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L'anima rapita

Sciamano che lancia una freccia
Durante un funerale, uno sciamano di una tribù sora (India) scocca una serie di frecce verso il cielo per formare una scala e permettere all'anima della donna morta, che è rimasta imprigionata sul sole, di scendere. Solo così potrà proseguire il proprio cammino e ricongiungersi ai suoi avi. Un recupero d'anima a volte è necessario anche dopo la morte.

Un'anima può essere rapita dagli Spiriti. Le cause possono essere le stesse descritte a proposito delle intrusioni, ma con conseguenze più gravi.
Anche durante i Viaggi, poiché non protetto dal corpo, lo sciamano rischia il rapimento dell'anima da parte degli Spiriti che incontra, specialmente se conduce una battaglia spirituale. Per questo si adottano precauzioni, come la presenza costante di un animale di potere.
Tuttavia chi intraprende Viaggi senza cautele rischia che la sua anima venga rapita o si smarrisca.
Molte persone in realtà viaggiano attraverso i mondi degli spiriti senza saperlo. Per esempio chi fa uso indisciplinato di droghe allucinogene, ma anche gli artisti i quali, con o senza droghe, vanno in cerca di visioni da riportare poi in questa realtà e trasformare in arte.
Viaggiando in maniera "selvaggia",se non hanno ottime protezioni naturali, subiranno prima o poi il furto dell'anima . Agli occhi dello sciamano è per questo che molti artisti incorrono nel tempo in disturbi psichici, dipendenza da droghe o alcol e spesso proprio i più visionari muoiono giovani.
L'anima può essere anche rapita da un essere umano. Può trattarsi di uno stregone malvagio, ma anche di una persona qualunque.
Una madre molto attaccata al figlio può temere il momento in cui non le sarà più così vicino, e rubargli l'anima per tenerla sempre con sé.
Oppure un uomo che ama molto la sua partner, ma ne viene lasciato, può cercare di rubarle l'anima per trattenere qualcosa di lei.
In tutti i casi (ne esistono molti altri), il "ladro" per riuscire a compiere il furto sfrutta il legame affettivo con la vittima e di solito la sua fragilità (come nel caso del bambino, ancora indifeso).

Il furto di un'anima da parte della madre provoca una seria perdita di vitalità, vari possibili disturbi psichici, debolezza del sistema immunitario o all'inverso malattie autoimmuni, o ancora anemie gravi e leucemia. Spesso la persona muore giovane, addirittura da bambino oppure da adulto prima o entro i 40 anni. In alcuni casi, muore poco tempo dopo la madre.
Se però il furto è meno grave, la vittima soffrirà di disturbi psicologici, a volte nevrastenia o problemi caratteriali, depressione, ipocondria, difficoltà negli studi e poi sul lavoro, incertezza nello scegliere la carriera e incapacità di rendersi indipendente, ma anche malattie croniche, spesso debolezza del sistema linfatico.

Le anime rapite restano in generale vicino al loro rapitore con cui spesso hanno un legame di attaccamento affettivo e di dipendenza. Questo può rendere difficile per lo sciamano riportarle indietro.

Il non-ritorno dell'anima

Quando l'anima non è stata rapita ma si è allontanata volontariamente, come ho detto, di solito ritorna appena passato il pericolo.
Un caso evidente il coma reversibile: l'anima fugge di fronte a un gravissimo trauma, ma poi dopo alcuni giorni rientra nel corpo.
A volte però l'anima non fa ritorno. Questo può accadere per diverse ragioni:

  1. perché la causa della fuga rimane immutata per lungo tempo, ad es. se il cervello è stato danneggiato (in un caso del genere però lo sciamano non può fare nulla), oppure ad es. se un bambino viene abusato per anni o una donna picchiata regolarmente dal marito. A volte l'anima rimane nei dintorni per un certo tempo, sperando che la situazione cambi, infine si allontana per sempre.

  2. Un evento irrimediabile. Ad es. la perdita del partner o di una persona cara, che posson far fuggire l'anima del cuore causando depressioni e problemi circolatori (ipertensione, infarto) - oppure la perdita di un figlio che può far fuggire l'anima del cuore o l'anima sessuale causando malattie degli organi sessuali (fibromi, tumori alle ovaie o ai testicoli, orchiti).
    Anche la delusione delle proprie ambizioni o di un sogno coltivato a lungo.
    In tutti questi casi, l'anima non accetta la realtà e va via. Le conseguenze in genere sono sia psichiche che fisiche.

  3. Un trauma fisico o psichico troppo forte. Non c'è un criterio assoluto, dipende dal livello di energia dell'anima. Una mancanza di potere personale (per es. la perdita del proprio animale di potere) o precedenti menomazioni dell'anima, la rendono più paurosa. Così un trauma violento che sarebbe sopportato bene da una persona provoca in un'altra la fuga definitiva dell'anima.

    Esempi di traumi troppo forti: un grande spavento, il rischiare la morte, una violenza sessuale, ma anche traumi affettivi meno gravi, da bambini, quando l'essere è più indifeso.
    In ogni caso l'anima si comporta come un animale terrorizzato e fugge lontano per non tornare più. In realtà talora, dopo molto tempo, tranquillizzatasi, vorrebbe anche tornare, ma non riesce di solito a ritrovare la via, perchè si è spinta troppo lontano.
    Le conseguenze sono sia fisiche che psichiche, spesso più fisiche -- ma si possono avere anche depressioni gravi o perdita di affettività e abulia.
    Un caso estremo è la morte per spavento o per shock.

  4. L'anima è rimasta imprigionata. A volte un'anima va via con l'intenzione di rientare in seguito, ma, non più protetta dal corpo, viene catturata dagli Spiriti oppure si spinge imprudentemente in un luogo da cui non riesce più a uscire. Un esempio classico è il Sole: le culture antiche sanno che solo gli sciamani più potenti possono spingersi fino al sole, perché la sua forza d'attrazione è così grande che l'anima rischia di non poter tornare indietro. Il senso simbolico di questo è molteplice, ma si veda per es. nella mitologia greca il mito di Icaro.