La Solitudine della Pantera

Buenas Tardes

Questo video è stato quasi impossibile da girare, per vari problemi tecnici incomprensibili, quindi, forse….e forse verrà interrotto a metà, io non lo so.

Perciò, Sciamani di solito penserebbero che c’è qualcosa in questo video che, alcune forze oscure, non vogliono venga detto. In realtà, non credo di avere in programma di dire niente di così speciale in questo video ma, forse, c’è qualcosa che è importante e a questo vecchio Uwishìn sfugge che lo sia.

Innanzitutto, ho cercato di chiamare lo Spirito della Pantera, cioè Nimúr, Spirito di Pandemia. Sono stato nel bosco per farlo, come le altre volte ma, forse, c’era rumore che veniva da un lato del bosco, c’erano dei taglialegna che stavano buttando giù alberi e, quindi, Pantera non si è fatta vedere – come tutti animali selvatici, se c’è rumore, specialmente prodotto dall’uomo, non si fanno vedere – ma Sciamani sanno che quando c’è un’impresa sembra fallire, cioè un insuccesso, significa solo che bisogna guardare da un altro lato.

In effetti, la seconda volta che ho cantato il mio Anént – Anént è un canto di Potere, ogni Sciamano ha i suoi, che Sciamani cantano per chiamare propri Spiriti Ausiliari – e seconda volta che ho cantato mio Anént, improvvisamente, subito si è alzato un forte vento. Un forte vento che ha portato giù molte foglie secche dagli alberi, che scendevano roteando come mulinelli no? Un vero spettacolo e, poi, appena cessato l’Anént, il vento si è placato di colpo e le foglie hanno smesso di cadere.

E questo quiere decir – questo significa – che la Pantera porterà via ancora molta, parecchia, gente anziana, come foglie su alberi d’Autunno e li porterà via con sé…Asì es, si.

Ma, ecco, poi c’è qualcuno che non crede nemmeno che esista la Pantera, no? Che non ci sia nessuna pandemia; io, però, la incontro e magari anche infermieri in ospedale non sarebbero tanto d’accordo. Però, io sono convinto che ognuno deve credere quel che vuole, che gli piace credere insomma, non è soltanto una frase fatta; è importante che uno abbia diritto di credere in quello che più gli piace. Io posso soltanto far notare, però, una cosa che, magari, a qualcuno può essere utile e se, invece, non gli è utile la scarta, no?

Che ci sono due modi di farsi dominare dalla paura. Uno di questi è essere terrorizzati: c’è la Pantera, c’è una Pantera in giro, che si aggira e tu ti rinchiudi in casa, non metti neanche il naso fuori, perché hai una paura da matti e così, forse, ti salvi dalla Pantera se non riesce ad entrare da una finestra. Ma è anche un modo di vivere da prigionieri, no? Tua paura crea la tua prigione, no? tu credi di imprigionare, ti chiudi tu in prigione perché hai paura.

Questo, questo è quello che stanno facendo un po’ tutti i Governi in questa pandemia, no?

L’altro modo per essere dominati dalla paura è, invece, dire che la paura non esiste; che quello di cui hai paura non c’è. “Non esiste nessuna Pantera, non c’è nessuna Pantera, perciò io posso uscire liberamente perché la pantera è un’invenzione”.

Ma… di solito, quelli che dicono che la fonte del terrore di tutti non esiste. Di solito, in realtà, sono persone molto, molto impaurite è un modo di reagire alla paura; dice che non esiste ciò di cui hai paura. Eh questo modo magari può anche funzionare finché non incroci la Pantera andando in giro perché tu sei libero, non ti preoccupi, però, sei anche indifeso in questa maniera; perché credere che un nemico non esista, ovviamente, gli da un vantaggio.

Ecco, questi – ognuno può riflettere su sua vita – questi sono entrambi due modi che, alla lunga, non fanno bene alla nostra vita: ne l’essere terrorizzati, ne dire che ciò che temiamo non esiste.

