La Disciplina

Tutto ciò che riguarda lo sciamanesimo

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Tuna
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La Disciplina

Messaggio da Tuna »

Negli ultimi incontri, ma anche in tutti i saluti agli Spiriti, si parla di disciplina.

Nell'infinità dell'Altra Realtà, quando ci si affaccia al Potere, subito non sembra chiaro il ruolo della disciplina; almeno per me è stato così, ma anche altri, dato che chiedono cos'è la disciplina.

Scrivo questo perché ho chiesto a Spiriti una visione a riguardo e la risposta è stata molto carina.

Se tu vuoi costruire una casa, devi mettere un mattone sopra l'altro, in maniera corretta, altrimenti il muro sale un poco e poi crolla. Se tu sei presuntuoso e vuoi fare di testa tua, metti i mattoni a tuo modo, tutto crolla. Se però sei davvero testardo e vuoi assolutamente trovare un modo di fare le cose diverse, forse con qualche tecnica, ingegno, ispirazione potrai fare anche un muro storto, che grazie a complicati accorgimenti, starà in piedi. Per fare questo dovrai però, prima, imparare a fare un muro diritto, poi, con molta fatica , imparare a fare cose più bizzarre, che possano reggere. Per farlo ti accorgerai che ci vorrà ancora più disciplina.
Se poi, invece di una casa, devi costruire un palazzo, beh...le lezioni si complicano.

L'Altra Realtà offre di tutto, ma bisogna saperne incanalare il Potere, per creare qualcosa qua. Quindi, la Disciplina è fondamentale e, purtroppo, nel nostro "mondo" non se ne vede traccia.
Kakáram ajastá

Tuna
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Kaya
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Re: La Disciplina

Messaggio da Kaya »

viewtopic.php?f=1&t=463

Animo y fuerza
Kaya
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Mayu
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Re: La Disciplina

Messaggio da Mayu »

Tuna ha scritto:La Disciplina è fondamentale e, purtroppo, nel nostro "mondo" non se ne vede traccia.
In Italia, vuoi dire. Gia' i tedeschi mediamente sono piuttosto disciplinati. Vai in Corea e vedrai una certa differenza 8)
"Le Parole dello Sciamano" - La realtà vera è altrove, è completamente diversa da quello che ci appare.
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Tuna
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Re: La Disciplina

Messaggio da Tuna »

Grazie Kaya.

Si, Mayu, è vero. Ma non ci sono tedeschi o coreani su questo forum, o forse si? :mah:
Kakáram ajastá

Tuna
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Chaìr
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Re: La Disciplina

Messaggio da Chaìr »

followup da viewtopic.php?f=1&t=463

come giustamente ci fa notare Kaya:

Disciplina Rispetto e Ordine sono tre facce di una stessa cosa.

Nel topic citato si fa riferimento al fatto che si è creata una struttura gerarchica dove universalmente si riconosce l'Uwishin come vertice indiscusso, ma come lo stesso Uwishin non ha avuto bisogno di darci delle legnate in testa per ottenere rispetto (o forse a qualcuno le ha date :roll: ) si può avere rispetto anche per chi è più in basso nella gerarchia. E' chiaro che ogniuno ha un ruolo diverso ed un'attendibilità diversa, e qui viene l'ordine.

Se ad esempio un allievo avanzato mi dice qualcosa, per rispetto, io ne tengo conto, anche se scopro che era un consiglio "sbagliato" non è che perdo rispetto perché in fin dei conti sempre allievo è e come ha giustamente sottolineato l'Uwishin non ha ancora delegato nessuno ufficialmente a fare le sue veci. Se decido di dargli fiducia lo faccio a mio rischio e pericolo, del resto la sua parola qualcosina di più di uno nuovo vale, per quanto fallibile.

Ma in generale quello che è importante è che queste cose costituiscono veri e propri passaggi di Potere, esso è buono a patto che avvenga con rispetto ordine e disciplina, non è invece buona medicina se avviene con un fine egoico o senza un fine (che credo sia più o meno la stessa cosa) o senza rispetto.

Se chiedo ad un frequentatore di lungo corso un consiglio accetto che non lo sappia, che non possa o voglia rispondermi, che mi risponda ma poi non sia bene per me, ma ne tengo conto, se una cosa è veramente molto importante la chiedo all'Uwishin, questo è semplicemente ordine. Del resto si impara anche dagli errori e dagli incidenti, dall'accettare in generale di condividere Potere non buono e pagarne le conseguenze.

Se l'Uwishin mi dice di fare una cosa assurda, sapendo che l'altra realtà non segue la logica, disciplina è farla e dire anche grazie. Altrettanta disciplina è accettare se un altro allievo condivide con te il Potere di un'esperienza, in tal caso sta in te a coglierla nella sua essenza o vederci solo il tornaconto egoico, rispetto e dedizione verso spiriti è che se a te la stessa cosa va male accetti che anche questo è un insegnamento. Come accetti con disciplina il compensare l'eventuale danno, rimettendoci di tuo, spesso pagando anche con tempo e danaro. In molti casi è successo sia a me che ad altri del cerchio di vanificare lavoro, tempo e danaro, sono tutti insegnamenti a patto di avere l'umiltà di coglierli.

Se faccio un errore molto grande, come ad esempio tutti i casini combinati durante la ricerca dell'Arutam 2012, rispetto per spiriti e per l'Uwishin, che li ha gestiti e compensati come farebbe un padre paziente con dei bambini pestiferi, è che imparo la lezione e/o faccio tutto ciò di cui sono capace per vedere l'errore fino in fondo affinché la mia consapevolezza aumentata possa consentirmi di non ripeterlo, cosa che peraltro è successa perché le lezioni veramente importanti sono sempre le più ardue da accettare perché richiedono di CAMBIARE TANTO, e possa rendermi capace di far transitare quel potere verso gli altri. Ma ne deve passare di acqua sotto i ponti per riuscirci, sembra banale solo in superficie, in realtà molti continuano a fallire nonostante i ripetuti tentativi, sottoscritto compreso.

Se invece penso di avere la risposta definitiva su tutto e di non sbagliare mai, se penso che la comprensione logica di quello che faccio sia sufficiente, se penso che sapere sia sufficiente per non sbagliare mai più, se continuo a pensare che per maturare sul piano spirituale basti fare dei sogni lucidi ogni tanto, partecipare ai cerchi per fare solo presenza o fare collezioni di nozioni, se penso di venire sul forum a giudicare quello che dicono o pensano gli altri, magari senza avere nemmeno mai provato a fare una visione o partecipato ad una curanderia di persona, allora sono solo un occidentale con un presuntuoso ego ipertrofico.

Solo con la disciplina, l'ordine e il rispetto posso contenere l'ego, che rimane si ipertrofico, ma almeno posso riconoscere che ho la responsabilità delle mie azioni egoiche e che ne devo assumere in toto le conseguenze attive e passive. A quel punto rimane da fare tanto lavoro che non necessariamente porta beneficio.

Questo almeno è ciò che mi suggerisce l'esperienza sciamanica fatta finora.
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