Sciamanesimo e Caccia

Tutto ciò che riguarda lo sciamanesimo

Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu

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Destiny
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Messaggio da Destiny »

Ed è particolarmente triste quando liberano animali in un posto apposta per cacciarli. :cry:
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Tsunki
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Messaggio da Tsunki »

Destiny ha scritto:Ed è particolarmente triste quando liberano animali in un posto apposta per cacciarli. :cry:
Oltre che triste è anche alquanto idiota.
Chi non sa essere un autentico cacciatore (ossia, oggigiorno, tutti) si finge tale facendosi liberare davanti cento prede vissute in cattività, pronte a farsi impallinare.
Un po' come quell'imperatore romano che avrebbe voluto essere un gladiatore e scendeva nell'arena bardato con armatura e spada d'acciaio, contro gladiatori seminudi armati di spade di legno :roll:
Nel mondo moderno opulento e arrogante tutti sono troppo ricchi e viziati e quindi si comportano come imperatori decadenti.

Purtroppo bisogna ricordare che ormai tutta la caccia (e anche le pesca) è fatta così, anche quando gli animali non sono allevati apposta per venir cacciati o pescati: agli animali selvatici viene dato cibo in certi punti (o ai cervi lasciato del sale), in modo che all'apertura della caccia tornano in quel luogo e li impallinano tutti.
I bravi pescatori domenicali pescano pesci cresciuti nelle vasche e poi liberati nel lago per il loro divertimento. Niente di male, forse: ogni imbecille si diverte come può...
Per la pesca industriale, branzini e orate sono nutrite a pastone in vivaio e i pesci che non si possono allevare non sono neppure loro selvatici, gli viene lasciato cibo in certe aree e poi si va là a pescarli.
Non esiste più nulla di selvatico sulla tavola di nessuno.
Naturalmente una compensazione a tutto ciò esiste: il fagiano sa di pollo del supermercato, il cinghiale è stopposo e insipido, il tonno - anche fresco, anche di gran marca - è stoppaccioso e indigesto etc. etc.
Ma sfortunatamente la gente si abitua a quel che ha e arriva a dimenticarsi che prima era diverso. Le nuove generazioni poi non hanno mai conosciuto sapori autentici...
ánimo y fuerza

Tsunki
Dhuma

Messaggio da Dhuma »

Spero che un giorno gli alimenti possano riacquistare il loro Potere :(
Oltre tutto questo, i cacciatori portano il "rumore" negli ultimi angoli di quiete rimasti.

---
Di recente, ho scoperto un'altra ridicolaggine.
Tra diversi comuni del Comasco (tra cui quello in cui vivo) c'è una certa area verde che copre -indicativamente- una decina di km^2.
L'area che fa da scenario alle mie visite copre almeno 4 km^2, e qui hanno pensato di istituire una riserva naturale (che bella iniziativa! :roll: ) ... peccato però che l'area della riserva non è nemmeno un dodicesimo -a occhio- di quest'area.
Inoltre, chi di dovere ha ben pensato di rendere "protetta" un' area periferica (in mezzo, avrebbe infastidito i cacciatori): è una lingua di verde su cui si snoda un brevissimo sentiero.

Dalla strada (quella asfaltata) al punto più interno della riserva ci sono -a occhio- un 2 o 300 metri.
Così altrove un paio di opulenti concittadini si sono costruiti meravigliose ville, di cui una (con piscina e campo da tennis) non avrebbe nulla da invidiare a una certa Villa/Magione Pompeiana (:lol: ).

Ci passai davanti per la prima volta con un gruppo di amici.
"Che bella casa!"
"Si, ma quella è solo la residenza del custode!" :shock:

Ieri ho udito i primi spari e incontrato i primi cacciatori che parcheggiano i SUV nella riserva e sparano dove preferiscono... :cry:


Ah! Dimenticavo!
Ai margini della riserva (fin dove le auto riescono a spingersi), uno spacciatore vende la sua mercanzia a ragazzini (non più che 16enni) che lo raggiungono in scooter.
Le autorità di vigilanza lo sanno benissimo, ma i ragazzini fanno sempre avanti&indietro.