Modo migliore secondo me è, prima di tutto, venire a patti con la propria paura, questo lo abbiamo già detto – abbiamo fatto anche un Cerchio online, su questo argomento, per fare pace con le proprie paure, no? Imparare, quindi, a convivere con ciò che ci fa paura – ma un passo, ulteriore, che solo persone che hanno il coraggio di prendere il Potere fanno…. È allearsi con la paura; in qualche modo, utilizzare il Potere che la disgrazia porta con sé.

Questo Potere è molto grande e permette anche di fare molto bene, molto bene alla propria vita e alla vita di persone vicine, alla vita di altra gente.

Ma il Potere grande è pericoloso perché é il Potere della Pantera… è allearsi con la Pantera ma, alla Pantera, sempre, può bastare una zampata per farti fuori, no? O, almeno, per farti ammalare.

Ecco questa strada, tuttavia, è la strada migliore e vorrei proporre un modo sciamanico, no? di fare questo. “Come si fa, sciamanicamente, come ci si allea con, come si riesce a prendere il Potere di un’epidemia, di una disgrazia?” Lo vedremo, lo vedremo presto.

Adesso volevo, però, semplicemente invitarvi ad osservare una cosa: “la solitudine della Pantera”. La Pantera è un animale solitario e spinge noi alla solitudine, perché dobbiamo evitare contatti sociali, no? Dobbiamo stare da soli, non vedere neanche le nostre facce, no?, perché siamo mascherati, no? Etc.

Ecco, questo, questa è una cosa su cui tutti dovrebbero riflettere, no?

Perché, sicuramente, ci sono delle forze che si alleano con la Pantera per produrre dei cambiamenti in questa Società – l’ho accennato in un altro video – “quali sono queste forze?” eh chi lo sa, non mi metto a fare teorie cospirative.

Come ho detto, io credo che più che studiate a tavolino queste cose, le persone potenti riescano ad approfittarne.

Anche perché se è stato tutto studiato a tavolino, l’epidemia, allora ha ragione il mio vicino di casa che diceva: “ma se volevano cambiare la Società con l’epidemia, dovevano sceglierne una migliore”; perché questa non è che ammazza tanta gente, in realtà, fa molto male al sistema sanitario però, in realtà, come incidenza non è molto elevata.

In effetti è difficile che, questa epidemia, possa produrre grandi cambiamenti nella Società. Però, alcuni ci stanno provando.

Quali sono i cambiamenti, ne hanno parlato in tanti e tante persone molto più, più seguite, molto più importanti di me, quindi, non mi ci vorrei soffermare. C’è: dal telelavoro – che però se vivete in Italia si chiama smart-working, solo in Italia, però; non ditelo fuori dall’Italia perché si mettono a ridere. Son gli italiani che pensano, noi italiani evidentemente pensiamo che lavorare da casa…. sia molto “furbo”, non è così furbo in realtà; è molto furbo per le grandi aziende.

Comunque, questa è una cosa che volevano sdoganare.

Un’altra cosa, probabilmente, il tentativo di eliminare definitivamente la moneta fisica, per avere solo moneta virtuale, con la scusa di non usare contatto, no? Pagamenti contact less etc.

E anche questo incontra molte resistenze, quindi …. incontra molte resistenze; come anche il telelavoro ha sempre incontrato molte resistenze.

E come anche altri cambiamenti che vogliono fare tipo, ovviamente, un pensiero unico, no? Un pensiero unico pseudoscientifico che non può essere contestato; come era nel Medioevo.

E grossi cambiamenti…vedete, il fatto è che i grossi cambiamenti in un sistema democratico – forse l’ho detto in un altro video – normalmente, non si possono fare perché è richiesto l’appoggio della maggioranza delle persone. La maggioranza delle persone non ama i cambiamenti perché le anime, se non sono molto forti, hanno paura dei cambiamenti e la maggioranza delle persone non è forte. I forti sono sempre pochi, di solito.

Un po’ perché diventare forti richiede fatica e quindi, le anime sono pigre, quindi…

Ma i grandi cambiamenti in democrazia si fa fatica a farli, quindi, un modo sono le guerre ma guerre non ce ne sono e quindi epidemie.

Tanto tempo fa, questo vecchio Uwishìn o, meglio, un suo Spirito Aiutante aveva predetto che ci sarebbe stata – ancora dieci anni fa questa previsione – ci sarebbe stata… la fine di questa Civiltà sarebbe stata causata da un’epidemia seguita da una guerra, più o meno, alcuni ne hanno parlato nel nostro Forum etc, di questa cosa che io avevo detto tanti anni fa.

