Articoli del mese: Aprile 2020

Pásuk e Poteri sciamanici

Buenos dias!

Avevo già girato una versione di questo video, ma miei Spiriti aiutanti, che è proprio quello di cui parliamo adesso, miei Pásuk, come si chiamano lingua in lingua Shuar, hanno voluto che lo cambiassi, facendo notare altre cose differenti.

Ora, io mi rendo conto che cose che ho detto nel video di ieri sera, quello sulla trattativa con Nimur la Pantera, possono sconcertare qualcuno di quelli che mi guarda. Questo perché può sembrare strano che uno sciamano pensi di poter modificare cose anche grosse di questa realtà andando in un’altra realtà. Eh sì, capisco! In effetti nel mondo moderno se descrivi lo sciamanismo e utilizzi sciamanismo come forma di psicologia per aiutare le persone, per farle stare più in equilibrio con la natura, più in equilibrio con il cosmo e con sé stesse, per farle stare meglio, allora sciamanismo diventa accettabile, si può sdoganare, perché viene accettato dalla mentalità scientifica. Altrimenti se pensa di poter modificare effettivamente la realtà materiale e non soltanto le percezioni personali, allora questo sembra antiscientifico e delirante che suona di assurdità.

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La Paura

 

Buenas Noches,

Ho deciso di fare questo Cerchio sulla Paura, perché la paura che ha dimostrato la gente in questa pandemia è decisamente eccessiva e, se dico questo, mi danno tutti contro dicendo che sono insensibile verso la sofferenza delle persone.

Non si tratta di questo, io ho avuto due polmoniti negli ultimi tredici anni e anche come età, sarei in una fascia non proprio ottima, quindi potrei essere a rischio se mi ammalassi di questo Coronavirus, potrei anche non venirne fuori e so cosa si prova ad essere malati; essere malati nei polmoni che è proprio la cosa… una delle cose peggiori, perché i polmoni sono la sede della vita e del terrore della morte.

E inoltre, la prima polmonite l’ho presa nel deserto Australiano, quando cercavo una Visione di Potere e mi sono ritrovato a passare la notte nel deserto, senza neanche una coperta; e nel deserto, di notte, fa estremamente freddo, quindi, senti proprio “El frio de la Muerte” – “Il Freddo della Morte”. So bene cos’è.

Tanti anni fa, sono stato morso da un serpente, sono stato tra la vita e la morte. Sono stato malato due mesi, non si sapeva se avrei recuperato l’uso di una gamba; che forse i nervi erano stati lesionati e, d’altra parte, non avevo avuto cure mediche, infermeria era troppo lontana, sarei morto prima di arrivarci.

Quindi sono stato curato dai Nativi, con le erbe.

Conosco la paura della morte e conosco la paura che si ha nella Selva che è piena di pericoli. La Selva è estremamente piena di ogni sorta di tremendo pericolo.

Il morso di serpente era la causa più elevata di mortalità maschile, al tempo, tra i maschi; perché andavano a caccia.

Però la paura che si ha qui, di fronte a questo Virus… è eccessiva.

Ed è chiaro che per coloro che si ammalano, o peggio ancora, per i familiari di quelli che si ammalano è una tragedia, certo. Ma anche il cancro lo è! Però la gente non ha tutta questa paura del cancro. Esiste una paura atavica delle epidemie che prende alla sprovvista e suscita un enorme terrore.

Ma le epidemie ci sono anche nella giungla.

Ho vissuto un periodo a Macas, quando c’era un’epidemia di Dengue; una febbre che è molto più terribile del Coronavirus. La gente aveva molta paura, sì certo, ma non più di tanto e continuava la vita di sempre. Come mai?

Anche la gente di sessant’anni fa, durante l’Asiatica, aveva paura, ma continuava più o meno a vivere. Ci sono stati dei lockdown, come ci sono durante le forti epidemie ma limitati, senza un terrore estremo che ha chiuso tutto il mondo e spaventato la gente, al punto da rinunciare a tutte le proprie libertà, ad accettare l’eliminazione delle libertà personali, dello svago, di tutto, per quanto era forte la paura.

