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Siti di sciamanesimo

Der Flug des Kondors/The Flight of the Condor

Sito dello sciamano tedesco Aufsteigender Adler (Aquila-che-ascende).
Trovate molti ottimi articoli sui concetti e la pratica dello sciamanismo. C'è anche un forum in tedesco e un altro, da poco tempo, in inglese.
(In tedesco e in inglese)

Nepalese

Sito di Bhola Nath Banstola, sciamano nepalese e antropologo, che svolge la sua attività anche in Nepal e negli USA. Insieme alla moglie Mariarosa propone corsi di sciamanesimo e viaggi in Nepal, India e Tibet.
(In inglese)

The Foundation For Shamanic Studies

Il sito ufficiale della Fondazione creata e diretta da Michael Harner, antropologo americano che molto ha contribuito a diffondere l'interesse per lo sciamanismo in occidente.
Quello che Harner e la Fondazione promuovono è il core shamanism, un nucleo essenziale di sciamanesimo estrapolato da diverse culture, eliminando - fin troppo - le caratteristiche peculiari delle singoli tradizioni. Purtroppo il loro approccio sta diventando sempre più "disincarnato" e un po' New Age.
Nel sito trovate due-tre articoli di Harner e di altri (che cambiano nel tempo), una descrizione dei corsi e seminari organizzati dalla Fondazione e il calendario dei Seminari di Base nel mondo.
Un tempo c'era un ottimo forum molto seguito, ma l'hanno purtroppo chiuso da anni.
(In inglese)

Shamanism Working with Animal Spirits

Sito sui poteri sciamanici degli animali. Di ciascuno fornisce solo sinteticamente i poteri, ma gli animali citati sono davvero tanti e di tutti trovate una foto. C'è anche un forum di "sciamanismo"... o almeno così credono gli amministratori: in realtà l'approccio è atrocemente mentale e new age.
(In inglese)

 

Siti di Spiritualità, medicina alternativa e argomenti affini

Crescita personale.it

Portale italiano che raccoglie contenuti, persone, professionisti, organizzazioni nel settore della spiritualità e della crescita personale.

 

Libri (più o meno) consigliati

Mircea Eliade, Lo sciamanismo e le tecniche dell'estasi, ed. Mediterranee, Roma 1974.

Trad. italiana, imprecisa nel titolo, del libro Le chamanisme et les techniques archaïques de l'extase (Lo sciamanismo e le tecniche arcaiche dell'estasi).
Testo fondamentale e tuttora insuperato sullo sciamanesimo, per quanto (o forse proprio perché) non prenda alcuna posizione.
Forse difficile per chi non sia abituato alla lettura di saggi impegnativi, è però una lettura indimenticabile. Descrivendo le diverse forme che lo sciamanesimo assume nelle varie parti del mondo, fornisce il quadro più ricco e fedele di questa via spirituale.
Le definizioni di Eliade di uno sciamano come "una persona che padroneggia l'estasi" oppure "un uomo che cammina tra i Mondi" non possono che venir condivise da ogni vero sciamano.
Da leggere e rileggere.

Klaus E. Müller, Sciamanismo, ed. Bollati Boringhieri, Torino 2001.

Un breve trattato antropologico recente. Davvero buono, serio, istruttivo.

Piers Vitebsky, Gli Sciamani, EDT, Torino 1998.

Un libro sintetico ma denso ed efficace sui vari sciamanismi nel mondo. Ricco anche di belle illustrazioni.

Michael J. Harner, The Jívaro, People of the Sacred Waterfalls, University of California Press, Berkeley, Los Angeles, London 1972.

Uno dei primi testi sulla cultura e lo sciamanesimo Shuar. Interessante, molto scientifico.
Ne esiste anche una traduzione in castigliano: Shuar, Pueblo de las Cascadas Sagradas, Abya-Yala, Quito 1994.
(In inglese o spagnolo)

Josep M. Fericgla, I Jivaro, cacciatori di sogni, Xenia edizioni, Milano 1998.

Libro davvero buono sulla cultura Shuar, scritto da un antropologo spagnolo che si sottopone a tutto l'apprendistato per diventare uwishìn (sciamano Shuar). L'unica fonte che parli abbondantemente degli tséntsak e del modo di conquistarli.

Josep Ma Fericgla, Al trasluz de la ayahuasca, Abya-Yala, Quito 1998.

Dello stesso autore citato sopra, un piccolo trattato antropologico sulla cultura sciamanica Shuar e sulla visione del mondo alla luce dell'ayahuasca, la pianta sacra degli sciamani amazzonici. Davvero interessante, anche se un po' tecnico e alcune interpretazioni teoriche sono molto occidentali e lasciano il tempo che trovano.
Offre però informazioni illuminanti sulla cosmovisione Shuar, utili soprattutto a chi non sia mai vissuto in Amazzonia.
(In spagnolo)

Ted Andrews, Segni e presagi del mondo animale, Ed. Mediterranee, Roma 2004.