Potrebbe essere questa epidemia ma, questa, potrebbe anche essere la prima di più epidemie che potrebbero colpire, no? Noi siamo molto vulnerabili alle epidemie, come tipo di Civiltà; e potrebbero, potrebbe favorire delle guerre, certamente. Ma questa è la situazione, con un’epidemia è un momento buono per – un momento di crisi – per innescare dei grossi cambiamenti.

Tra i cambiamenti io notavo che molti lavori potrebbero non avere più un futuro. E facevo osservare a un mio apprendista che, in generale, questa Pantera così solitaria e che ci spinge alla solitudine, in realtà è in linea con il progresso umano; perché il progresso umano è sempre stato una strada verso solitudine. 

Non è solo questo ma è anche strada verso solitudine.

Ora, non so se qualcuno di voi lo ha mai notato, miei apprendisti non lo avevano mai notato ma voi, forse, siete più bravi. Intanto, non soffermatevi a pensare: “perché il progresso umano è strada verso solitudine”; “chi è che lo vuole”; “si può impedire”; “è giusto è sbagliato”. Se fate così, se uno si domanda subito perché delle cose… non riesce più a vederle. Vede soltanto quello che corrisponde alle sue idee o alle sue paure. Bisogna osservare senza giudicare.

In realtà, il progresso umano è una strada verso la solitudine.

Gli uomini antichi vivevano circondati da altre persone, enormemente, più di noi moderni.

Fino a qualche secolo fa, Nobili avevano bisogno di vari servi anche soltanto per vestirsi, perché gli abiti erano complicati. Così come avevano bisogno di servi per mangiare, per fare il bagno, per mangiare, perché non c’era tecnologia che aiutasse; e serviva tanta gente.

Ma come dice i Nobili? Ma la povera gente?” la povera gente, loro, erano i servi, quindi vivevano tutti insieme nelle case dei padroni, oppure, erano dei contadini e vivevano tutti insieme nelle case patriarcali, no? Con tanti figli, perché ogni figlio, sono due braccia in più nei campi e costa solo una ciotola di minestra; quindi si viveva tutti insieme.

Una volta, addirittura, i poveri dormivano tutti in una stessa stanza, anche tra gli Shuar, con cui io sono vissuto, era così. I genitori dormivano nella stessa stanza dei bambini e facevano l’amore con i bambini nel letto accanto. Se lo fai nel nostro mondo ti tolgono i figli e li danno in affidamento ma, in realtà, l’umanità ha fatto così – almeno, tutta la povera gente dell’umanità ha fatto così – fino a pochissimo tempo fa.

E questo pure da da pensare sull’importanza delle regole che noi crediamo siano fondamentali, essenziali, un tempo “dettate da Dio”.

Beh ecco… un tempo la gente viveva molto più insieme, enormemente, più insieme.

Si pensi che il poeta latino Orazio – che era noto per la sua frugalità, era un sostenitore dell’Aurea Mediocritas, cioè della “splendida moderazione” – aveva dieci schiavi soltanto per servirgli la cena.

Eh! perché era… per varie ragioni la cena andava anche servita bene e con oggetti eleganti.

Vedete, un tempo non c’erano… la vita antica era molto più scomoda di quella moderna, anche per i ricchi era scomoda e, quindi, non c’erano tante comodità, perché non c’era tanta tecnologia e, al posto, si volevano le cose belle. Cose belle, lavorate, però le cose belle sono delicate, difficili da trattare…le coppe d’argento devono essere lucidate, pulite in modo particolare – oltretutto non c’erano i saponi moderni – la vita era più complessa, per certi aspetti – più faticosa più che più complessa – e si aveva bisogno di tantissima gente.

I Nobili, ripeto, vivevano circondati da schiavi dal momento in cui si svegliavano la mattina al momento in cui andavano a dormire.

E naturalmente questi servi – prima erano schiavi poi non erano schiavi,  comunque – questi servi diventavano spesso intimi coi padroni, no? Oltre che conoscevano tutti i fatti loro.

