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Uno starnuto ci seppellirà

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Oggi a pranzo con mia moglie stavamo vedendo un pezzetto di telefilm, tanto per non guardare il telegiornale, che non fa che parlare di coronavirus. In questo film c’era una donna molto assertiva che tendeva ad imporre il suo punto di vista nelle conversazioni, mia moglie ha chiesto non è forse violenza questa? Come fosse domanda retorica, e io ho detto no, non è violenza.

E lei ha detto: “Beh puoi chiamarla come ti pare però è come se uno ti dà una clavata in testa”.

E io ho detto no, non è come se ti da una clavata in testa. Violenza è se qualcuno mi da una coltellata o mi punta una pistola contro. Quella è violenza, se uno fa conversazione quella non è violenza. Quando uno mi punta un coltello o mi punta una pistola se io sono disarmato non posso fare niente sono costretto a subire, ma se uno mi parla addosso io posso parlargli addosso a mia volta, posso dirgli di stare zitto o posso anche fregarmene del tutto. E se non faccio nessuna di queste cose è perché non ho abbastanza palle per farlo, ma se non ho abbastanza palle per farlo è un problema mio, non un problema della persona troppo aggressiva, sono io che me le devo far crescere le palle. Questo è il problema ma questa società è d’accordo con la stupidaggine che le parole sono violenza, se io do dello stupido al mio vicino di casa, che non è stupido poverino, io posso finire sotto processo, essere condannato come se lo avessi picchiato, ma qualcuno si rende conto di quanto è ridicolo tutto questo? Si era visto il fenomeno sociale dei ragazzini che oddio cadevano nella disperazione o addirittura si suicidavano per dei commenti cattivi su Facebook, oh poverini, è un problema sociale? Sì che è un problema sociale, quei bambini sono stati educati troppo deboli, troppo viziati e quindi di fronte alla minima sfida cedono, questo è il problema, devono essere educati ad essere più forti, no! la soluzione è condannare quelli che dicono cattiverie su Facebook, che bella soluzione! Così abbiamo creato un mondo a prova di persona debole, cioè a misura di persona debole, Fatto su misura per i deboli, solo che qualè il piccolo difetto di questo mondo? Che non appena che succede veramente qualcosa di grave, non una stupidaggine, cioè non uno che ti offende su Facebook, la gente essendo tutta debole cade in preda al panico, non l’avevano pensato in questa bellissima società dove non si può neanche dare dello stupido al vicino. Non avevano pensato al rovescio della medaglia di questa politica, dove ogni cosa può essere una ferita e tutto quello che può essere una ferita deve essere vietato e punito dalla legge.

E quando arriva un virus? Che quello delle leggi se ne frega?

Allora il virus maleducato ferisce le persone, ma non le ferisce nell’animo, guarda un po’, le ferisce nel corpo. Se l’animo è così debole che si offende per una parolina su Facebook, figurati che cosa gli può succedere quando davvero si ammala anche il corpo! L’animo tracolla ed è quello che sta succedendo, tutti presi dal panico ma, sono presi dal panico anche i governanti, è questo il tragico! Ma non perché i governanti siano una casta maledetta come piace credere spesso agli italiani, semplicemente perché i governanti sono persone come le altre, uscite lo stesso ormai, siccome sono giovani, uscite da questo crogiuolo di debolezza. Il crogiuolo della fragilità è stato creato.

Che bello! E così in Italia i governanti sono passati dal, all’inizio del coronavirus avevano paura del razzismo contro i cinesi, quello era il problema, non vale neanche la pena di commentarlo, da quello sono passati dall’estremo opposto, a dare degli ordini medici ufficiali, niente bufale, almeno credo, ai medici e agli anestesisti, che a molti sono sembrati degli ordini nazisti, cioè di privilegiare le cure, quando si hanno troppi ammalati, per le persone che hanno maggiore aspettativa di vita, che tiene conto delle loro età, delle altre patologie e della gravita’ dell’infezione, se le speranze sono basse lasciarle perdere e curare persone che hanno speranze più alte. Io trovo ragionevole queste indicazioni, francamente io sono una persona a rischio, quindi il coronavirus potrebbe uccidermi, ma va bene così io ho 60 anni e la mia vita l’ho vissuta, è più grave se colpisce e muore un quarantenne.