Questo è -con amarezza- il mio paese: l'Italia. :( :( :roll:
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Tsunki
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Messaggio da Tsunki »

vittorio ha scritto: Non è corretto quello che dice Tsunki.
Una parte della fauna (lepre, starne, fagiani) sono allevati e immessi "pronta caccia" in pianura, la qual cosa fa accrescere, ad esempio, il numero di volpi e altri predatori, che ne approfittano.
La fauna di montagna cacciabile (caprioli, cervi, camosci, mufloni, cinghiali e diversi uccelli) vivono liberi e tranquilli tutto l'anno e, anzi crescono di numero perchè non hanno più nemici naturali (orso, lupo, lince) e senza la caccia ci sarebbero problemi di sovrappopolazione e sanitari.
Quando vivevo in Trentino, veniva messo il sale negli alberi cavi perché i cervi andassero a mangiarlo, in modo da trovarli lì e farli fuori all'apertura della caccia. È una pratica ampiamente usata. Se non si fa in Piemonte ne sono lieto, ma tenderei a dubitarne... :roll:
Gli animali vivono sicuramente molto tranquilli, anzi tranquillissimi anche perché a molti di loro regolarmente i ristoratori lasciano del cibo in modo da cacciarli facilmente al momento giusto - cosa che viene ampiamente fatta da anni coi cinghiali, il che spiega come mai le loro carni non somiglino neanche lontanamente a quelle di 20 anni fa.

vittorio ha scritto:Qualcuno mi deve spiegare la differenza fra mangiare un fagiano liberato e sparato il giorno dopo e un pollo allevato in batteria.
Nessuna: il fagiano non è un fagiano, ma sa di pollo da quattro soldi. La differenza è nella stupidità di credere di mangiare un fagiano.
La differenza invece tra chi li uccide è che chi uccide il pollo fa solo il suo "sporco lavoro", mentre chi spara a un fagiano ebete, incapace di vivere allo stato brado, è un povero idiota che pensa di essere un "cacciatore" e di dimostrare così di essere un uomo. 8)
ánimo y fuerza

Tsunki
Dhuma

Messaggio da Dhuma »

Ciao Vittorio,
non ho intenzione di difendere il mio punto di vista.

Permettimi solo un pensiero -forse sciocco-.
La caccia è una delle pratiche più antiche che gli Spiriti hanno insegnato agli uomini. L'uomo che partecipa con la sua esistenza alle Grandi Leggi è una cosa meravigliosa.
Tuttavia, oggi il cibo non manca a nessuno per via di colture intensive, disboscamenti "a ritmo d'incendio" e orrorifici allevamenti di bestiame.
Ormai, l'uomo si è creato l'illusione di nutrirsi da solo (a quale prezzo!) e perchè mai profanare gli ultimi spazi verdi?
Forse perchè li ha lasciati apposta ... :roll:

Desidero solo poter muovermi in silenzio nei boschi che tanto amo, fermarmi ad ascoltare un picchio indaffarato e sperare di vedere un timido scoiattolo.
Il bosco è Sacro ai miei occhi, non molto differente da una grande cattedrale: io cerco raccoglimento e silenzio nella Casa Degli Spiriti.
Forse sono ipocrita e disonesto nelle mie posizioni,
forse ho solo paura di venir impallinato da "improbabili tiratori della domenica",
forse i boschi appartengono veramente ai cacciatori,
forse sono il "tipico occidentale bigotto" che dice <Ey! ma c'è la guerra!> solo quando ha un carroarmato in giardino,
sicuramente chi è morto a causa di un "tranquilla passeggiata nel bosco" mi ha molto impressionato.

Mi dispiace Vittorio se i miei interventi ti sembrano così "disonesti".
Ti assicuro che non ho nulla contro di te. Nutro profondo rispetto e ammirazione nei tuoi confronti.

animo y fuerza
---
Giuda
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Kaya
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Messaggio da Kaya »

Dhuma ha scritto: Ti assicuro che non ho nulla contro di te.
?????

Anche io vorrei andare nei boschi e non trovare gente con le mountan bike o famigliole che fanno picnic ....
Ehi, ma i cacciatori sparano!
Una decina o poco più i morti all'anno, quasi tutti "cacciatori".
Avete mai provato ad attraversare la strada "sulle strisce"? Decisamente più pericoloso.
Ma io nel bosco vado per stare in raccoglimento.....
Ed io in ufficio, dall'altra parte della strada, ci vado per lavorare, quindi per mangiare....