Ora, questa è una paura eccessiva, fuori controllo. La paura troppo forte è pericolosa.

Anzitutto, nella giungla, la paura è strettamente necessaria. Strettamente necessaria perché ci sono un sacco di pericoli; un po’ di paura devi averne. Da bambino devi imparare ad aver paura dei cobra, o di altri serpenti velenosi, altrimenti ti metti a giocare con un serpente velenoso e non diventi neanche adulto.

Ma noi viviamo in un mondo estremamente protetto. E in un mondo estremamente protetto, hanno vita migliore quelli che sono incoscienti e non hanno paura di niente, di quelli che hanno troppa paura.

Il motivo è semplice, la paura ha come un odore e in effetti ti cambia l’odore della pelle; gli animali la sentono. Se nella giungla tu ti trovi vicino ad una bestia feroce e lei sente che tu hai paura… ti attacca, se non sente che tu hai paura… non ti attacca. 

Lo sente dall’odore della tua pelle. Ti attacca perché, se tu hai paura, vuol dire che sei debole, se sei debole… sei una facile preda, se non hai paura allora, forse, sei pericoloso.

Tutti gli animali fanno questo ragionamento – chiamiamolo ragionamento – automatico, qui.

Uno dei segreti dello Sciamanismo è che le disgrazie, le avversità, le malattie, sono come belve nella giungla, si comportano nello stesso modo; è molto semplice.

Che vuol dire? Vuol dire che, se tu hai paura, ti attaccano.

Fateci caso, le persone molto paurose hanno, solitamente, una vita sfortunata. Le imprese gli vanno regolarmente male e gli capitano spesso anche delle disgrazie vere e proprie, perché hanno paura e quindi attraggono tutti i predatori.

Li sentono deboli e li attaccano.

Perciò accorgersi che le persone sono molto, troppo paurose, immediatamente fa scattare un campanello d’allarme, perché questo innanzitutto attira sfortuna.

 

E come mai le persone sono troppo paurose?

Le persone sono troppo paurose, non per colpa loro, dipende dalla vita che ognuno ha condotto. Sono troppo paurose, perché non sono abituate ad avere paura.

Noi viviamo in un mondo estremamente protetto – l’ho detto – dove, addirittura, I bambini non si sbucciano neanche più le ginocchia, perché quando vanno in bicicletta sono bardati come astronauti e non possono essere lasciati soli, neanche cinque minuti, se no si viene accusati di abbandono di minore.

Quando io ero bambino, sono caduto da un albero sul quale mi ero arrampicato ai giardini, durante il doposcuola – c’era la scuola che durava anche di pomeriggio – insieme con un compagno, siamo cascati tutti e due e lui, che era più grasso, più pesante, si è rotto una gamba, io mi son fatto male ma niente di grave.

Tu pensa, se oggi si rompe una gamba un bambino, mentre è a scuola con un educatore, ai giardini pubblici con un educatore, viene fuori un’interrogazione parlamentare, probabilmente.

Non ci sono più pericoli nel nostro mondo, quasi niente ma io che sono un vecchio sciamano rompiscatole, lo dicevo da un sacco di anni che un mondo in cui non ci sono pericoli è pericoloso, in realtà, paradossalmente, un mondo senza pericoli è pericoloso, perché non appena arriva un pericolo vero, anche non molto grave, la gente va fuori di testa, diventa vittima della paura. E infatti è quello che sta, appunto, succedendo no?

Le persone sono troppo protette, troppo viziate, abituate ad una situazione molto tranquilla e, quindi, il primo pericolo rischia di scardinare tutto.

So che sembra bello vivere una vita estremamente protetta, senza pericoli e chi vi viene a dire che – io lo sto dicendo da anni – che bisogna prepararsi perché così non va tanto bene, viene preso per un gran rompiscatole. Come i vecchi monaci medievali che andavano a dire alla gente “ricordati che devi morire”, eh insomma me la sto godendo e mi diverto, dire “ricordati che devi morire” ….vai anche a quel paese!