E poi gli anziani sono tanti e non valgono più niente, perché sono tanti. Se tornassimo ad essere pochi varremmo molto di più, come sempre.

Io francamente, lo dico da tanto tempo, che questa civiltà potrebbe essere spazzata via da un’epidemia, solo che, lo trovate anche scritto nel sito, da qualche parte c’è un mio articolo, forse qualcuno che vede il video lo potrà anche linkare, dove lo dico o almeno lo accenno, a voce sicuramente ne ho parlato in qualche cerchio, ma io speravo almeno in un epidemia grave!

Non in un influenza! perché qui’ si possono sentire dall’alto dei cieli tutti i nostri antenati sghignazzare o rotolarsi dalle risate, vedendo che stiamo impazzendo nel panico per un’influenza che per ora è meno grave dell’asiatica della fine degli anni 50. Pensate come ridono i nostri nonni che hanno fatto due guerre, che hanno sofferto la spagnola, anche quella e un’influenza, ma molto più grave di questa, e più grave dell’asiatica e niente del loro mondo si è fermato, mentre qui’ da noi, in preda al panico, e all’isteria stiamo fermando tutto il mondo e avremo conseguenze economiche che dureranno anni e anni, già l’Europa era messa malissimo con l’economia, andrà completamente in rovina, l’unica speranza è che possa essere la buona occasione che la si faccia finita con l’euro e con l’Europa unita, ma non ci conterei francamente.

Non abbiamo il senso del ridicolo perché non abbiamo il senso della misura, uno che pensa che dare dello stupido a qualcuno è commettere un atto di violenza, è anche la stessa persona che può pensare che una influenza un po’ più grave del solito sia la peste, non è la peste! Non si può paragonare alla peste! Non si può essere presi dallo stesso panico che di fronte alla peste, è un assurdità, è ridicolo! E speriamo che qualcuno prima o poi lo capisca! E andate a parlare con i vecchi tanto disprezzati, quelli che pericoli e violenze vere le hanno viste e sofferte sul loro corpo o su quello dei loro cari. Fate tesoro della loro esperienza perché siamo in un ridicolo che verrà ricordato nei secoli, cioè i nostri pronipoti, a meno che non si estingua la razza umana, studiando la storia rideranno di questa civiltà. Rendetevi un pò conto di che orma stiamo lasciando.

C’era forse Dostoevskij, non sono sicuro, che diceva una risata li sepellirà. Beh qui nel nostro caso è ancora meglio o peggio, uno starnuto ci sepellirà tutti, uno starnuto e un colpo di tosse ci seppelliranno. Pensateci un pò!

Gracias a todo el mundo.

 

La Peste

La Peste….la Peste!

Pare che siano aumentate le vendite de “La Peste” di Camus.

Non so se sia una bufala ma, comunque, un paio di giorni fa, un presentatore su un programma di Rai2, mi sembra, ha intervistato la traduttrice di una – boh – immagino una versione recente de “La Peste” di Camus.

E questa signora diceva, tra le altre cose, che il libro ci può insegnare a come restare uniti e così sconfiggere la pestilenza.

La pestilenza?

E poi, il presentatore diceva come “La Peste” di Camus ci possa dare gli strumenti cognitivi, intellettivi ed emotivi per riuscire a superare un’epidemia di peste, cioè… il Coronavirus.

Questo servizio era involontariamente comico.

Non so se qualcuno se ne rende conto.

Io ho riso per la metà del tempo, mentre lo sentivo.

Questa non è la peste!

La peste uccideva il 60% delle persone e non è neanche una delle più grandi epidemie che ci sono state in passato, come il Vaiolo o altre. Le epidemie di una volta, uccidevano tra il 20% ed il 60% delle persone; arrivavano anche, a volte, all’80% delle persone colpite.

Questa “terribile pestilenza” uccide meno del 4% delle persone colpite e, peraltro, si tratta quasi unicamente di anziani e di persone…. cioè, normalmente, di anziani che hanno altre patologie; però sono tutti terrorizzati, come se ci fosse la peste e stanno mandando, completamente, in malora l’economia, per paura di una brutta influenza.

Forse ….beh, sicuramente, questo è dovuto al fatto che – come ho sempre detto ed anche insegnato – la gente è troppo debole ed imbelle.