A me danno fastidio tutte le persone che non hanno rispetto per il bosco e per la natura (anche con comportamenti inconsci o involontari), quindi la maggior parte degli uomini del mondo occidentale...., e quando vado in giro passo il tempo a raccogliere (per compensare) pacchetti di sigarette, sacchetti, lattine e bossoli.....
Comunque insisto, la protezione della fauna e l'attività venatoria sono un argomento complesso e sfaccettato: non cadete nell'errore di giudizi semplicistici.
Meglio evitare di dare giudizi su argomenti che si conoscono "da fuori".
Non faccio lo psicologo (per fortuna) e non so cosa ci sia nella testa dei cacciatori, mi sembrano solo uno spaccato di questa società, ne meglio ne peggio di tante altre categorie.


Animo y fuerza
Vittorio

P.S.: la lobby dei cacciatori in Piemonte da anni ha chiesto la mia testa e alla fine l'ha ottenuta: se venite a mangiare da queste parti, la troverete sul caminetto di una trattoria in mezzo a quella di un cinghiale e di un cervo .....
nanna
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Messaggio da nanna »

ciao a tutti, condivido tutti i punti di vista...
Ha ragione Vittorio su tante cose.
Vivo ormai da molto in Umbria, che è une delle regioni con più cacciatori, e devo dire che li sto odiando con tutto il cuore non tanto per la caccia in sè (questa è una cosa istintiva, anche a me piange il cuore vedere una lepre morta ma mangio maiale mucca e pollo tutti i giorni, il che è ipocrita). Quello che disturba dei cacciatori, ma come dice Vittorio non tutti sono così, è l'arroganza. Possono andare dove vogliono e me li ritrovo sotto casa con i fucili, sparano in mezzo agli ulivi quando c'è la raccolta e vengo regolarmente a male parole con loro tutte le domeniche, quando arrivano in massa. E ne hanno il diritto per una stupida legge fascista. Come dite voi invadono i boschi, e qundo c'è la caccia al cinghiale non ci si può permettere nemmeno di uscire, perchè è molto pericoloso. E avviene spesso. Ma l'arroganza dell'uomo si esprime ovunque e non solo nella caccia. Rischio di più ad andare in autostrada...
Ma riflettendo la caccia è l'attività meno invasiva che l'uomo svolge e a malincuore dico che è stupido prendersela con loro. Più mi guardo intorno più mi rendo conto che allevamento e agricoltura sono invece stragi programmate. Soprattutto gli allevamenti intensivi. Ma non potete nemmeno immaginare le schifezze che vengono spruzzate ogni santo giorno sui campi e sugli alberi da frutta che inquinano le falde e l'aria; l'acqua che viene sprecata tutta l'estate per far crescere il mais, tanto che da quando lo coltivano qui cambia il clima, c'è molto più umido.
E tanta roba resta non raccolta, tanto i contributi li prendono.
Altro che non avere potere, secondo me il cibo ce lo toglie quando lo mangiamo e ci toglie la vita per come lo produciamo.
Perciò per qunto istintivamente odi profondamente i cacciatori (non tutti, come dice Vittorio alcuni sono eccezionali e rispettosi conoscitori del loro ambiente!) non posso dimenticare quanto peggio facciamo tutti a permettere tutto il resto...
Dhuma

Messaggio da Dhuma »

Sono una di quelle persone che in Occidente viene definita " a mente lucida".
Davvero di rado mi ritrovo assorto in riflessioni, ma ci sono due condizioni che mi lasciano -come si suol dire- perplesso.

La prima, è quando dico "Che bella giornata!" e mi si risponde "48!".
La seconda, è quando trovo opinioni insolite in persone che hanno edficato la propria esistenza su certe categorie di pensiero.

Non è possibile obbiettare all'ultimo intervento di Vittorio: quasi non sono nemmeno parole sue, ma ... non c'entra nulla con quanto cercavo di portare all'attenzione.

Ho riflettuto un poco prima di rispondere per beneficiare di quanta più riflessione la mia Mente è capace, e mi si sono prospettate due possibilità.
La prima è che (io)abbia scritto in modo inequivocabilmente preciso certe cose, pur cercando di presentarne altre.
La seconda è che (io) abbia scritto in modo equivocabile, pur mantenendo -a livello latente- la possibilità di una certa interpretazione.
Ma poichè Vittorio ha prontamente risposto in un certo modo, è quasi certo che la prima corrisponde al vero.