Certo, però, se uno vive tranquillo, a bordo piscina, passando la sua vita a non far niente e mangiare manicaretti succulenti, perché se lo può permettere, io sento la necessità di dire che, però, così si ammalerà; gli verrà mal di fegato, gli verrà la pressione alta, gli verranno dei problemi di artrosi, muscolo-scheletrici vari e che, quindi, forse… dovrebbe mangiare meglio, un po’ più sano, un po’ meno e fare attività fisica.

Ed è un po’ la stessa cosa che capita al mondo moderno, e questo del Coronavirus è un grido di allarme. C’è stata una situazione di panico, che ha contagiato perfino i governanti, o almeno così sembra.

Almeno in alcuni paesi, almeno… in Italia, Canton Ticino, insomma, altri paesi sono rimasti più equilibrati; è stata contagiata, moltissimo, l’Europa ma non contagiata a livello di Coronavirus, contagiata proprio dalla paura.

Contagiata dalla Paura.

Ma come mai? L’ho detto, la paura in realtà non è in sé stessa un nemico, no? La paura è un alleato, perché, nella giungla, tu hai bisogno di aver paura. Un pochino di paura devi averne, perché la paura ti trattiene dal ficcarti dentro un grave pericolo, in una certa misura; perché lì ci sono molti pericoli.

Ma allora quelli che vivono nella giungla, che hanno molti motivi per aver paura, dovrebbero essere molto sfortunati? No, non lo sono, perché loro controllano la paura; hanno paura ma non più di tanto. Questo perché, proprio perché vivono in un mondo pericoloso, sono abituati ad aver paura.

Vedete, la paura ha un punto debole, ci si abitua ad aver paura e ci si stufa anche di aver paura.

Adesso a Lugano, fino ad una settimana fa, non si vedeva nessuno per strada, c’era il deserto, adesso, ci sono di nuovo le code ai semafori, c’è un via vai di gente.

Eppure la gente ha ancora paura del Coronavirus, ne ha ancora paura, sì. Così risulta, anche dalle inchieste sui giornali, ma si sta abituando ad aver paura, a convivere con la paura.

Questo è un interessante punto debole della paura. Alla paura ti abitui e, quando ti ci abitui, questa… s’indebolisce.

C’è un’altra cosa buona che, la paura, in un momento di terrore generale, come questo… viene allo scoperto.

Cosa intendo dire con questo? Che la paura ha la sua forza nel vivere nell’ombra, no? Ho detto che quando io ho incontrato lo Spirito dell’epidemia…. appariva come una Pantera. La Pantera vive nell’ombra, tu non la vedi, perché si muove di notte ed è nera e ha il passo felpato. Non riesci a vederla.

 

Noi, spesso siamo afflitti da molte paure che non vediamo, ma che – come un odore – si diffondono e le belve le sentono, sentono l’odore e ci attaccano. Noi non vediamo niente. Non sappiamo neanche, spesso uno non è consapevole di avere paura, ma questa situazione fa venire la paura allo scoperto.

Spesso uno non è consapevole di avere paura… anche perché si vergogna di avere paura e questo aiuta la paura. Siccome ti vergogni delle tue paure, le tieni nascoste anche a te stesso. Non riesci neanche a capire che cosa esattamente sono, stanno nell’ombra, eviti di pensarci e più stanno nell’ombra… più diventano forti.

Una donna mi diceva – una donna giovane, sana, non ha parenti anziani o di categorie a rischio, quindi lei non aveva nessuna paura del Coronavirus, però a forza di leggere titoli sui giornali, sul Coronavirus, le sono cominciati a venire degli attacchi di paura. Ad un certo punto, lei ha letto un titolo – che era anche un titolo gonfiato – che le ha suscitato un senso di paura, ma poi ha detto: fermandomi a riflettere, mi sono resa conto che non era quella la mia paura, ho creduto di aver paura del Virus ma no. In realtà, aveva come destato un’altra mia paura, che stava dentro di me e che io ho attribuito al virus, appunto. Questa è una cosa che è molto vera. La paura è come un odore, ho detto e, come un odore… si diffonde, passa da una cosa all’altra.

