Articoli del mese: Marzo 2020

La Visione della Pantera

Buenas noches!

In questo video vi racconto il mio primo incontro con lo Spirito dell’Epidemia…

Buenas Noches

L’altro giorno, volevo evocare lo Spirito dell’Epidemia che sta sconvolgendo tanto, le vite delle persone che sono molto molto spaventate e, d’altra parte, anche I Governi non fanno che alimentare il terrore, nella gente; e volevo evocare questo Spirito e guardarlo negli occhi, vedere cos’era.

Ma entrare in contatto con Spiriti così ostili, ovviamente, e così vasti, così grandi come un’epidemia – perché un’epidemia è qualcosa che colpisce in molti posti, simultaneamente, facendo ammalare molte persone nello stesso tempo, in posti distanti tra loro – evocare questi Spiriti, non è per niente facile ed, allora, sono ricorso ad un antico metodo sciamanico, per fare questo.

Un metodo che usavano Sciamani antichi già era di cospargersi di fango marcio e di roba in putrefazione, perché il male chiama male, il degrado e la morte….chiamano il degrado e la morte. Ma, naturalmente, io non potevo usare, esattamente, questo metodo, anche perché siamo in isolamento – più o meno, insomma – ed è difficile trovare, nel bosco qui vicino, un ambiente proprio adatto, così marcito e d’altra parte non era il modo migliore.

Ho utilizzato, invece, un’altra variante, pure questa molto antica che consiste, in sostanza, nel farsi coprire di insulti, nel farsi prendere a pesci in faccia; perché se vieni coperto di insulti, naturalmente è come se ti coprissi di marciume. E, allora, ho scritto – non potevo farmi coprire d’insulti, letteralmente, da persone fisiche e nella realtà, perché non possiamo vedere quasi nessuno – così ho scritto dei messaggi, provocatori, su Twitter.

Non è molto difficile farsi prendere a pesci in faccia su un social è molto molto facile, basta dire qualcosa che non è allineato con il pensiero corrente, o con quello che la gente vuole sentire; basta dirlo in modo, nemmeno brutale, basta dirlo in modo un po’ brusco e, subito, susciti l’emotività delle persone comuni che s’infuriano e ti riempiono di insulti.

E poi, naturalmente, essendo tutti d’accordo, come succede in genere agli esseri umani – sono come scimmie, no? si caricano a vicenda, no? – e, naturalmente, c’è anche il vantaggio, (dal mio punto di vista), che poi ci si mettono, soprattutto, delle persone, sostanzialmente, “giornalistucoli” che sono in cerca di cose “acchiappa like” e, quindi, ci mettono il carico loro …stimolando altri insulti ed altri pesci in faccia; è una cosa molto facile.

Io ho scritto due, o, tre messaggi la mattina, per farmi prendere ad insulti per tutto il giorno. Non ho dovuto dire niente di finto, o di inventato, ho detto semplicemente la verità ma in modo un po’ schietto e, quindi, cos’è successo?

Questo metodo, per evocare lo Spirito dell’epidemia è ancora meglio del coprirsi di fango, letteralmente, perché venendo insultati, si viene respinti dalla comunità – in questo caso una comunità virtuale – e, quando si viene respinti dalla comunità, si attirano i predatori. I predatori ti attaccano e, naturalmente, puoi sperare che arrivi il predatore che cerchi tu. Ovviamente, per chiamare proprio lui, poi, ci sono altre cose che gli Sciamani fanno ma questa è la premessa per evocarlo.

Inoltre, naturalmente, farsi riempire di insulti è come mestare nel torbido, fa tirar su tutta l’emotività più cattiva della gente ma, mestando nel torbido, viene fuori anche dal profondo, quello che c’è di più maligno nel profondo e vengono fuori anche Spiriti cattivi, come Spirito dell’epidemia.

Ecco, allora, fatto questo, la mattina dell’altro ieri, mi sono preso gli insulti per tutto il giorno, quindi è andato piuttosto bene e, proprio la notte stessa… è arrivata la Visione.

Adesso, io la Visione voglio raccontarvela ma non la commenterò, ne tanto meno la interpreterò, perché desidero che il suo Potere passi naturalmente, senza freni, libero e senza essere filtrato dalla mente; che entri diretto dentro al vostro Cuore e dentro alla vostra Pancia.

Poi, semmai – si anzi, senz’altro – fra qualche giorno, lo commenteremo.

Ecco, una piccola premessa, prima di raccontarvi la Visione: non cercate di imitarmi.