Il mio intento iniziale è solo quello di ricordare che è iniziata la stagione di caccia ed -poichè molti cacciatori non compensano- è necessario compensare di più.
L'Uwishin mi ha spiegato che una compensazione esiste già.

Poi arrivi tu e critichi il mio intervento con la "foga" di un Re di cui sia messa in dubbio la discendenza divina: mi dai dell'ipocrita e del disonesto... per ricordare che non tutti i cacciatori sono uguali???
Ma che novità!
Non critico nessun singolo cacciatore, il mio j'accuse è contro l'Hobby della caccia.
Nessun cacciatore è responsabile. Nessun cacciatore è un mostro senza cuore. Non odio nessun cacciatore, non sono disturbato da nessun escursionista, da nessuna famiglia. Anzi, talvolta è un piacere chiacchierare con qualche anziano.
Mi spaventano di più le persone che ucciderebbero un uomo per salvare un piccolo capriolo.
Ho scritto -tra le righe- che il bosco è Sacro per me, come una Cattedrale, come una Moschea... e proprio per questo, la caccia mi appare come una profanazione che si potrebbe benissimo evitare.
In passato la caccia aveva la sua sacralità, oggi non più: è un gioco, un hobby!

Perché si va caccia oggigiorno, Vittorio?

Ogni vita è Sacra e preziosa. C’è una sola ragione per cui la vita d’un animale viene sacrificata secondo le Grandi Leggi: sfamare un’altra creatura, trasformare, evolvere.
Ora, poiché la psicologia non è ancora stata inventata, fermati un istante a ragionare più oggettivamente che ti sia possibile.

Senza tentare di esaminare quali pensieri si radunano nella Mente del cacciatore, non puoi che essere d’accordo con me se ti dico che –sicuramente- non muore di fame. Non ha esigenza di procacciarsi il cibo, ma risponde a ciò che hai chiamato “istinto atavico” oppure, talvolta può rispondere al puerile desiderio di colpire, uccidere, danneggiare (la tortura degli insetti è un’attività molto in voga tra i giovani figli degli occidentali).
Per quale motivo permettere che l’esistenza di animali liberi venga interrotta … per hobby???
Oggidì, la caccia è un hobby, un gioco…. Come quei videogames di successo in cui il “divertimento” è sparare addosso a qualcosa.
E’ priva di quel valore Sacro che gli Antichi le attribuivano e quindi non può sperare di soddisfare alcun istinto atavico –se non a livello mentale-.

Inoltre, ho imparato dall’Uwishin che noi occidentali non viviamo più in Natura.
Le siamo -per certi aspetti- quasi estranei: la nostra casa è la città. Per dirla all’occidentale: ci siamo sottratti a un certo habitat. Con quale diritto tornare a “prendere”, a “incidere” dove abbiamo scelto di non vivere più?

Inoltre, mi dite che ci sono altre questioni sommamente più importanti che meriterebbero maggiore attenzione, che ci sono categorie più dannose dei cacciatori. Non lo metto in dubbio, ma... cosa c'entra?

Infine, sono certo di non aver ben compreso il significato di questa frase:

La fauna di montagna cacciabile (caprioli, cervi, camosci, mufloni, cinghiali e diversi uccelli) vivono liberi e tranquilli tutto l'anno e, anzi crescono di numero perchè non hanno più nemici naturali (orso, lupo, lince) e senza la caccia ci sarebbero problemi di sovrappopolazione e sanitari.

Intendi dire che spetta all'uomo regolare la natura?

-----

Ecco....
pur volendo dire una sola cosa -peraltro impropria come l'Uwishin mi ha fatto notare-, mi ritrovo a scrivere un "Muro di parole"... :roll:
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Kaya
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Messaggio da Kaya »

"quando le tue parole non riescono ad essere migliori del silenzio, è opportuno che tu taccia".