Adesso il Coronavirus la catalizza, attira tutte le paure che voi potete avere, si fondono tutte nella paura dell’epidemia; perché è una paura accettata socialmente, anzi istigata socialmente, incoraggiata. 

Tutte le paure, di cui uno si vergogna, si fondono, si mettono al seguito di questa Grande Paura finalmente accettata, ma questo è un vantaggio: è un vantaggio perché, in questo modo, la paura viene allo scoperto. Voi potete seguire le tracce della paura, le tracce della Pantera e vedere da dove arriva davvero la paura.

Potete aver paura del Coronavirus ma, in realtà, la vostra paura arriva da un’altra parte, da un’altra cosa di cui non vi siete mai accorti di avere paura e che invece è quella che attira la sfortuna nella vostra vita.

È un momento molto favorevole. Questo è un altro segreto sciamanico che abbiamo detto, anche in un altro video Nel male sta nascosto il bene e nel bene sta nascosto il male”.

Nella disgrazia della Pandemia e nella disgrazia della grande, eccessiva paura, sta nascosto, dentro, il regalo… che la paura così però esce allo scoperto. Se ne possono seguire le tracce e si può capire, realmente, quale paura è, la si può smascherare e vedere la sua vera identità, nella propria vita e la si può superare.

E questa è una cosa molto buona ed è per questo che voglio fare questo Cerchio, proprio adesso, senza aspettare; lo faccio con poco preavviso, proprio perché bisogna farlo prima che la gente si abitui troppo alla paura, prima che la paura decresca, prima che cessi il lockdown, prima che le persone si tranquillizzino, perché adesso è il momento in cui la paura è visibile e può essere…. combattuta e vinta.

In quanto, lo ripeto ancora, la gente di questa società, di questa Europa in particolare, è davvero troppo, troppo, troppo paurosa.

Questo non è soltanto un pericolo individuale. La paura non suscita soltanto nella tua vita, nella mia, nel singolo individuo, l’attacco di belve che portano sfortuna, disgrazia, imprese che vanno male etc. Questo lo fa certamente, ma non fa soltanto questo. Quando tanta gente ha paura, quando si riesce ad avere la paura diffusa in tante persone, come in questi casi qui, di una paura sociale…allora arrivano belve più grosse.

Arrivano belve più grosse che possono approfittarne per stravolgere la vita delle persone. Le situazioni di paura sono quelle in cui, per esempio, si possono eliminare le libertà personali e ci sono molte forze, adesso, che sicuramente vogliono farlo.

I regimi totalitari, spesso, si affermano in una situazione di paura generalizzata.

All’inizio degli anni ’20, c’erano forti scontri di piazza, sono completamente diverse, nessuna pandemia, però c’era stata! C’era stata la Pandemia della Spagnola… Gravissima. Dopo la prima Guerra Mondiale…. Gravissima.

La gente, quindi, era fortemente provata; perché, dopo la Guerra, trovarsi un’epidemia cento volte più grave di questa qui, perché colpiva anche la gente giovane e sana, anzi, colpiva, prevalentemente, la gente giovane e sana! Una cosa terribile, la Spagnola.

Non si sa neanche quanti morti abbia fatto nel Mondo, tra i cinquanta ed i cento milioni, dicono e quindi…

In Italia ne ha fatti meno di un milione, però è una bella cifra, confrontata con i morti da Coronavirus.

E c’era stata la prima Guerra Mondiale, e c’era stata la pandemia di Spagnola, c’erano gli scontri, violenti, tra i sostenitori del Bolscevismo – come veniva chiamato allora – cioè del Comunismo, perché c’era appena stata la Rivoluzione in Russia e i fascisti che si opponevano. Molti avevano paura di una rivoluzione Bolscèvica – come si diceva allora – cioè Comunista, in Italia; in questo clima di paura, perfino il Re – Capo di Stato – il Re ha avuto paura e ha dato il Governo a Mussolini.

Mussolini non ha preso con la forza il Governo, l’ha preso con la paura.

Quindi la paura è un momento in cui le libertà personali possono sparire perché la gente può essere disposta a rinunciarvi.