Traduzione del celebre "Animal-Speak", libro assai notevole sui Poteri degli Spiriti degli animali. Davvero molti gli animali citati e ricca la descrizione delle loro abitudini e Poteri, anche se questi ultimi sono visti in un'ottica un po' new age. Ha un seguito non tradotto - finora - in Italia.

Ted Andrews, Animal-Wise, Dragonhawk publishing, Jackson TN, USA, 1999.

Séguito del libro precedente, che parla di animali non menzionati nel primo volume.
(In inglese)

Jessica Dawn Palmer, Dizionario magico degli Animali, Newton & Compton editori, Roma 2002.

Altro libro, piuttosto buono, sui Poteri degli Animali.

Scott Alexander King, Animal Dreaming, Blue Angel Gallery, Australia 2007.

Un ottimo libro sui Poteri degli Animali australiani.
(In inglese)

Michael J. Harner, La Via dello Sciamano, ed. Mediterranee, Roma 1995.

Trad. italiana, assai mediocre, del celebre "The Way of the Shaman". Numerosi gli strafalcioni, volontari e no, della traduttrice - ne do due per tutti: l'espressione Shuar translitterata in inglese come taw, e resa in italiano con tau anziché con to, come è corretto (in inglese taw si legge to). Tau non ha significato nell'idioma Shuar.
Seconda assurdità: l'espressione originale "power animal" (lett. "animale di potere", termine accreditato in tutta la letteratura mondiale sullo sciamanesimo) trasformata misteriosamente in "animale-guida", dal sapore - guarda caso - New Age e che la sezione italiana della Foundation for Shamanic Studies adotta come termine ufficiale.
La traduttrice Lorenza Menegoni, che sarebbe vissuta qualche anno negli USA senza imparare la pronuncia corretta dell'inglese, era fino a un decina di anni fa l'unica rappresentante ufficiale in Italia dell'associazione creata da Michael J. Harner.
A parte le inesattezze della versione italiana, il libro di Harner può risultare intrigante e ricco di fascino. Si sente che, a differenza di altri sedicenti neo-sciamani, ha avuto contatti reali con lo sciamanesimo.
Ne consiglio la lettura, che potrebbe davvero attrarvi verso la via sciamanica. È bene sappiate però che il libro è in buona parte un inganno e che l'autore manipola la realtà allo scopo di "sdoganare" lo sciamanesimo in America - cosa che infatti gli è riuscita con la sua Foundation for Shamanic Studies.
Due piccoli esempi di manipolazione: Harner descrive quasi in dettaglio come acquisire gli tséntsak, ma si "dimentica" delle regole di astinenza da alcuni cibi e dal sesso (della durata di parecchi mesi!), dato che gli occidentali all'astinenza sono poco disponibili.
Secondo esempio: attribuisce ad un generico "animale di potere" le proprietà che sono invece dell'arútam - e questo perché gli occidentali sono più attratti dall'animale di potere che dall'arútam (che può essere animale o meno) e in più la ricerca dell'arútam è un rito troppo scomodo per un americano medio.
Harner sa benissimo di manipolare lo sciamanesimo per ragioni di marketing: lo potete verificare leggendo il suo testo scientifico e non divulgativo The Jívaro, people of the sacred waterfalls, dove dice la verità.

Sandra Ingerman, Il Recupero dell'Anima, ed. Crisalide, Spigno Saturnia (LT) 2002.

Versione italiana del famoso Soul Retrieval, tradotto ancora da Lorenza Menegoni, ma non l'ho letta. Conosco solo l'edizione originale in inglese.
L'autrice era, dopo lo stesso Harner, l'esponente più importante della Foundation for Shamanic Studies, che in seguito avrebbe abbandonato.
In quegli anni nella FSS Sandra Ingerman veniva decantata come colei che aveva "riscoperto" la tecnica dimenticata del recupero d'anima e tutti coloro che praticavano questa forma di guarigione le sarebbero stati debitori. Ne ignoro il perché: personalmente ho appreso la "caccia all'anima" - come la chiamano nello sciamanesimo nativo - durante un soggiorno dagli indios Conibo in Perù e l'ho vista eseguire tra gli Indiani nordamericani, alcuni anni prima di sentir parlare della Ingerman e del suo libro!
In Mongolia la praticano in una forma piuttosto sofisticata, che credo sia ben nota da tempo agli antropologi e perfino ai visitatori occasionali... Mah!
Io comunque ho trovato il libro valido e interessante benché diversi miei allievi lo giudichino scialbo e con poco da dire.
Certo la Ingerman è una psicoterapeuta e questo - ahimé - si sente: il clima più soft e New Age rispetto a La Via dello Sciamano salta agli occhi e con quest'opera l'allontanamento della FSS dall'autentico sciamanesimo è già a metà strada.
Il resto della strada l'hanno compiuto i successivi seguaci di Harner, ossia i vari insegnanti ufficiali nei diversi Paesi, i quali con lo sciamanesimo nativo non hanno proprio avuto nessun contatto se non durante qualche viaggetto turistico.