La vita troppo comoda, la mancanza totale di guerre, negli ultimi settant’anni in Europa, ha fatto si che, naturalmente, la minima piccola minaccia scateni il panico, un vero panico.

Ora, tutta questa paura è pericolosa, perché… io non posso dire niente sul come evolverà questa pseudo-pestilenza.

Tanti anni fa, prima che ci fosse il tracollo dell’economia in Europa, cioè prima che ci fosse lo scandalo della Lehman Brothers, io avvisai i miei allievi, anche persone che venivano occasionalmente a dei Cerchi, che ci sarebbe stato un tracollo dell’Economia Europea; ricordo che nessuno ci credeva.

Ed anche quando ci fu il disastro Lehman Brothers e, poco dopo, dissero che la situazione si era normalizzata e la crisi era ormai superata. Io dissi a tutti “guardate che non è superata peggiorerà e l’Italia andrà malissimo”.

Ma nessuno mi credeva e ricordo anche un’amica che disse “ma qui da noi nella mia città, non si sente nessun effetto di questa crisi!” “eh – ho detto – perché deve ancora arrivare! Aspetta che arrivi”. Adesso lei lo sente, prima era benestante e, adesso, lotta con i problemi di soldi.

Fare predizioni consultando Spiriti su quello che può succedere, non è utile, perché la gente non ti ascolterà, o se anche ti ascolterà, se quella cosa deve avvenire, si farà in modo di farla avvenire in un modo un po’ diverso; in modo che ottenga il risultato lo stesso.

Quindi, questa volta, non ho intenzione di dichiarare niente, su come andrà questa epidemia.

Però, vi vorrei far presente una cosa che è un insegnamento sciamanico fondamentale:

le paure sono utili a piccole dosi, perché come un veleno, la Paura ….è come un veleno, in piccola quantità è un farmaco, ti cura, in grande quantità, invece, ti fa stare male, o, addirittura, ti fa morire e – ripeto – la paura è così; una piccola dose, serve a non fare azioni avventate, a non ficcarsi in un pericolo inutile ed a premunirsi dai pericoli in arrivo.

Ma, se uno come qui é preso dal panico, chiude tutto, annulla tutti i viaggi possibili immaginabili, manda in malora tutta l’Economia dell’Europa, che già sta messa molto male, non solo quella italiana, sta messa male, tutta l’Economia Europea sta messa molto male….questo provocherà un disastro; senza che ci siano garanzie che fermi l’epidemia.

Anche perché, chiudono da una parte, lasciano aperta da un’altra…

Comunque, la paura – tornando alla paura – è pericolosa.

I pericoli che ci sono intorno a noi, sono come belve feroci, o anche cani selvatici.

Sentono l’odore della paura. Se tu hai paura… ti attaccano.

Se tu temi molto qualcosa, quello che temi rischia di realizzarsi, perché attiri, esattamente, quello che temi; con la tua paura attiri la bestia feroce.

Con la paura sfrenata del Virus, si attira il contagio ma si da anche Potere al Virus, lo si rende più forte e più potente. Attenzione.

Per il momento, non è niente di grave, l’influenza mi hanno detto che, quest’anno, ha prodotto quarantamila morti, quella normale; il Coronavirus non ne ha prodotti neanche quattromila.

Ha una mortalità molto più alta ma solo sugli anziani.

Io… dovrei aver paura, che sono anziano ed ho avuto due polmoniti.

Una per fare un rituale molto difficile, nel mezzo del Deserto Australiano; e io non ho paura.

I giovani non si capisce come possano aver paura, solo perché non hanno mai visto nessun pericolo in tutta la loro vita.

Allora che vadano a cercare i vecchi, i vecchi disprezzati che non avevano più nessuna importanza in questa società, perché tanto la loro esperienza non conta niente, perché il Mondo cambia troppo velocemente.