Vedete che la gente ha già rinunciato ad un sacco di libertà nel periodo del lockdown e qualcuno, se le situazioni di paura si prolungano o si ripetono,  può convincere le persone che è opportuno eliminare le libertà per il bene comune.

La paura, ripeto è molto pericolosa e ci sono anche molti altri pericoli legati alla paura, in questo momento storico, che non ho voglia di raccontare in questo video – ne parlerò in un altro video – ma è il momento, secondo me, di cercare di aiutare tutti a vincere la paura per essere più forti e, quindi, non cadere vittima delle belve, né nella tua vita privata né nella vita pubblica.

Ecco. E qui, per ora, ci fermiamo.

Gracias a todo el Mundo.

Buenas Noches.

 

SUTSI, LA PAURA!
come conoscerla, come vincerla
(Cerchio online: 25 – 26 aprile 2020)

https://www.sciamanesimo.org/eventi/sutsi-la-paura

Pane, salute e brioches

Buenas tardes!

Come ho già detto in un altro video, questo vecchio Uwishín… Ah, Uwishín è una parola Shuar che vuol dire più o meno sciamano…

Questo Uwishín aveva previsto tutto quello che sta accadendo e lo dico perché è bene che le poche persone che mi seguono e soprattutto, ma non solo, i miei allievi – quando parlano con uno sciamano, quando uno sciamano parla – facciano molta attenzione a quello che dice perché lo sciamano è una persona come le altre, per tutti gli altri aspetti. Ha tutti i difetti di tutte le persone. Io per esempio ho un pessimo carattere, lo sanno tutti.

Però lo sciamano è in contatto con delle forze che stanno dietro la realtà. Questo per sua formazione, che è molto difficile e molto lunga e per suo lavoro, quindi queste forze gli suggeriscono delle cose che come ho già detto noi non possiamo dire esplicitamente, perché non ci è consentito.
Allora l’anno scorso, ad esempio, io avevo organizzato un incontro avanzato, cioè riservato agli allievi avanzati, quindi non aperto al pubblico, che si chiamava “Il Bagno di Sangue”, l’ho già citato in un altro video: il Bagno di Sangue!