Se praticate Sciamanismo, o siete dilettanti delle Visioni o di qualcos’altro, non cercate di evocare Spirito dell’epidemia, a meno che siate Sciamani riconosciuti, che hanno avuto un apprendistato serio, con uno Sciamano che ha potuto insegnarvi, un po’ alla volta, come fare.

Questi Spiriti, piuttosto grossi e grandi e poco empatici – per niente empatici con noi, anzi – sono molto pericolosi. Sono molto pericolosi, un minimo sbaglio può portarvi malasorte terribile, o, addirittura, la morte.

Tanto meno cercate di comunicare con Spirito di Epidemia, perché – nemmeno io ho cercato di comunicarci – la prima volta, la prima Visione è questa, ho voluto soltanto vedere cos’era e guardarlo in faccia e prendere le misure, poi cercherò di comunicarci; perché le trattative, con questi Spiriti, sono una tradizione antica degli Sciamani ma è un’arte molto molto delicata, non c’è spazio per lo sbaglio, non si possono commettere errori.

Ecco… e adesso vi racconto la Visione:

Nella Visione io mi trovavo in una camera d’albergo, non molto grande, una normale camera d’albergo, con un piccolo balcone. Insieme a me c’era mia moglie, Francesca, ed un’altra donna, che stavano parlando tra di loro, non ricordo bene chi fosse l’altra donna, o come fosse.

Improvvisamente, con un balzo, una Pantera nera entra dal balcone, nella stanza. Immediatamente, provo un grande terrore, perché non era una pantera, tipo un “grosso gattone” eh…ne una pantera come la immaginano nella New Age, o come la immaginano gli Occidentali – che non hanno mai visto un animale feroce dal vero, ed hanno visto le pantere nei documentari e le trovano belle ed affascinanti, certo – ma questa era una pantera, come ti appare davvero nella giungla, un incontro che speri di non fare mai. 

Immediatamente, provai un grande terrore. La pantera si aggirava intorno, anche perché la stanza era molto piccola per lei, era una grossa pantera e… mi tocca con una zampa, mi tocca il braccio; ed ho, indubbiamente, un brivido lungo la schiena. Allora, senza voltare le spalle alla pantera, continuando a guardarla, cercando, però, di non avere uno sguardo di sfida, dico a mia moglie ed all’altra donna, sottovoce, di “sgusciare fuori dalla porta… subito”.

Non so se, in realtà, non ho una risposta da loro, io, poi però, arretro verso la porta – pensando che loro due siano uscite prima di me – arretro verso la porta, sempre continuando a guardare la pantera ed esco fuori; e chiudo la porta, con l’intenzione di chiudere la pantera dentro la stanza, in modo che non possa uscire. Che non possa uscire di li.

Ma, quando faccio questo, mi rendo conto che la porta della camera era divisa in due parti. La parte superiore, si apriva, indipendentemente, da quella inferiore, come per creare una finestra; e, quest’anta superiore, era rimasta aperta. Allora, mi dico che, la pantera poteva, tranquillamente, saltare fuori da lì.

Inoltre, mi accorgo anche che il soffitto – cioè la parete, non il soffitto – la parete della stanza, non arrivava fino al soffitto, c’era uno spazio sopra… come avviene nei bagni pubblici – non anche lo spazio sotto , soltanto sopra. Però, mi dico – siccome il soffitto era piuttosto in alto, parecchio in alto – penso che la pantera non riesca a saltare fino a lì e, forse, nemmeno a passarci, perché la fessura era piuttosto stretta e la pantera era piuttosto grande.

Però, certamente, può passare dall’anta aperta – da questa specie di finestra – e, allora, mi dico che devo chiuderla ma l’anta è ribaltata verso l’interno della stanza e, quindi, per prenderla, dovrei allungare il braccio all’interno, rischiando di essere aggredito dalla pantera che credo che sia proprio di fronte alla porta.

Mentre cerco di capire come fare, sento la voce di mia moglie e dell’altra donna, dentro la stanza – non erano uscite come io credevo – sono dentro alla camera. Ma, non sono spaventate e non sembrano per niente spaventate, anzi e, la pantera, non sembra affatto voler far loro del male.

In quel momento la Visione… finisce di colpo.

Ecco, questo è quanto.

Come ho detto, non la commento, voglio solo dirvi una cosa, nella tradizione amazzonica, la Pantera nera, che in lingua Shuar si chiama suach’-yawá, ha potere della Paura.

Essa, infatti, dicono i Nativi: “incute terrore sia agli uomini che alle donne, ai nemici come anche agli amici, incute paura a tutti”.

Gracias a todo el Mundo.

Buenas Noches.