Si cerchino ancora i vecchi decrepiti, che quelli sono quasi tutti morti ma qualcuno c’è n’è ancora quelli che hanno vissuto, beh qualcuno ha vissuto la guerra – ma saranno pochi ormai eh – però, ci sono quelli che hanno vissuto, almeno, l’asiatica. Tra il ’57 ed il ’60 – è andata avanti per tre anni, mi pare, due o tre anni – un’influenza chiamata “asiatica” – guarda caso anche quella veniva dall’Asia, o almeno così sembrava – ha fatto due milioni di morti. Due milioni e nessuno dei paesi Europei si è fermato, come invece sta accadendo adesso che si sta fermando tutto; in Italia, specialmente.

Andate a parlare con quella gente che vi troverà ridicoli, per le vostre paure e, magari, vi insegnerà come si vive in una situazione di pericolo, pericolo molto moderato, molto moderato per la gente che, per esempio è stata sotto ai bombardamenti.

Cioè, vi rendete conto che con questa isteria per il Coronavirus, sembrate un branco di bambini viziati che fanno ridere tutto il Terzo Mondo, dove ci sono davvero pericoli e guerre?

E’ chiaro che poi vogliano venire qui e sostituirsi a noi e spazzarci via. Vedono tutte le forze più potenti del mondo, a livello politico ed economico – ammesso che ci siano distinzioni tra le due cose – tutte queste forze, in mano ad un branco di bambini paurosi; perché questo siamo diventati, qui in Occidente.

E con questo, non voglio dire che non si debbano prendere misure per frenare il contagio ma, limitatamente, senza essere presi dal terrore e senza fermare tutto il Paese.

Come ho detto, non ho intenzione di dire, o fare, previsioni su questo Coronavirus ma, in parte, è nelle nostre mani. La paura… gli da forza.

Semmai, una domanda che ci si potrebbe porre è: come mai l’Italia sia così sfortunata.

Perché, si, adesso sembra il crogiuolo del Coronavirus, la fonte primaria del contagio; tutti, dappertutto, rifiutano gli italiani.

In realtà, in parte, la sfortuna dell’Italia si può spiegare. Cioè, gli italiani, come al solito, si sono dati la zappa sui piedi da soli. Hanno tantissimi contagi – IMHO (in my humble opinion) – perché hanno fatto, e fanno, tantissimi tamponi. In Germania, finora, non avevano quasi nessun contagio, perché non fanno nessun tampone. Poi, adesso, stanno esplodendo i contagi ma cercano di tenere tutto nascosto, perché non vogliono distruggere la loro economia – ben più furbi degli italiani.

In Svizzera, dove vivo io, fanno tamponi ma non così tanti e, li hanno aumentati un po’, per l’allarme del fatto che viviamo al confine con l’Italia ma, comunque, non certo così tanti quanti in Italia e, così, viene fuori un sacco di gente contagiata che negli altri paesi passa sotto silenzio, perché la maggior parte gli viene solo un’influenza; non è il Vaiolo, non è la Peste Bubbonica.

Quindi, in parte, gli italiani, come al solito, si sono dati la zappa sui piedi da soli, facendosi una pessima pubblicità e, questo, spiega un po’ della loro sfortuna.

Però, c’è n’è anche dell’altro. Poco prima è crollato il ponte Morandi. Poi, qualche anno fa, ci son stati due terremoti, poi altri disastri apocalittici di inondazioni varie. Negli altri paesi Europei non accade tutto questo.

Allora la domanda è: Come mai l’Italia è così sfortunata?

Gracias a Todo el Mundo. Buenas Noches.

LE BANCHE E I NUOVI SACERDOTI

Dovevo scrivere questo post diversi anni fa, ma poi passai la mano…
Cominciò un giorno in cui mi trovavo in transito all’aeroporto di Zurigo. Intorno a me c’erano tutti e soltanto uomini e donne d’affari, coi loro smartphone, tablet e portatili.
Osservai quello che è sempre sotto gli occhi, ma su cui non mi ero mai soffermato prima: erano tutti vestiti di nero. Tutti, uomini e donne, indossavano grisaglie molto scure, tailleur antracite, completi fumo di Londra – come si diceva un tempo – solo una donna, una sola su duecento persone (!), aveva un maglione blu sopra una gonna… nera. E vari colleghi la guardavano perplessi!
Sembrava un gigantesco funerale o una marea di addetti alle onoranze funebri.
Un mio Pasuk (Spirito aiutante degli sciamani) mi disse: “Li vedi? Tornano dalle loro chiese”.
Allora capii.
Erano dei preti.
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