Per la prima volta, però, io ho pubblicizzato questo incontro nella newsletter pubblica che viene mandata a tutti quelli che hanno fatto la sottoscrizione. Si tratta di una newsletter che viene mandata ad oltre mille persone. È la prima volta, credo, che io pubblicizzo un evento avanzato, chiuso al pubblico, riservato a pochissima gente. Ma volevo lanciare un suggerimento, perché nella newsletter, chi l’ha ricevuta può andare a cercarsela, credo fosse dell’11 marzo dell’anno scorso [2019]. Io parlavo proprio dell’importanza che aveva avuto lo spargimento di sangue nell’evoluzione della civiltà. I riti che poi venivano fatti in quel cerchio sono riti che vengono fatti per le grosse sfide ossia le guerre, le epidemie. I bagni di sangue sono questo. I bagni di sangue è quello che avviene con una guerra o con una epidemia, non ci sono altri bagni di sangue.
Ma successivamente nel giugno dell’anno scorso io dopo molto tempo che non lo facevo per il solstizio ho organizzato un cerchio per il Sole. Però diversamente da tutti gli altri anni l’ho chiamato Danza del Sole, cioè il nome che ha nella tradizione degli Indiani delle Pianure.
Questo attirandomi addosso un sacco di critiche, c’è chi mi ha scritto “Ho fatto la danza del sole con gli Indiani negli Stati Uniti, non vengo certo a farlo con te”. Qualcun altro ha ridicolizzato la Danza del Sole degli Indiani e quindi di conseguenza quella che facevo io.
Vecchio Uwishín aveva fatto questo perché in questa Danza del Sole era previsto da parte degli uomini un sacrificio di sangue, cioè che si tagliassero il petto.
Perché questo? Anche nel Bagno di Sangue era previsto un sacrificio di sangue. I sacrifici di sangue vengono fatti in prossimità di una guerra o di un’epidemia perché si offre sangue adesso, per non doverne versare di più dopo. Al tempo stesso si dimostra coraggio di fronte al nemico che sta arrivando. Questo era il senso. Quasi nessuno ha capito che io stavo lanciando una predizione. Però non importa, perché il Potere, sanno sciamani, passa lo stesso, anche se le persone sono inconsapevoli. Se sono consapevoli passa meglio, però passa comunque. Infatti, vedo che i miei allievi non sono molto spaventati di questa crisi del corona virus, anzi al contrario.
Quindi mi sembra che tutti loro la stiano affrontando molto bene, perciò ritengo di aver fatto un lavoro decente. Ecco, ma ho voluto ricordare queste cose perché è bene che si stia molto attenti a quello che dicono anche di sfuggita vecchi sciamani.
Un’altra cosa! C’è stata un’altra predizione che io ho fatto, questa molto più grave e delicata. Molti anni fa, probabilmente una decina di anni fa, questo Uwishín ha predetto la fine di questa civiltà, il tracollo di questa civiltà, quindi una crisi epocale che come mi ha ricordato un’amica, una mia allieva, sarebbe cominciata con un’epidemia seguita da delle guerre. Probabilmente c’è scritto anche qualcosa sul sito, ci deve essere qualche pagina su questo forse nel forum. Ma nel forum potrebbe essere in aree riservate, se mai vedrò se si può trovare e rendere pubblico. Non lo so. Spiriti non volevano che fossi troppo esplicito. Ora, questa epidemia seguita da guerre…
Attenzione che bisogna sempre prendere le guerre con le molle, perché nelle visioni epidemie e guerre possono confondersi in quanto gli uomini reagiscono in modi simili ad entrambe. Comunque, tenete presente che esistono molti tipi di guerre. Ciò detto, qualcuno mi ha appunto chiesto “È questa l’epidemia che avrebbe scatenato la guerra?” Io questo ya no sé, non lo so. Se anche lo sapessi non potrei dirlo. Potrebbe essere queste, come questa potrebbe essere una prova generale. Attenzione, la Terra, le forze della Terra che possono esserci ostili hanno capito qual è punto debole di questa civiltà. Guerre almeno in partenza (magari dopo sì), in partenza non sono possibili per destabilizzare la nostra società. Epidemie invece sì. Anzi, basta un’epidemia da nulla, come questa qui. Ecco! Però, vedete, quindi una crisi epocale sta certamente arrivando e cambierà radicalmente il mondo cui noi siamo abituati. Tuttavia, noi possiamo, non possiamo impedire un cambiamento, ma possiamo con le nostre azioni fare in modo che il cambiamento prenda una piega piuttosto che un’altra, che può essere molto differente, può essere molto differente sia nel breve termine che nel lungo termine. Adesso in questa fase, ripeto, è molto pericolosa la paura. Le forze della Terra hanno capito che questo è nostro punto debole perché la gente non è abituata ad avere nessuna sfida, vera, autentica, negli ultimi 60 anni. L’ultima è stata l’epidemia asiatica