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Messaggio da nanna »

Ciao Dhuma,
non voglio entrare in merito alla 'diatriba', capita spesso che gli animi si scaldino per niente perchè le incomprensioni scrivendo sono molto facili.
Penso che se il tuo intento era dire che bisogna compensare di più, non possiamo che essere tutti d'accordo, anche Vittorio, che come ha scritto raccoglie l'immondizia nel bosco per compensare. Come ho detto condivido in pieno la tua irritazione, e penso che siamo in molti, e penso che ci sia tra questi anche Vittorio, e visto che 'vogliono la sua testa' posso immaginare che in più di un'occasione l'abbia dimostrato. Quindi non credo sussista il motivo del vostro diverbio. Vittorio ha solo allargato la questione dicendo che la dissacrazione si estende a molte più categorie e che la caccia a volte non è un atto dissacrante e gratutito.
Sul problema della compensazione penso (se l'uwishin non ci dà altre dritte) come dice anche Elena in un altro post, che raccogliere i bossoli o l'immondizia potrebbe essere già un atto almeno di rispetto e volto a riportare la dignità in un posto così sacro, ad annullare il più possibile la nostra impronta. E' incredibile pensare quanto rumore facciamo solo camminando, mi stupisco sempre per quanto poco si sentano gli animali. E già per questo mi sento fuori dalla natura. I nostri antenati e i veri cacciatori, non si sentivano.
La cosa che mi conforta sempre, quando vedo gli scempi che l'uomo fa è il pensiero che la terra non se ne cura, che noi stiamo solo facendo il nostro male, e che tra molti anni di tutto ciò non resterà più nulla.
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Messaggio da Tsunki »

Ho splittato questa discussione perché mi pare che la compensazione vi abbia avuto fin da subito un ruolo appena marginale.
Così si può parlare qui liberamente della Caccia e dei suoi rapporti con lo Sciamanesimo.
Vorrei che notassero tutti come la Caccia susciti l'emotività (chi non può trattenere uno "sfogo", chi precisa che ha rancori per l'altro, chi si appella alla nobiltà del silenzio etc.). L'emotività è mescolare l'acqua del fiume, che diventa torbida e si vede confuso però molte cose che di solito non si smuovono vengono a galla. Si vede confuso tuttavia, e in fatti si parla degli aspetti più diversi (rispetto della natura, mangiare caccagione vs. mangiare industriale, silenzio e rumore in natura, compensazione, rispetto o amore degli animali...), tutti argomenti diversi che però mi pare vengano mescolati insieme in un calderone, per cui talvolta uno parla di patate e l'altro risponde sulle pèsche...
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Tsunki
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Messaggio da Nefesh »

A me è parso che la discussione vertesse su : la caccia è abominevole VS la caccia non lo è.

Non so se parlerei di confusione ma piuttosto di ragioni per cui la pensiamo in maniera diversa, che sono diverse.

Mi sono spiegata? O.o
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Messaggio da Tsunki »

Nefesh ha scritto:A me è parso che la discussione vertesse su : la caccia è abominevole VS la caccia non lo è.
Che appunto non ha nulla a che fare con la legge di compensazione, argomento del topic in cui la discussione era ospitata...
Non so se parlerei di confusione ma piuttosto di ragioni per cui la pensiamo in maniera diversa, che sono diverse.
Se uno dice che cacciare un fagiano allevato apposta non è diverso dal comprare un pollo, un altro replica che la sacralità del bosco non andrebbe violata dai fucili e un altro controreplica che almeno la carne cacciata è sana... io questa la chiamo confusione.
La carne più sana non può riferirsi ai fagiani che sono allevati come polli e la sacralità del bosco non c'entra con nessuna della due cose e potrebbe far considerare la necessità di avere delle aree del tutto vietate alla caccia e altre che la ammettano.
Ognuno nel discorso inizia a seguire un filo che gli altri lasciano cadere prendendone altri, in pratica è tutto un grande nodo di fili pendenti e non discussi.
Se poi si preferisce litigare emotivamente sulla caccia ognuno mischiando argomenti a caso, si è liberi di farlo. Non serve a nulla, ma si è liberi di farlo... :wink:
ánimo y fuerza

Tsunki
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Messaggio da Nefesh »

Ahahaahahhaha hai ragione :) Io però non stavo litigando u.u
nanna
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Messaggio da nanna »

Domanda antropologica: la caccia è attività maschile, credo di non sbagliare affermandolo, in tutte le popolazioni che ora mi vengono in mente. Perchè nella cultura classica la divinità della caccia è femminile giovane (non come la signora degli animali, la potnia theron) e legata alla luna?
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