quel poveretto, ma per assicurarmi che non arrivi accidentalmente un colpo al mio vecchio supplente, che nel frattempo assume il volto di un mio amico.
Nel primo sento parlare di una certa Angela, che ha avuto dei gravi problemi familiari nell'arco di un paio d'anni ad oggi, mi pare ci fossero anche diversi lutti. Mi viene in mente l'insegnante di sostegno della mia compagna di banco che a volte è visibilmente stressata nonostante rimanga molto composta e gentile, allora dico il cognome per sapere se è lei. Me lo confermano e mi commuovo.
Nel secondo sono in macchina, dal finestrino vedo diverse persone che chiedono l'elemosina ma che ignoro. Ad un certo punto però scendo dalla macchina perché riconosco un mio vecchio supplente di Filosofia che stimo molto, e gli chiedo come mai è lì fuori da un centro commerciale a chiedere le elemosina e se fosse stata colpa dello Stato. Mi risponde che ha commesso qualcosa di molto grave in famiglia (non ricordo bene i fatti perché mentre parlava ero sovrappensiero, mi pare fosse andato a letto con la moglie del fratello o viceversa) e che ora è solo. Mi accorgo che è con altri nella sua stessa situazione, e li osservo aggredire un passante per borseggiarlo. Mi avvicino, non per separarli da quel poveretto, ma per assicurarmi che non arrivi accidentalmente un colpo al mio vecchio supplente, che nel frattempo assume il volto di un mio amico.