Ma… mano a mano che si progredisce, si ha sempre meno bisogno di persone intorno; e, guarda caso, siccome se ne ha meno bisogno, non si hanno più. Noi abbiamo abiti più semplici, non abbiamo bisogno degli schiavi che ci aiutino a metterli, non abbiamo bisogno neanche della serva che li lava, perché li ficchiamo in lavatrice.

La vita più semplice, progressivamente, ci rende sempre più soli. 

La maggior tecnologia ci rende, progressivamente, sempre più soli.

Questo non soltanto nel progresso tecnologico, tutte le forme di progresso producono questo.

Una volta la gente andava a Teatro, poi, il Teatro ha preso una brutta batosta quando c’è stato il Cinema. Poi il Cinema sembrava simile ma poi è venuta la televisione e, la televisione, ha massacrato il Cinema. La gente se ne sta chiusa in casa e non si riunisce più al Cinema a vedere i film. E adesso c’è la tv via internet. La televisione ancora la guardi con famiglia, la tv via internet la guardi proprio da solo….sempre più solo.Hai sempre meno bisogno di stare con gli altri e, di fatto, non ci stai.

E’ successo questo anche nella famiglia – adesso susciterò un vespaio, no? – però, basta osservare la cosa.

Eh… una volta uomini si sposavano anche perché avevano bisogno di una moglie; qualcuno doveva occuparsi della casa, non c’erano elettrodomestici e non c’erano i microonde, non c’erano i piatti precotti.

E le donne si sposavano perché loro curavano la casa, erano preparate a quello e, quindi, avevano bisogno di qualcuno che portasse i soldi nella casa e anche che proteggesse la casa; quando c’erano le guerre etc.

 

Ma progresso del XX Secolo, “Women’s Lib” – emancipazione femminile – ha teso a rendere le donne uguali agli uomini.

Attenzione: non paritarie… Uguali!

Lo scopo non è la parità, lo scopo è l’uguaglianza, cioè che le donne fanno le stesse identiche cose degli uomini; e, quindi, i lavori di casa (per esempio) si fanno a metà a quel punto, no? “Perché mia moglie lavora in un’azienda, come io lavoro in un’altra azienda”.

Ma se la donna è uguale all’uomo e fa le stesse cose dell’uomo: “io non ho più realmente bisogno di sposarmi; perché, in realtà, posso vivere, so fare io tutte le stesse cose…so cucinare, so lavare, posso vivere da solo con, eventualmente, se mi serve, una donna di servizio, una persona di servizio. E anche mia moglie non ha più bisogno, necessariamente, di sposarsi”.

E, guarda caso, siccome questo bisogno non è più impellente, come un tempo – guarda caso – i matrimoni non durano più niente.

E, anche questo, contribuisce alla solitudine perché una volta le persone, bene o male, restavano sposate più o meno tutta la vita, quindi, condividevano insieme una vita. Adesso condividono alcuni anni e poi si lasciano e vedono, vanno con altre persone e, quindi, sono un po’ come persone che si conoscono su un treno, il legame è molto minore, non parliamo d’amore, soltanto il legame è molto minore.

E questo fa parte del progresso perché, in realtà, non c’è più bisogno dell’altra persona; perché l’altra persona è uguale a te.

Ci si sposava anche, naturalmente, perché si voleva avere dei bambini e la madre doveva accudire ai figli, creare un ambiente accogliente per la famiglia; in questo erano specializzate le donne.

Ma adesso le donne sono uguali agli uomini e gli uomini uguali alle donne.

Ci sono programmi televisivi che ti insegnano a prendere le caratteristiche utili dei gay, cioè degli omosessuali, no? Che hanno caratteristiche miste, in qualche modo, maschili e femminili; quindi… il gusto per l’eleganza, che gli uomini magari non, non hanno, o magari per accostare colori in casa e, così, non hai più bisogno neanche della donna che si prende cura della casa.

Tutto il progresso tende ad un aumento, sempre maggiore, della solitudine in cui tu non hai più bisogno di nessuno. “C’è una compensazione in questo fatto, no?” Oppure “è così punto e basta?”.

Ecco, lascio a voi questa questione.

Gracias a Todo el Mundo.

Buenas Tardes