che era molto più grave di questa. Ha ucciso più di un milione di persone nel primo anno. L’ultima guerra addirittura risale a 75 anni fa. Quindi le persone sono estremamente deboli, estremamente fragili di fronte ad una sfida di questo tipo. Questo si può vedere anche leggendo i giornali, ascoltando la propaganda. Sui giornali ticinesi io ho letto almeno 3 o 4 volte affermazioni del tipo “La Salute della popolazione è la priorità”. Di recente addirittura uno ha scritto “La salute della popolazione è l’assoluta priorità e questo non si discute”. Questa è una terribile idiozia. La salute della gente non è affatto la priorità. Questa è una cosa che può pensare soltanto chi non ha mai affrontato veri o autentici problemi ed è sempre stato abituato a vivere nel lusso, nella comodità, in cui i problemi possono essere non potersi comprare la casa al mare. Se uno è molto anziano e non si è rimbambito, che potrebbe essere il problema dell’età anziana, sicuramente sa che la priorità non è la salute. Così come lo sa chi come me è vissuto tra i nativi in Amazzonia dove la gente, la popolazione, è suscettibile di morte o di estinzione, proprio della famiglia, ma anche dell’intera tribù, ogni momento. Deve lottare per la sopravvivenza della specie, no?!, in un certo senso. Allora, quella gente li sa benissimo quale è la priorità. La priorità non è affatto la buona salute, la priorità è mangiare. Mangiare è la priorità! Soltanto chi non ha mai avuto, ripeto, veri problemi può pensare che la priorità sia la salute. Gli esseri umani hanno sempre messo a repentaglio la loro salute e anche la loro vita, però anche proprio la salute, e l’hanno spesso danneggiata anche consapevolmente per avere da mangiare. Non solo, hanno anche messo sempre sempre, fin dall’età della pietra, a repentaglio la propria salute per avere da mangiare di più o per avere da mangiare meglio. Hanno danneggiato gravemente la salute anche irrimediabilmente per avere dei territori migliori in cui poter avere cibo più abbondante e migliore. Per poter avere più figli che avessero più cibo, più abbondante e migliore. Questo è sempre stato fatto. La cosa più importante è mangiare. Se tu non hai da mangiare della salute non te ne fai un bel niente, perché muori di fame. Dire una cretinata del genere è come dire la frase della povera Maria Antonietta “Se non hanno pane che mangino brioches”, detta riferita al popolo che faceva tumulti perché non aveva pane. Ma la povera Maria Antonietta non ha mai detta quella frase, perché è una frase che è stata attribuita anche ad altra gente prima di lei e quindi è una fake-news dell’epoca, una frase inventata. Però rende l’idea di chi nobile e ricco non capisce nemmeno quale sia il problema di non avere da mangiare. Pensa che sia non avere a disposizione un certo cibo invece che un altro. Ora, qui, il vero problema è che con la sfida del corona virus affrontata in questo modo, cioè vigliaccamente chiudendosi in casa per paura di contagiarsi, c’è, se la crisi non si risolve rapidamente per un miracolo, cioè il virus muta subito, cosa che è difficile, di solito questi virus mutano in forme più benevole, ma impiegano tipo tre anni per farlo. Se non succede una cosa del genere, l’anno prossimo in autunno il virus ritorna e quindi ci dovremmo rinchiudere tutti una casa un’altra volta. Allora quello accadrà è che morirà tantissima gente, ma non di corona virus, di cui muoiono in realtà quattro gatti. Morirà molta gente di fame, o perché si suicida perché non ha più lavoro, non sa più cosa fare. Perché a questa crisi del virus seguirà una recessione che diventerà una grande depressione simile a quella del 29 a meno che non si arresti questo meccanismo al più presto. Si sta mettendo appunto la salute pubblica prima del mangiare, ma questo è un errore enorme, terrificante. La gente deve assolutamente continuare a lavorare se non vuole affrontare lunghi anni di tragica miseria. A questo proposito, dico due cose. Una è, ma davvero è possibile che una cosa così ovvia e quasi puerile non se ne renda conto nessuno? Nessun politico, nessuno statista, in quasi tutta Europa. È davvero possibile? Vorrei dire suggerire qualcosa su questo in un altro video.
