Archivio Categorie: Miti e Racconti

Gli Ingannatori

Il Ragno aveva una moglie e una bellissima bambina. Un giorno si stancò della sua sposa e divorziò da lei.
Dopo alcuni anni da solo, si accorse della bellezza della figlia, ormai adolescente, e la desiderò.
Disse alla figlia che sarebbe partito per andare a vendere alcuni tessuti (era infatti un tessitore) nel mercato di una città e sarebbe tornato dopo un mese.
La sera stessa, quando fuori infuriava il temporale, qualcuno bussò alla porta della casa del Ragno. “Apritemi, vi prego!” gridò per sopravanzare il frastuono della pioggia. “Datemi solo un riparo per la notte!”

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TUWA E LE DONNE POVERE

In un villaggio della Selva vivevano due donne molto povere, non avevano figli mentre i loro mariti erano invalidi e non potevano andare a caccia. Essi trascorrevano il tempo a bere punta (distillato molto alcolico della canna da zucchero) e non si preoccupavano delle loro mogli.
D’altronde la selvaggina, da quando erano arrivati i coloni a innalzare recinti, i cercatori d’oro a inquinare l’acqua e i missionari ad aiutare i nativi era molto poca, ogni cacciatore riusciva a cacciarne solo lo stretto necessario per la propria famiglia, così le due donne povere non potevano contare sul sostegno dei compaesani e avevano solo pochi avanzi di yuca che le altre donne donavano loro.
Una delle donne, che si chiamava Suga, andò dallo sciamano a chiedergli aiuto.
Sciamano disse: “Torna a casa, stanotte manderò i miei Tunchi per te.”
La donna ringraziò e se ne tornò.

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I tamburi di Nuás

Tanto tanto tempo fa, viveva nella Selva un ragazzo di nome Icham. Come tutti i suoi coetanei quando ebbe dodici anni sarebbe andato per la prima volta a caccia con i guerrieri del villaggio.
Al momento della partenza, la giovane Nuás, che lo amava, gli corse incontro e gli mise al collo una collana di piume di pappagallo. Lui la baciò sulla bocca.
Durante la caccia Icham e suo fratello maggiore Washi si separarono dal gruppo. Un grosso Giaguaro li vide soli e balzò su un albero lungo il cammino per aggredirli. Icham però se ne accorse e con un colpo di lancia lo uccise.
Quando si chinò a scuoiare il Giaguaro, Washi lo colpì alla nuca col machete uccidendolo. Washi era infatti innamorato di Nuás, che però lo aveva respinto.
Poi Washi gettò il corpo del fratello in un burrone, scuoiò il Giaguaro e si riunì ai cacciatori vantandosi di aver ucciso la belva.
Nessuno riusciva più a trovare il giovane Icham. Lo cercarono fino a notte e dormirono nella Selva sperando tornasse, ma l’indomani all’alba dovettero rientrare al villaggio.

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