Quello che mi preme dire qui, è che io per parte mia intendo tornare a lavorare, visto che non mi può essere proibito. Perché girare dei video non è il mio lavoro. Io giro i video per stare vicino alle persone che normalmente mi seguono, visto che non posso incontrarle regolarmente come facevo di solito e anche per dare un po’ di aiuto, di cosmovisione, di visione diversa del mondo a tutte le persone che vogliono ascoltare e che sono spaventate oppure disorientate. Quindi per questo giro questi video, ma girare video non è il mio lavoro. Non è il lavoro di un Uwishin. Il mio lavoro è organizzare dei riti sciamanici, per meglio dire, guidare le persone a fare loro stesse un rito sciamanico. La parola rito in occidente può essere del tutto fuorviante. Non si tratta semplicemente di una specie di cerimonia vuota. In un rito sciamanico si incontrano spiriti, ma spiriti è un termine antico e tradizionale che può suonare…può dare un’idea sbagliata all’uomo moderno. Non è che noi incontriamo degli ometti o degli angioletti che vivono sulle nuvole o in mezzo agli alberi del bosco. Noi sciamani insegniamo ad entrare in contatto con delle forze della natura, o delle forze cosmiche, che sono più come un fiume, come un flusso di potere. Un flusso enorme di potere che sta dietro questa realtà e che può influenzarla o determinarla a livello piccolo, e per le forze cosmiche anche a livello storico, anche influendo su cambiamenti epocali, come quello che sta avvenendo. Solo che queste forze naturali o cosmiche, noi sciamani sappiamo per nostra esperienza e perché la nostra esperienza funziona, da dei risultati, da dei successi, sappiamo che con queste forze si può comunicare, ossia che queste forze sono consapevoli. Sono un flusso di consapevolezza. Non sono personali, sono sovrapersonali. Ma sono consapevoli. È difficile capire la consapevolezza non personale se uno non l’ha mai sperimentata. Però quando noi cerchiamo in una visione sciamanica, in un rituale sciamanico di comunicare con queste forze, da questo fiume, di potere, emerge come un pochino, come se con una bottiglia prendessi un po’ di acqua del fiume e quel poco che emerge assume l’espetto, l’atteggiamento di una persona. Si comporta con noi come se fosse una persona per poter comunicare con noi perché tutto il fiume, ognuno di questi fiumi è troppo grande per potere comunicare con noi. È come dire che queste bottigliette hanno forma di una bella ragazza o di un bell’uomo muscoloso, o magari di un ciccione, non è questo il punto. E poi dopo aver comunicato ritorna nel fiume. Ecco, il lavoro dello sciamano è guidare le persone a comunicare con queste forze ed io cercherò di farlo, di nuovo, naturalmente di guidare chi vuole in un rito sciamanico a distanza. Ognuno chiuso nella sua casa, dato che gli italiani non possono neppure uscire. Qualcuno mi ha detto, ma come si fa a fare un rito sciamanico chiusi in casa o isolati, non insieme. Perché normalmente si sta tutti insieme per creare la circolazione di potere, il così detto potere del cerchio, che moltiplica il potere delle singole persone per favorire il contatto. Si può fare perché non c’è altro mezzo. Questo è uno dei segreti della realtà. Vedete, se io ho una persona che ha bisogno di un recupero d’anima perché ha avuto una perdita, terminologia sciamanica per indicare chi ha avuto un grave danno alla propria anima, come se ti mancasse qualcosa dentro, di solito per un trauma. Sciamani aiutano a curare questo facendo un recupero d’anima, cioè andando a cercare l’anima perduta e riportandola alla persona. Una specie di pezzo di anima perduto. Un recupero d’anima io devo farlo di persona, portando la persona che ha bisogno di questo aiuto con me al fiume, nel bosco. Ma se la persona non può venire da me, perché abita molto lontano, intendo tipo in un altro continente e non ha la possibilità materiale o i soldi per affrontare il viaggio, oppure è bloccata a letto perché, gravemente inferma, allora io posso fare il recupero d’anima a distanza e funziona benissimo. Se però quella stessa persona potrebbe venire da me, semplicemente non lo fa perché non gli va o perché non vuole spendere i soldi o per qualche altro motivo di questo tipo, allora, si dice tradizionalmente spiriti non ti aiutano e il recupero d’anima non funzionerà. Allo stesso modo, io devo fare i riti normalmente nella natura, ma se io sono chiuso in prigione allora posso farli anche dentro casa, ma se io da casa posso uscire tranquillamente, solo che non ho voglia di andare del bosco perché il bosco è lontano perché non mi va, allora il rito fatto in casa non funzionerà. Así es, è così che funziona! Perciò presto io proporrò a tutti di partecipare ad un cerchio virtuale, online, in cui tutti verranno preparati durante il pomeriggio e poi la sera potranno avere un incontro con forze della natura o cosmiche per affrontare e vincere la paura. Perché questo è il nostro maggior nemico, in questo momento, la paura. Bene, gracias, terminiamo qui.

Gracias a todo el mundo.

Buenas tardes.